WTA Ranking: Andreescu riavvicina la top 5, Sakkari in top 20. Stephens precipita

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WTA Ranking: Andreescu riavvicina la top 5, Sakkari in top 20. Stephens precipita

La canadese perde la finale a Miami ma sale fino al n.6. Maria Sakkari conquista il best ranking (n.19). Esce dalla top 20 Madison Keys, Stephens addirittura dalla top 50

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Maria Sakkari - US Open 2020 (via Twitter, @usopen)
 

Il torneo di Miami ha dato un bello scossone alla classifica. I punti del 2019 sono stati sostituiti da quelli ottenuti nell’edizione di quest’anno. Andiamo a vedere i movimenti più importanti cominciando dalla top 10. Innanzitutto, si riconferma n.1 Ashleigh Barty, grazie anche alla riconferma del titolo in Florida. Sale di tre posti, fino al n.6, Bianca Andreescu, seguita da Arina Sabalenka che guadagna una posizione e ritorna a ricoprire lan.7, suo miglior ranking di sempre. In discesa di tre posti, invece, è Karolina Pliskova. La ceca, ex numero 1 del mondo, precipita al n.9 e sembra, in questo momento, davvero lontana dal mantenere quanto il suo talento aveva promesso. Rientra in top ten Kiki Bertens, pur praticamente senza meriti (bruscamente eliminata all’esordio di Miami, si è cancellata anche da Charleston per infortunio) e lo fa ai danni di Petra Kvitova che invece si ritrova fuori dalle 10 di un soffio.

In top 20, la novità più interessante è l’ingresso di Maria Sakkari. La tennista greca fa segnare il best ranking inerpicandosi fino alla posizione n.19, con un balzo di ben sei posti. Esce dall’élite del tennis mondiale Madison Keys, precipitando al n.24. Anche per l’americana sembrano lontani i tempi migliori e pur avendo solo 26 anni ci si chiede legittimamente se sarà in grado di cogliere i risultati che il suo talento promette.

Alle spalle delle migliori, ritocca il proprio best ranking la talentuosa tunisina Ons Jabeur (+2, n.28), mentre continua la corsa di Daria Kasatkina, questo oggi in salita di cinque posizioni fino al n.37. Ricordiamo che la russa a inizio anno era n.72 e ha già guadagnato ben 35 posizioni. Un’altra ex top 20 in grande ascesa oggi è Anastasija Sevastova. La lettone si mette alle spalle dieci posti e rientra in top 50 posizionandosi al n.47. Subito dietro di lei, in salita anch’essa di 10 posizioni, Sara Sorribes Tormo fa segnare il miglior ranking mai raggiunto in carriera e cioè il n.48.

 

In grossa difficoltà, invece, sono Qiang Wang (-12, n.50), ma soprattutto Marie Bouzkova (-9, n.56) e Sloane Stephens (-8, n.58), che escono dalla top 50. Stephens non si trovava fuori dalle prime 50 del mondo dalla vigilia dello US Open 2017, quando si presentò a New York ancora convalescente e ne uscì con il trofeo della vincitrice.

Sloane Stephens – US Open 2020 (via Twitter, @usopen)

Altri movimenti rilevanti nelle retrovie: Su-Wei Hsieh, dopo l’inizio di stagione incoraggiante perde 7 posti (n.67), Venus Williams ne lascia per strada ben 11 (n.90), la giovane promessa danese Clara Tauson esce dalla top100 (-6, n.102). Sorridono invece la serba Nina Stojanovic, in salita di 10 posizioni fino al numero 85, Liudmila Sansonova (+16, n.110), Tsvetana Pironkova (+18, n.113) e Vera Zvonareva (+8, n.114).

PosizioneVariazioneGiocatricePuntiTornei
10Ashleigh Barty918619
20Naomi Osaka798517
30Simona Halep696518
40Sofia Kenin591527
50Elina Svitolina575028
6+3Bianca Andreescu526511
7+1Aryna Sabalenka508528
8-1Serena Williams485013
9-3Karolina Pliskova466023
10+1Kiki Bertens449026
11-1Petra Kvitova447618
120Belinda Bencic431526
130Garbine Muguruza412018
140Jennifer Brady376527
150Victoria Azarenka362519
160Iga Swiatek361519
170Elise Mertens340030
180Johanna Konta323620
19+6Maria Sakkari302028
200Marketa Vondrousova286219
210Petra Martic279026
220Karolina Muchova278118
230Elena Rybakina271832
24-5Madison Keys260617
25+1Angelique Kerber231523
26-2Anett Kontaveit229523
270Alison Riske222221
28+2Ons Jabeur208825
290Donna Vekic200027
30+1Dayana Yastremska200026
31-3Yulia Putintseva197029
32+1Jessica Pegula196824
33-1Amanda Anisimova196021
340Ekaterina Alexandrova195534
350Svetlana Kuznetsova186521
360Cori Gauff179619
37+5Daria Kasatkina174527
38-1Veronika Kudermetova174032
390Barbora Krejcikova171626
40+6Anastasia Pavlyuchenkova171526
41+2Shuai Zhang171327
42-1Jil Teichmann169335
43-3Danielle Collins164522
44+1Barbora Strycova164022
45-1Fiona Ferro161027
46+2Nadia Podoroska160135
47+10Anastasija Sevastova159626
48+10Sara Sorribes Tormo159036
49+4Saisai Zheng158528
50-12Qiang Wang158027

CASA ITALIA

Luci ed ombre per quanto riguarda la settimana delle nostre migliori atlete classificate. Camila Giorgi guadagna sei posti e sale fino al n.80, ne perde ben sette Martina Trevisan, che si ferma al n.99. Rischiamo di perdere un’altra atleta tra le 100 dopo l’uscita di Jasmine Paolini (n.103), che anche questa settimana perde due posizioni. Salgono Elisabetta Cocciaretto (+2, n.111), Camilla Rosatello (+8, n.402), Angelica Moratelli (+11, n.475). Settimana no per Cristiana Ferrando, in caduta di 14 posizioni (n.383).

Classifica WTAVariazioneGiocatriceTorneiPunti
806Camila Giorgi25990
99-7Martina Trevisan31844
103-2Jasmine Paolini36811
1112Elisabetta Cocciaretto26746
112-1Sara Errani32739
177-5Giulia Gatto-Monticone31407
201-1Martina Di Giuseppe31345
2814Bianca Turati17236
292-2Jessica Pieri32221
3001Martina Caregaro23211
3140Federica Di Sarra23195
322-1Stefania Rubini24182
345-1Lucia Bronzetti31155
3631Lucrezia Stefanini28138
383-14Cristiana Ferrando23127
4028Camilla Rosatello24121
4242Deborah Chiesa20112
454-1Camilla Scala1497
47511Angelica Moratelli2892
487-3Gaia Sanesi1689

NEXT GEN RANKING

Non ci sono variazioni nella classifica delle giovani. Sono tutte stabili ed Elisabetta Cocciaretto resiste al n.8. (Nel Next Gen ranking del 2021 rientrano le giocatrici nate dopo il 1° gennaio 2001).

PosizioneVariazioneGiocatriceAnnoClassifica WTA
10Iga Swiatek200116
20Amanda Anisimova200133
30Cori Gauff200436
40Leylah Fernandez200272
50Anastasia Potapova200175
60Marta Kostyuk200284
70Clara Tauson2002102
80Elisabetta Cocciaretto2002111
90Catherine McNally2001118
100Xiyu Wang2001133

LA RACE

Asleigh Barty sale al n.3. Le novità più sostanziose sono gli ingressi di Maria Sakkari (+12, n.13), di Bianca Andreescu (+49, n.15) e di Sara Sorribes Tormo (+6, n.16).

PosizioneVariazioneGiocatriceTorneiPunti
10Naomi Osaka32400
20Garbiñe Muguruza61925
3+6Ashleigh Barty41901
4-1Jennifer Brady51497
5-1Elise Mertens41180
6+2Aryna Sabalenka61117
7+3Jessica Pegula61006
8-3Serena Williams2965
9+2Iga Swiatek5935
10+9Elina Svitolina6931
11-5Daria Kasatkina6931
12-5Karolina Muchova3910
13+12Maria Sakkari6871
14-2Barbora Krejcikova6833
15+49Bianca Andreescu3830
16+6Sara Sorribes Tormo7732
17-4Veronika Kudermetova8717
18-2Petra Kvitova5716
19-5Anett Kontaveit6706
20-5  Jil Teichmann6616

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Etcheverry: “Due settimane che mi hanno cambiato la vita. Da lassù mia sorella mi ha aiutato”

“Alexander è un top ten, io ero emozionato. Qui ho festeggiato con i nonni”

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Tomas Etcheverry - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Il ragazzo di La Plata, sconfitto oggi da Zverev, riconosce il valore dell’avversario e dichiara la propria felicità per il risultato ottenuto, parlando di particolari toccanti legati alla famiglia.

D: Oggi è andata male Thomas, però è stata comunque una bellissima esperienza per te, non è vero?

Etcheverry: “sì, queste due settimane hanno cambiato la mia vita. Oggi è stata un’esperienza straordinaria giocare sul Philippe Chatrier. Certo Alexander ha giocato benissimo e presto parlerò col mio staff per capire come è andata. Ma è stato tutto positivo e incredibilmente bello”.

 

D: nel risultato di oggi quanto è dovuto al fatto che per te era la prima volta su un palcoscenico così importante? Quanto ha fatto lui di buono e per quante di queste cose tu non eri pronto?

Etcheverry. “Alexander è un top ten. Ha giocato qui la semifinale, quest’anno è di nuovo tra i migliori quattro. In effetti all’inizio io ero un po’ contratto ed emozionato e solo nel terzo set ho cominciato a raggiungere il livello di gioco che avevo tenuto nel resto della settimana. È andata così”.

Poche parole per lui. Nelle ultime ore ne aveva spese alcune per ricordare la sorella maggiore Magalì, deceduta per un tumore al seno lo scorso settembre. Su Twitter, Relevant Tennis aveva riportato il pensiero che Thomas le aveva dedicato subito dopo la vittoria con Nishioka, raccontando di averle chiesto aiuto in un certo momento del match e di aver giocato un ace subito dopo.

Tutto vissuto in semplicità, dunque, compresi – continua Relevant Tennis – “I festeggiamenti con i nonni Eduardo e Ana e l’allegro latrare da casa del cane, che manco a dirlo pare si chiami Roland Garros (ma in famiglia per tutti è Rola)”.

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Roland Garros, vige la legge “Casper” negli Slam: Ruud approda in semifinale, Rune troppo falloso

Casper Ruud centra la terza semifinale Slam della sua carriera, traguardo che sfugge ancora a Rune. Per il norvegese ora c’è Zverev

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Casper Ruud - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

[4] C. Ruud b. [6] H. Rune 6-1 6-2 3-6 6-3

Vige la legge “Casper” negli Slam: Ruud batte ancora una volta Holger Rune in quattro set nei quarti di finale del Roland Garros e si concede la seconda semifinale consecutiva parigina. 6-1, 6-2, 3-6, 6-4 il punteggio finale di un match durato 2ore e 47′. Il norvegese si conferma uomo da Slam: spento e falloso nell’approcciarsi al Roland Garros, lucido e cinico nel torneo parigino dove si sente sempre più a suo agio. Per lui si tratta della terza semifinale conquistata in uno Slam, dopo quella sempre qui al Roland Garros nel 2022 e allo US Open 2022.

 

Holger Rune è stato spettatore non pagante per due set, poi ha tirato fuori il cartello “Scusate il ritardo” ed è stata gara equilibrata. Nel momento in cui doveva tenere d’esperienza, Ruud è scappato via chiudendo al quinto matchpoint. Il giovane Rune rimane ancora una volta in uno Slam con un quarto di finale tra le mani quasi a chiedersi dove fosse finita la semifinale. In un cono d’ansia vi è finito in avvio, condizionando tutta la gara. Dovrà cominciare a capire che servono le mezze misure, che alle volte quando non si è in partita anche un errore dell’avversario può rimetterti in corsa. Invece, i primi due set sono stati un galà dell’errore del danese. Alla fine ha chiuso la partita con 48 vincenti e 47 errori, ma ben 32 ne ha commessi nei primi due set. Addirittura nove i doppi falli di Rune, cinque dei quali commessi nel primo set. Giovane Holger e questa sua propensione a mostrarsi “Dottor Jekyll e Mister Hyde” a dannare i suoi fan e anche il suo staff che sa del suo potenziale. Eppure Roma non è così lontana, ma tre settimane fa fu altro epilogo anche per via della non perfetta forma fisica del norvegese. Ma bisogna anche considerare il fatto che una gara da tre set su cinque è altra storia e ti dà sempre il tempo per recuperare. Forse per questo motivo Casper gioca molto più sereno e riesce a far valere la potenza dei suoi colpi rispetto alle gare degli altri tornei ATP che si giocano su tre set. Il danese cercava la rivincita dei quarti di finale dello scorso anno quando, sempre in quattro set, fu eliminato da Ruud: ripassare nel 2024 per riprovarci!

Sarà incrocio con Alexander Zverev, la finale mancata dell’anno scorso, un epilogo che la sorte impose fosse differente.

Ruud cercherà la terza finale Slam della sua carriera!

IL MATCH – L’avvio è positivo per il danese che si procura immediatamente due break point. Casper scalda il braccio e fa intendere la sua ottima serata al servizio. Rune si pianta e rischia addirittura di finire 4-0 sotto: non sente la palla, sbaglia abbondantemente in lunghezza i colpi, smarrisce il dritto e si complica la vita al servizio. La gente non si diverte, Ruud pure ma quanto meno mette le mani sul primo set chiuso in 28′.

Non cambia la musica nel secondo set con la testa di serie n. 4 padrone del campo con la gente a chiedersi chi ha rapito il dritto di Rune. La testa di serie n. 6 cerca di entrare in partita, ma gli errori si moltiplicano e soprattutto non cerca neanche tanto la palla corta che a Roma gli aveva dato soddisfazioni. Ruud ringrazia e in 37′ fa 6-2.

Il terzo round è preceduto dal cartello “Scusate il ritardo” portato in alto da Holger Rune. Il pubblico capisce, gradisce e tira un sospiro di sollievo perché la partita si fa intensa e spettacolare. Scambi lunghi e i due giocatori a esaltarsi con i cambi migliori. L’unica pausa al servizio costa al norvegese il break. Rune sale 4-1 e tira un sospiro di sollievo. Il vento spira sul Philippe Chatrier ma entrambi sembrano adattarsi bene. Il danese lascia andare i colpi, trova fiducia nel presentarsi a rete a giocare la smorzata. Si moltiplicano i vincenti del danese: ne trova ben sedici e scalda soprattuto il rovescio lungolinea che gli dà grandi soddisfazioni. Il braccio non trema e bastano 46′ per chiudere la terza contesa con il punteggio di 6-3.

I duellanti arrivano alla quarta frazione. Il primo ad andare in difficoltà è Rune perchè subisce troppo la risposta del norvegese sulla sua seconda di servizio. Riesce ad annullare due palle break, ma precipita alla terza quando, con coraggio, Ruud prende in mano le sorti dello scambio e sale 3-1.

Suona l’allarme del controbreak in casa Casper: Rune si procura immediatamente due palle break salendo 15-40 ma, di fatto, non ha grossi rammarichi perchè di fronte c’è chi sale di rendimento e porta a casa il quinto gioco.

I game sono tutti dominati dal norvegese, ad eccezione dell’ottavo game: ha due matchpoint ma col servizio e con un coraggiosissimo serve and volley sulla seconda strappa applausi. Ruud si aggrappa alla prima di servizio e sale 40-0: Rune annulla con due splendidi rovesci lungolinea i primi due, mentre precipita al terzo dopo un ricamo del norvegese.

Si saluteranno? La domanda che tutti si sono posti nella vigilia del match sapendo il grande affetto che i due non nutrono. Eppure stupiscono tutti con un abbraccio vero che serve a Rune per allontanare di qualche secondo le riflessioni sulle mancate semifinali Slam e a Ruud per cominciare a pensare alla sfida con Zverev.

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Roland Garros, Zverev: “Ricordare quanto fossi forte prima dell’incidente mi ha aiutato molto”

“Mi chiedi quanto sia grande il mio cuore? Meno male, credevo mi chiedessi quanto fosse grande un’altra cosa…”

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Alexander Zverev - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Un punto è senza dubbio ben chiaro nella mente del semifinalista di Roland Garros 2023: l’incidente di un anno fa è oramai storia. Un capitolo chiuso da dove Sascha vuole ripartire per raggiungere quanto gli è sinora sfuggito. È tranquillo e disteso, al punto di approfittare di una domanda per divertirsi con un gioco di parole velatamente osceno…

D: congratulazioni Sascha. Considerando tutto quello che è successo possiamo dire che questa semifinale è un po’ più dolce di quelle che hai già raggiunto a livello di Grande Slam?

Zverev: “Forse sì, considerando quello che è successo negli ultimi 12 mesi. In realtà una semifinale Slam è sempre un grande risultato e io preferisco considerare il vero traguardo la vittoria dei prossimi due match”.

 

D: oggi hai lottato per più di tre ore come un leone: hai dimostrato forza e cuore. Ma quanto è grande il tuo cuore?

Zverev:“Sono contento che mi stai chiedendo quanto è grande il mio cuore e non qualcos’altro” (ride).

D: come vedi i due rivali di questa sera? Chi sarà secondo te il tuo avversario in semifinale?

Zverev: “Ruud ha giocato la finale qui l’anno scorso; sa come si fa, sa cosa ci vuole per arrivare. Rune è molto giovane, è appena arrivato tra i migliori e sta giocando benissimo, specialmente sulla terra rossa. Ha giocato la finale a Montecarlo e a Roma”.

D: dal punto di vista mentale, ci sono differenze tra l’approccio a una semifinale Slam e a una di un altro torneo? E in ogni caso per questa semifinale in particolare c’è qualcosa di diverso vista la storia degli ultimi 12 mesi?

Zverev: “No, non sto affatto pensando a quello che è successo un anno fa, sono qui per vincere match di tennis. Capisco sia normale che noi ne stiamo parlando oggi, ognuno fa il suo lavoro. In ogni caso ovviamente il Grande Slam è un capitolo a parte, è diverso. E questo vale anche per le Olimpiadi”.

D: con un infortunio così grave hai dovuto in un certo senso reinventare il tuo gioco o sei semplicemente rientrato come se nulla fosse accaduto?

Zverev: “Dopo l’infortunio non ho giocato per 7 mesi e per i successivi 3 ho giocato sentendo dolore. È stato difficile ma mi sono aiutato anche pensando a che giocatore io fossi prima dell’incidente e che tipo di match riuscissi a vincere. Ora non ritorno più del tutto al passato”.

D: quali sono stati i momenti in cui hai capito che il tuo tennis stava tornando, che sarebbe tornato al top?

Zverev: “Quando ho smesso di sentire dolore. In Australia ho giocato su una gamba sola, avevo ancora dolore a Indian Wells e a Miami. Quando ho sentito che la gamba davvero non aveva più problemi a muoversi sul campo, sicuramente quello è stato un bel momento. Ma ripeto, non ci sto pensando più”.

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