Musetti illumina Cagliari (Mastroluca). Musetti, il tocco è magico (Bertellino). Musetti annienta Novak. Giorgi positiva al Covid (Cocchi). Sonego: «Al top sulla terra» (Pastorella)

Rassegna stampa

Musetti illumina Cagliari (Mastroluca). Musetti, il tocco è magico (Bertellino). Musetti annienta Novak. Giorgi positiva al Covid (Cocchi). Sonego: «Al top sulla terra» (Pastorella)

La rassegna stampa di mercoledì 7 aprile 2021

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Musetti illumina Cagliari (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Un’oretta di lezione e di spettacolo. È il regalo di Lorenzo Musetti al pubblico che ha guardato il Sardegna Open. Musetti ha illuminato il Tennis Club Cagliari, vuoto perché l’ATP 250 si disputa a porte chiuse, con un’esibizione di talento, sfoderando il suo abituale tennis creativo. Il 6-0 6-1 sull’austriaco Dennis Novak, numero 101 del mondo, in appena 52 minuti di partita, testimonia la sua superiorità. «Ho giocato un match incredibile – ha detto in conferenza stampa -, sono molto orgoglioso di me». L’azzurro non si sente un outsider nel circuito ATP. «Ho dimostrato di poterci stare – ha aggiunto -, ma devo trovare più continuità». Al prossimo turno, giovedì contro il britannico Daniel Evans, testa di serie numero 1, avrà un’altra prova importante. Evans è un giocatore un po’ come lui, che alla potenza preferisce tocco e creatività. Avanza agli ottavi anche Marco Cecchinato. Il siciliano, numero 93 del mondo, ha vinto 6-4 4-6 6-3 il derby con Thomas Fabbiano. Cecchinato si è pentito di essere andato a giocare in Australia a inizio stagione. Ma sulla sua superficie preferita, l’ex semifinalista del Roland Garros conta di ritrovare le sue sensazioni migliori. «Devo ritrovare fiducia e ritmo partita che ancora mi mancano – ha spiegato in conferenza stampa – Con Fabbiano è stata dura. Un derby è sempre difficile, poi c’era tanto vento e lui giocava meglio di me. Ma l’importante era portare a casa il match. Devo di nuovo vincere in lotta, come ai vecchi tempi».

Musetti, il tocco è magico (Roberto Bertellino, Tuttosport)

La partita perfetta o quasi. Lo ha detto anche Musetti al termine del confronto d’esordio nel Sardegna Open 2021, contro l’austriaco Dennis Novak, n° 101 ATP. Il quasi sta nel fatto che il giocatore di Carrara ha “concesso” un game al rivale. Score finale di 6-0 6-1 maturato in 53 minuti, infarciti di vincenti d’ogni genere. Nella prima parte è stato il rovescio ad una sola mano a salire in cattedra, poi è stato il momento delle palle corte, a segno sia di diritto che di rovescio. «Sono soddisfatto della mia prestazione, anche di aver gestito il vento e l’attesa di quasi due ore per il prolungarsi del confronto precedente. Sono al mio terzo torneo stagionale sul rosso, il mio terreno naturale, due dei quali giocati ad Antalya con una finale ottenuta». Ora il n° 1 del lotto, Daniel Evans: «Non ho mai giocato contro di lui ma lo conosco per averlo visto in televisione. Sarà alla sua prima partita su terra, è arrivato da pochi giorni da Miami. Me la giocherò a viso aperto. L’obiettivo è arrivare in semifinale e magari anche vincere il titolo». […] Tathiana Garbin ha comunicato i nomi delle azzurre per la sfida con la Romania del 16 e 17 aprile a Cluj nei playoff della Billie Jean King Cup by BNP Paribas. Non c’è Camila Giorgi, positiva al Covid-19 e in isolamento a Charleston, dove si è ritirata dal torneo in corso. Al suo posto la 23enne Bianca Turati, alla prima in azzurro. Le altre sono Trevisan, Gatto Monticone, Cocciaretto e Paolini. A Bogotà vittorie di 1° turno per Errani e Gatto Monticone nel WTA 250.

Musetti annienta Novak. Giorgi positiva al Covid (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Lorenzo Musetti lascia soltanto un game all’austriaco numero 101 al mondo Dennis Novak e si guadagna il secondo turno del Sardegna Open a Cagliari vincendo 6-0 6-1. Che la terra rossa fosse la sua superficie di elezione era noto, ma è altrettanto evidente che Lorenzo è rientrato dalle due settimane in America con il serbatoio pieno di autostima e nuove consapevolezze: «Quando sono tornato sul rosso mi sono sentito subito bene fin dai primi allenamenti – ha detto il 19enne di Carrara —, e in questo primo turno tutto è stato perfetto. Ora dovrò prepararmi per la partita con Evans, che non ho mai incontrato. Comunque non sarà facile per lui adattarsi alla terra e al vento». Non sarà facile soprattutto adattarsi al campionario tennistico di Musetti che ieri, contro il povero Novak, ha tirato fuori dal forziere ogni genere di gioiello, dalle palle corte alle accelerazioni brucianti di rovescio, al tweener: «Vorrei fare meglio dello scorso anno, qui in Sardegna», dove si era fermato in semifinale con Djere per un infortunio al braccio destro. Intanto Tathiana Garbin ha diramato le convocazioni per la sfida di Billie Jean King Cup (la vecchia Fed Cup) a Cluj contro la Romania il 16 e 17 aprile. Ci saranno Trevisan, Paolini, Cocciaretto e Gatto Monticone, ma non sarà del gruppo Camila Giorgi. L’azzurra si trova a Charleston dove è risultata positiva al Covid 19. Al suo posto la Garbin ha chiamato Bianca Turati.

Sonego: «Al top sulla terra» (Alberto Pastorella, Tuttosport)

Di passaggio a Milano, proveniente da Miami e diretto a Cagliari, Lorenzo Sonego ha già messo in archivio un terzo della stagione agonistica. Sonego si guarda indietro e ha subito un flash. «Vedo un incubo, ovvero la partita con Feliciano Lopez agli Australian Open. Un ko che ancora adesso non mi è andato giù. Per carità, tutti dicono che spesso servono più le sconfitte che le vittorie, per imparare. Però quella non la sopporto. Se giochi male, vincere è più difficile, ovvio. Ma anche in quelle situazioni devi riuscire a trovare delle scorciatoie che ti portino al successo superando le avversità».

A Melbourne ha perso giocando male. a Miami, con Tsitsipas. ha perso giocando benissimo..

Ci sta, perché se giochiamo entrambi al top, lui chiaramente è più forte. Però, tornando al discorso delle sconfitte che insegnano, quella di Miami entra sicuramente nel gruppo. Mi ha dato fiducia, mi ha fatto capire che posso competere ai massimi livelli. Il bello del tennis è che appena cadi puoi rialzarti. E cadono un po’ tutti, come si sta vedendo. Questa è la vera differenza tra Federer, Djokovic e Nadal, e gli altri che stanno emergendo, che faticano a restare sempre al top, anche mentalmente. Solo Medvedev lo considero un passo avanti.

La sua testa, invece, come sta?

Anche io ho un mental coach, ma diciamo che sono predisposto bene, riesco mantenere un buon equilibrio. Da inizio anno mi sento bene, prima di cominciare la stagione ho lavorato duro, sul rovescio e sulla risposta, cercando di mantenere il servizio, il mio colpo migliore, ai massimi livelli. Sono sereno e ora che arriva il momento della terra rossa sono certo che farò ancora meglio.

Com’è il tennis al tempo del covid?

Noi siamo fortunati, il periodo senza giocare è stato minimo. Adesso si va avanti: più che l’assenza del pubblico, che pure mi esalta quando c’è, è faticoso il contorno. Ogni paese ha regole diverse, devi subito adeguarti. E poi non puoi uscire, devi sempre stare in camera, anche a mangiare. Per far passare il tempo stai sui social o guardi Netflix. […]

In Sardegna è terza testa di serie. dopo Evans e Fritz: con che prospettive andrà in campo?

Sono in forma, questo è certo. Quindi cercherò di migliorare lo scorso anno (uscito ai sedicesimi, ndr) anche se sarà il primo torneo sulla terra rossa, dopo le superfici veloci.

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