Trionfa Tsitsipas, la bellezza greca: "È solo l'inizio" (Crivelli). Tsitsipas sulle orme di mamma ( Mastroluca). Tsitsipas è un rullo e firma il primo 1000 (Bertellino)

Rassegna stampa

Trionfa Tsitsipas, la bellezza greca: “È solo l’inizio” (Crivelli). Tsitsipas sulle orme di mamma ( Mastroluca). Tsitsipas è un rullo e firma il primo 1000 (Bertellino)

La vittoria di Tsitsipas a Montecarlo nella rassegna stampa di lunedì 19 aprile 2021

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Trionfa Tsitsipas, la bellezza greca: “È solo l’inizio” (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

L’Apollo è sull’Olimpo. La bellezza greca conquista il Principato e dipinge un luminoso orizzonte di raffinata speranza nel tennis robotizzato dei tempi moderni. La fresca divinità Tsitsipas sublima la settimana perfetta senza neppure un set perso con una finale dominata su Rublev, decisamente cotto dopo un percorso molto faticoso, in un’altra pagina di una rivalità che ci porteremo appresso a lungo. Stefanos, che nel 2019 vinse il Masters e dunque non è certo un novizio ai livelli più alti, è tuttavia consapevole che vincere il primo Masters 1000 in carriera, e per di più sulla terra in presenza di Djokovic e Nadal con il diavolo in corpo e non con le scorie di fine stagione, imprime un sigillo importante sul cammino che lo attende d’ora in poi; e infatti sulla telecamera a fine match verga il manifesto delle intenzioni: «Comincia tutto a Montecarlo». Ispirato da mamma Proprio là dove mamma lulija Salnikova, giusto quarant’anni fa, nel 1981, conquistò un torneo juniores, impresa ricordata da una targa che impressionò molto il piccolo Tsitsi quando perla prima volta mise piede al Country Club

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Tiene fede al voto con un impressionante rendimento al servizio (24 punti su 28 con la prima) che fmisce per disarmare Rublev, impossibilitato a prendere il comando delle operazioni e anzi spinto verso l’angolo del rovescio dove non può nuocere. Una lezione di 71 minuti che porta in dote al nuovo principe il primo posto nella Race verso le Finals di Torino: «Quando sono usciti Djokovic e Nadal, non c’era più una ragione per cui non dovessi alzare il trofeo. Penso di averlo meritato per come ho giocato. Ma siamo solo all’inizio, c’è ancora tanto tennis da giocare quest’anno

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Stefanos, per inseguire l’obiettivo di una vita, è partito da lontano, addirittura dal campionato italiano di serie B a squadre con il Tennis Club Galatina quandol aveva 15 anni

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«Lo so che siete abituati alle grandi rivalità tra Nadal e . Federer o tra Nadal e Djokovic, ma quella tra me e Rublev è già a buon punto. E chiaro che ci ritroveremo spesso, e ne avrò tante altre: con Zverev, con Sinner, con Berrettini. Io vedo molta varietà nel tennis dei prossimi anni, sarà un’epoca eccitante». L’età dell’Apollo di Atene.

Tsitsipas sulle orme di mamma (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Il bell’abbraccio al padre coach ha completato la settimana perfetta di Stefanos Thitsipas. A Montecarlo, il greco ha dominato la finale contro il russo Andrey Rublev, che ha vinto più partite di tutti dalla fine del lockdown l’estate scorsa Ha infatti trionfato per la prima volta in un Masters 1000 nello stesso Country Club dove sua madre, l’ex tennista allora sovietica Julia Salmkova, conquistò un trofeo junior nel 1981. «A Montecarlo comincia tutto», ha scritto sull’obiettivo della telecamera dopo il 6-3 6-3 nel settimo confronto nel circuito maggiore contro Rublev, che aveva eliminato Rafa Nadal Grazie al successo nel Principato, Tsitsipas sale al primo posto della Race to Turin, la classifica che considera i soli risultati stagionali e a fine anno qualificherà alla prima edizione italiana delle Nitto ATP Finals.

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Senza storia la finale, determinata da tre break, due dei quali all’inizio dei due parziali, e dalla maggiore precisione del greco negli scambi da fondo.

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«Mi ci vorrà del tempo per digerire questa sconfitta», ha detto Rublev che, come racconta il suo coach spagnolo Fernando Vicente, pensa al tennis 24 ore al giorno. Quella con il greco, tennista filosofo e video-blogger di viaggi anche durante i tornei, si prospetta come una delle principali rivalità dei prossimi anni. Ma secondo il n.5 del mondo, non sarà l’unica. Non vede per le stagioni a venire uno scenario simile all’epoca di Nadal e Federe; che hanno monopolizzato le emozioni e i grandi duelli almeno fino all’arrivo di Novak Djokovic. «Probabilmente avrò belle rivalità anche con Zverev, Sinner, Berrettini — ha spiegato dopo la finale – Credo che questa varietà renderà emozionante il tennis del futuro».

Tsitsipas è un rullo e firma il primo 1000 (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Dominio assoluto di Stefanos Tsitsipas a Montecarlo e primo titolo Masters 1000 (6° ATP in totale) messo in bacheca, dopo aver già vinto in carriera le ATP Finals. Personaggio in campo e fuori ha nobilitato una rassegna che, Federer a parte, ha visto al via tutti i migliori giocatori del circuito. Nulla da fare per Rublev, solitamente implacabile in finale tanto da essersi presentato al via imbattuto da quasi due anni negli atti decisivi. Grande al termine la soddisfazione di Stefanos, primo greco nella storia a sollevare un trofeo Masters 1000: «Incredibile che possa essere dove sono adesso – ha detto al termine – E’ per il momento la settimana più bella della mia vita. Sapevo che Andrey sarebbe stato un avversario difficile. Entrambi riusciamo ad estrarre il meglio l’uno dall’altro quando ci confrontiamo. Sono orgoglioso del modo con il quale sono riuscito a stare in campo oggi. Non poteva iniziare meglio la mia stagione sulla terra, vincendo quasi a casa a Montecarlo e sulla mia superficie preferita. Un torneo che ho vissuto anno dopo anno, fin da quando ero piccolo». Era per il 22enne greco la terza finale 1000 della sua ancora recente storia agonistica e ha saputo gestirla in modo impeccabile, sia dal punto di vista mentale che tecnico. Partenza di slancio (3-0) con colpi ficcanti sia da fondo che nei pressi della rete. Rublev è apparso subito in difficoltà, incapace di far male con il suo colpo “letale” il diritto e quasi sempre chiamato al recupero delle traiettorie del rivale. In 32 minuti si è consumata la prima parte di gara. La seconda ha visto ancora Thitsipas, che nel corso del torneo non ha perso nemmeno un set e battuto avversari importanti, sempre in cattedra, a dettare il ritmo ed il gioco.

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con altri due break Tsitispas, l’ultimo nel game numero nove, ha meritatamente conquistato il trofeo, dopo un’ora e 11 minuti succedendo nell’albo d’oro della manifestazione (non giocata nel 2020) a Fabio Fognini e ad altri nomi che hanno fatto la storia del tennis mondiale. Le congratulazioni al vincitore sono arrivate anche da un Rublev deluso: «Non ho molto da dire, dopo una settimana comunque per me positiva. Stefanos ha dimostrato di essere già uno dei migliori.

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