Sinner, terza vittoria contro Bautista. Oggi ai quarti sfida al numero 6 ATP (Barana). Gli Internazionali di Roma sperano. In tribuna 4.000 spettatori al giorno (Piccioni)

Rassegna stampa

Sinner, terza vittoria contro Bautista. Oggi ai quarti sfida al numero 6 ATP (Barana). Gli Internazionali di Roma sperano. In tribuna 4.000 spettatori al giorno (Piccioni)

La rassegna stampa di venerdì 23 aprile 2021

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Gli Internazionali di Roma sperano. In tribuna 4.000 spettatori al giorno (Valerio Piccioni, Gazzetta dello Sport)

È la «battaglia» degli Internazionali d’Italia. Però Nadal e Djokovic non c’entrano, e neanche Sinner o Berrettini. Meglio, c’entrano indirettamente perché il tema è un altro: il torneo romano riuscirà ad aprire le sue porte al pubblico? Ieri la sottosegretaria Valentina Vezzali ha incontrato il presidente del Federtennis, Angelo Binaghi. E naturalmente si è discusso della possibilità di accedere alla deroga prevista dal comma 3 dell’articolo 5 del decreto Covid che affida proprio alla Vezzali, «sentito il ministro della Salute», la possibilità di valutare eventuali aperture anticipate o più robuste dal punto di vista del numero degli spettatori. Traduciamo: l’ipotesi più ottimistica prevede che le porte si aprano domenica 9 o lunedì 10 considerando la cifra di mille spettatori per ognuna delle quattro aree, che da protocolli vivranno come impianti diversi, ognuna con le proprie corse di accesso e deflusso: Centrale, Grand Stand Arena, Pietrangeli e Ground. Se le condizioni epidemiologiche lo permetteranno, si potrebbe anche valutare di andare oltre il tetto dei mille spettatori per semifinali e finali. Ripetiamo: si tratta di uno scenario tutto da conquistare, sulla base della curva dei contagi e dell’andamento della campagna vaccinale, ma anche della capacità della Vezzali e del tandem Fit-Sport e Salute di convincere le autorità sanitarie. Di certo, lo ha ufficializzato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, da lunedì il Lazio sarà in zona gialla, la condizione base per le riaperture. Mentre Sport e Salute, lo ha fatto il suo presidente Vito Cozzoli, ricorda che il protocollo del Foro Italico a settembre (peraltro proprio con mille spettatori fra semifinali e finali) permise di chiudere a positività zero. Ma a proposito di autorità sanitarie. C’è un piccolo giallo intorno al pronunciamento di mercoledì sera del Cts. Che in una nota ha spiegato di «aver esaminato le tematiche relative a manifestazioni sportive di interesse nazionale rimandando alle regole e ai limiti già espressi per le attività dello spettacolo». Una presa di posizione che sembra meno severa di quanto disposto dal decreto legge approvato mercoledì dal Governo. Che prevede invece aperture differenziate fra i due settori (cinema, teatri e spettacoli all’aperto dal prossimo lunedì, palestre ed eventi sportivi dal primo giugno, salvo deroghe appunto). «Questa presa di posizione del Cts la condivido pienamente – dice Gianni Petrucci, presidente della Federbasket – perché non riesco a capire come possa essere più rischioso un palazzetto con al massimo 500 persone rispetto a una sala teatrale o cinematografica al 50 per cento della capienza». […]

Sinner, terza vittoria contro Bautista. Oggi ai quarti sfida al numero 6 ATP (Francesco Barana, Corriere dell’Alto Adige)

Bautista Agut ora se lo sognerà di notte Jannik Sinner. Oramai un incubo, il pusterese, per lo spagnolo, ieri a Barcellona sconfitto per la terza volta in un mese dopo Dubai e Miami. Ma se sul cemento era stata entrambe le volte una strenua battaglia di tre set, questa volta sulla terra battuta del Pista Santana del Real Club, nel terzo turno del Godò Open, a Jannik ne sono bastati due (7-6, 6-2). Sinner approda ai quarti di finale, è la quinta volta in stagione (la decima a livello ATP), ma oggi contro il numero 6 del mondo Andrey Rublev, finalista a Montecarlo, si fa ancora più difficile (diretta su SuperTennis Tv alle 12.30, canale 64 Dt). Non che ieri sia stata una passeggiata, anzi. Ci sono volute due ore con Jannik che ha salvato tre set point nel primo parziale e tre palle break nell’infinito quarto game (venti punti) della seconda frazione. Sinner in quei frangenti ha messo in campo tutto il suo talento sciorinando grandi colpi ed esercitando grande pressione in accelerazione. Non solo con il solito repertorio dritto-rovescio da fondo campo, ma anche con palle corte, dropshot e discese a rete. Le benedette variazioni, insomma, tanto richieste dalla critica e che il 19 del mondo ha già nel repertorio. Il punto, se vogliamo, sta nel saperle mettere in campo, nel provarle e rischiarle in qualsiasi partita e contro qualsiasi avversario. E un salto di qualità mentale che si sviluppa con l’esperienza. Farlo, ieri, contro Bautista, numero 11 del mondo e plurivincitore a livello ATP, attesta la continua ed evidente crescita di Jannik. Che però deve ancora migliorare nell’approccio alla gara e nella sua gestione. Anche ieri, come non di rado gli succede, è partito ad handicap perdendo il primo game di servizio. Poi ha rimediato (due break consecutivi) ma avanti 5-3 si è bruciato il vantaggio ed è stato costretto al tiebreak. […] Con Rublev oggi la sfida è da copertina. Il russo, 23 anni, quattro in più di Sinner, è una delle stelle della Next Gen e il recente pedigree conferma che le attese stanno venendo rispettate. Nel 2020 ha vinto tre titoli ATP 500, ottenuto due quarti di finale Slam ed è entrato in top-ten. Quest’anno la prima finale di un Masters 1000 a Montecarlo e il trionfo in ATP Cup. L’unico precedente tra i due, a Vienna nell’ottobre scorso, arride al campione moscovita, ma ha scarsa valenza poiché Jannik si ritirò dopo il primo game per infortunio. Intendiamoci, il favorito è Rublev, ma questo Jannik, a suo agio sulla terra rossa e in ottimo stato di forma, ha le armi per giocarsela alla pari. […]

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