Billie Jean King Cup: saltano le Finals di Budapest, l'ITF cerca le date e una nuova sede

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Billie Jean King Cup: saltano le Finals di Budapest, l’ITF cerca le date e una nuova sede

La federazione ungherese si tira indietro per l’emergenza sanitaria, preoccupano le varianti del Covid-19. L’ITF proverà a salvare l’evento, che però rischia di saltare per il secondo anno di fila

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Sempre più tormentato il destino delle finali di Billie Jean King Cup, originariamente in programma a Budapest. Nel 2020, l’evoluzione della FED Cup non ha vissuto il suo atto conclusivo nella capitale ungherese a causa dello stop per la pandemia (così come accaduto per la Davis a Madrid). Nell’anno in corso, il calendario prevedeva l’assegnazione del trofeo per nazionali femminili nella stessa sede, originariamente tra il 13 e il 18 aprile. Ma a febbraio è stato comunicato un “rinvio a data da destinarsi” – sempre dovuto a misure di sicurezza sanitaria – a cui non hanno fatto seguito altre comunicazioni ufficiali.

È l’agenzia Reuters però a sollevare concreti dubbi sulla possibilità di riprogrammare l’evento nel 2021, alla luce di una significativa novità: il comitato organizzatore ungherese – viene riportato – lo scorso 22 aprile ha notificato all’ITF la propria rinuncia, motivata dall’elevato rischio sanitario per le varianti del Covid-19.

Sul sito ufficiale della BJK Cup non c’è traccia di aggiornamenti, ma è il presidente dell’ITF David Haggerty a confermare (sempre alla Reuters) lo scenario: “Abbiamo lavorato a stretto contatto con la federazione ungherese (HTA) e il Governo per trovare date utili a riprogrammare le Finals nel 2021 – le sue parole -, salvo poi rimanere sorpresi della decisione della HTA di non voler più ospitare l’evento a Budapest. Considerata la tempistica, l’ITF non ha avuto altra scelta che rompere l’accordo con l’Ungheria e iniziare a esplorare nuove soluzioni“.

LO SCENARIO – Da quanto trapela, la federazione ungherese starebbe analizzando anche le clausole del contratto sottoscritto nel 2019: l’obiettivo sarebbe recuperare una parte del budget stanziato, almeno quello derivante dai contributi pubblici. Trovare una nuova sede – e l’incastro di una settimana nel calendario WTA – non sarà semplicissimo, per un’organizzazione dalla portata logistica comunque significativa (bisognerà coordinare l’arrivo e ospitare atlete e staff dei 12 Paesi finalisti, dieci europei più Australia e Stati Uniti).

L’ITF, per quello che è in suo potere – ha provato a rassicurare Haggerty – percorrerà tutte le strade possibili affinché l’evento si disputi“. Anche perché, se la nuova calendarizzazione non dovesse riuscire, l’albo d’oro rimarrebbe vuoto per il secondo anno di fila. L’edizione 2020 sarebbe dovuta essere la prima nel nuovo formato, ideato analogia alle Finals di Coppa Davis dell’era Kosmos. Ad aprile, in ogni caso, si sono regolarmente disputati i playoff: l’Italia, con il successo in Romania, ha conquistato l’accesso ai preliminari che mettono in palio un posto alle Finals 2022. Per il 2021, abbondano le incognite.

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