All’inizio di questa settimana, il Regno Unito è entrato nella fase Fase 3 della roadmap governativa, rimanendo sulla buona strada per la riapertura definitiva del Paese in programma il 21 giugno (nonostante qualche timore legato alla variante indiana), e questo significa che Wimbledon (che inizierà il 28 giugno) potrebbe accogliere un numero di spettatori maggiore rispetto a quanto inizialmente previsto.
In aprile, l’All England Club aveva annunciato una capienza massima del 25 percento per il 2021, ma nella giornata di mercoledì gli organizzatori hanno rilasciato una dichiarazione (per la verità non più rintracciabile sul sito ufficiale del torneo), affermando che “in seguito all’ulteriore rilassamento delle restrizioni previsto per la Fase 3, e in seguito alle prime indicazioni positive dell’Event Research Programme, siamo fiduciosi di poter aumentare il bacino d’utenza di questa edizione dei Championships rispetto al 25 percento annunciato il mese scorso. Questo ottimismo si basa in particolare sulla reintroduzione dei servizi di ristorazione al chiuso per gruppi fino a sei persone a partire dal 17 maggio, e le prime indicazioni sulla Fase 4 fanno pensare che simili rilassamenti del protocollo potrebbero essere utilizzati per gli stadi”.
I biglietti non saranno comunque messi in vendita prima di metà giugno, quando gli organizzatori sperano di avere un numero definitivo, soprattutto in virtù dell’impatto ancora da confermare della sopracitata variante indiana o B.1.617.2. A prescindere da quali possano essere le decisioni in tema di pubblico, l’obbligo per i giocatori di risiedere in alberghi co-optati dal torneo permarrà, così come il tetto massimo di tre membri del team che potranno affiancare ciascun atleta.
