Roland Garros, giornataccia per Fognini, Delbonis è agli ottavi per la prima volta in un Major

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Roland Garros, giornataccia per Fognini, Delbonis è agli ottavi per la prima volta in un Major

Fabio commette oltre 50 non forzati in 2 ore di partita. Non approfitta nemmeno dell’interruzione per pioggia. Delbonis passa 3 set a 0, Ruud o Davidovich al prossimo turno

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Non ci sono più giocatori italiani nella parte bassa del tabellone del Roland Garros. Fabio Fognini ha perso in tre set un match in cui partiva coi favori del pronostico, contro Federico Delbonis, battuto in 5 confronti diretti su 7 prima d’ora (l’ultimo tra l’altro al Roland Garros 2019, in 4 set. Delbonis ha vinto nettamente in poco più di due ore di partita, 6-4 6-1 6-3 e ha raggiunto gli ottavi di finale di uno Slam per la prima volta in carriera a 30 anni. L’occasione per Fabio era abbastanza ghiotta: avrebbe giocato per la quarta volta gli ottavi a Parigi, lo Slam in cui riesce a esprimersi al meglio. Fin dall’inizio però si è trovato indietro nel punteggio e ha commesso una marea di errori non forzati, in particolare dal lato del rovescio (oltre a non essere mai stato incisivo).

LA CRONACA – Nonostante Fabio sembri abbastanza rilassato all’inizio (fa sorridere il pubblico chiedendo se ci fosse una discoteca sugli spalti, sentendo un gran baccano), esce dai blocchi abbastanza teso. Molto sciolto invece Delbonis, che cerca sin da subito il rovescio di Fognini con una certa insistenza. La tattica è corretta, perché il ligure nel primo set commette 9 dei 18 errori totali dal lato sinistro, nel palleggio da fondo. Tre in un game di servizio (quello sull’1-1), più un doppio fallo, danno il primo break a Delbonis.

Il servizio non aiuta Fognini a salvarsi nemmeno da un secondo break nel game di battuta successivo, ma dopo un paio di colpi sfortunati (come la palla corta che balla sul nastro e torna nel suo campo) è bravo a mantenere la calma e trovare un miglior feeling con la palla. Riesce però a recuperare solo uno dei due break, perché il servizio di Delbonis è tanto contorto – nel suo movimento – quanto efficace. È dunque 6-4 per l’argentino in 40 minuti.

Fabio ha tanti rimpianti per il primo gioco del secondo parziale, dove succede un po’ di tutto. Prima prende un warning per condotta antisportiva: il giudice di sedia deve aver captato qualche espressione colorita dell’azzurro, che non ci sta e invita Damien Dumusois a “non fare il fenomeno”. La polemica continua anche un paio di minuti dopo, quando Fognini serve senza vedere un raccattapalle che ancora si muoveva per recuperare una pallina. Il punto va ripetuto e Fabio dà la colpa all’arbitro (ammettendo che è Delbonis a essere svantaggiato dalla chiamata, perché si giocava sulla sua seconda di servizio): “Dovevi vedere che il raccattapalle si muoveva”. In realtà il ballboy si trovava ancora dietro la sedia e Dumusois aveva gli occhi sul campo. Non poteva vederlo.

Ancora una volta ci si trova a pensare se queste polemiche aiutino Fabio a trovare la carica giusta o lo distraggano. È il caso della seconda opzione. In un game che lascia a desiderare per qualità di gioco, Fognini è sfortunato sulla terza palla break che affronta (riga di Delbonis e nastro-fuori sul suo rovescio) e cede la battuta dopo aver avuto ben 8 occasioni di 1-0. Innervosito, si ritrova con le nocche della mano destra che sanguinano dopo aver preso a pugni il piatto corde. La frustrazione, oltre che per il punteggio, è data dal fatto che non riesca in alcun modo a infastidire Delbonis, che tra primo e secondo set vince 13 punti su 15 quando lo scambio supera i 9 colpi. Fabio commette altri 9 errori col rovescio in una frazione (dei 37 totali), perde 3 volte il servizio e si ritrova sotto due set a zero.

Con estrema puntualità, dopo il set point arriva la pioggia a dare una mano all’azzurro. Dopo un’ora di pausa Fabio, oltre a non rientrare in campo rinfrancato dalla situazione, si ritrova ancora più in difficoltà per le condizioni di gioco. Con le palle che pesano di più, Delbonis è ancora più a suo agio. Anche il servizio dell’argentino continua a funzionare alla perfezione. Con la traiettoria esterna da sinistra tiene Fognini diversi metri lontano dal campo: in più l’azzurro perde il servizio nel suo primo turno di battuta e racimola solo un punto nei primi 4 turni di risposta. Ha una piccola occasione per rientrare quando Delbonis serve per il match. Si ritrova 15-30, ma viene infilato da un’ace: nonostante qualche tremore di troppo, la vittoria finisce nelle mani dell’argentino.

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