Le Olimpiadi perdono quasi sicuramente un altro dei suoi più grandi protagonisti, la quattro volte campionessa olimpica Serena Williams. La 39enne tennista americana ha dichiarato nella sua conferenza stampa di rito pre-Wimbledon che quest’anno non è nella lista olimpica. Non una smentita netta, ma sicuramente una frase che getta molte ombre sulla sua partecipazione a Tokyo 2020. Serena ha provato a spiegare la sua decisione, ma è stata (volutamente?) enigmatica. “Ci sono molte ragioni per cui ho preso la mia decisione olimpica […] e non ho voglia di parlarne oggi, forse un altro giorno“.

La motivazione? Una delle più gettonate (e giuste) di chi ha deciso di rinunciare a quest’edizione delle Olimpiadi, la famiglia. Qualche mese fa a Serena era stato chiesto se sarebbe andata alla kermesse olimpica se questo avesse significato separarsi da sua figlia Olympia, di 3 anni. “Non ho mai passato 24 ore senza di lei, quindi è una domanda che si risponde da sola“. È già stato comunicato dagli organizzatori olimpici che difficilmente verranno fatte eccezioni per quanto riguarda i figli degli atleti ammessi al Villaggio Olimpico. Come già noto non saranno ammessi gli spettatori da altre nazioni durante tutta la durata della manifestazione, già fortemente criticata in patria per i rischi legati al Covid-19 e alle sue tante varianti.

La 23 volte campionessa Slam a maggio era sembrata ancora meno decisa per quanto riguarda i suoi piani olimpici. “Doveva essere l’anno scorso, e ora è quest’anno, e poi c’è questa pandemia, e c’è così tanto a cui pensare”, ha detto. “Poi ci sono gli Slam. È davvero tanto. Quindi l’ho davvero presa un giorno alla volta, e ho sicuramente bisogno di capire le mie prossime mosse“. Con la probabile rinuncia di Williams la prima candidata per sostituirla è Jessica Pegula, la quartofinalista uscente degli Australian Open. Gli Stati Uniti avranno certamente ai nastri di partenza Sofia Kenin, Jennifer Brady e Coco Gauff, che hanno già confermato la loro partecipazione.