Il momento del tennis italiano è straordinario, e la seconda parte di stagione non promette meno dei primi sei mesi del 2021 da poco andati in archivio. I motivi per sorridere non originano solo dalle prestazioni in campo di Berrettini, Sinner, Musetti e compagnia: come tutti sanno nell’autunno inoltrato i riflettori del mondo della racchetta saranno puntati su Torino, palcoscenico di un pezzo di Davis e soprattutto delle ATP Finals, al loro esordio assoluto in Italia.
L’attesa per la kermesse in programma dal 14 al 21 novembre al Pala Alpitour è notevole, come dimostrano i dati finora restituiti dal botteghino. Dei 135 mila biglietti disponibili per gli otto giorni di gara ne sono stati venduti già 87 mila. Gli interessati ancora in dubbio dovranno sciogliere le riserve in fretta, considerando che una parte non risibile dei 48 mila tagliandi ancora senza padrone sarà destinata a sponsor, addetti ai lavori e ai vari operatori impegnati nell’organizzazione dell’evento. Una corsa al ticket impegnativa, anche a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia: la capienza del Pala Alpitour, dodicimila posti a pieno regime, a meno di cambiamenti in corso d’opera sarà ridotta a novemila seggiole.
Intanto l’organizzazione pare procedere senza intoppi. “Stiamo lavorando bene come squadra, in collaborazione con la FIT – ha dichiarato il Chief Business Officer di ATP Daniele Sanò -. Gli sponsor hanno fatto e stanno facendo la loro parte, e l’aiuto che stiamo ottenendo dagli enti locali è di fondamentale importanza“. Meno centoventitré giorni all’evento: le ATP Finals torinesi sono davvero a quattro passi.
