Sarà una sfida dal grande gap generazionale quella che all’ultimo atto dell’Hall of Fame Open vedrà di fronte il 35enne sudafricano Kevin Anderson, testa di serie numero 8 del seeding, e il 20enne statunitense Jenson Brooksby.
L’ex numero 5 al mondo (adesso scivolato al n.113) ha conquistato il posto per la finale dopo una battaglia durata 2 ore e 43 minuti contro la testa di serie numero 1, il kazako Alexander Bublik. Anderson ha vinto il match alla distanza: dopo essere stato sotto di un set e aver subito il break all’inizio del secondo, il sudafricano ha colmato il gap e conquistato il parziale al tie-break. Il momento chiave del match è stato il break piazzato nel dodicesimo game del set decisivo, con Bublik che ha commesso doppio fallo con due servizi da sotto. Per Anderson si tratta della ventesima finale in carriera; il due volte finalista Slam proverà a vincere il settimo titolo della sua carriera (cinque 250 e un 500 costituiscono il suo attuale bottino). L’ultimo successo risale al gennaio 2019 quando vinse contro Karlovic l’ATP250 di Pune.
Questa domenica, alle 20:30 italiane, Anderson troverà dall’altra parte del campo il Next Gen statunitense Jenson Brooksby, numero 152 del ranking. Il 20enne californiano si presenterà alla prima finale del circuito maggiore dopo aver sconfitto in due set la testa di serie numero 7, l’australiano Jordan Thompson, con Brooksby che nel secondo set ha recuperato dal 2-5 salvando due set point prima di chiudere al tie-break.
Brooksby, già vincitore di tre Challenger nel 2021, con questo risultato è certo di migliorare il suo best ranking avvicinandosi alla Top 100 (dopo aver chiuso il 2020 fuori dai primi 300 del ranking); nel 2021, seppur un po’ sottotraccia (basti pensare che questo è il primo torneo che disputa in carriera nel circuito maggiore all’infuori degli Slam), ha avuto un grandissimo rendimento, visto che quella di ieri è stata la sua trentaduesima vittoria su 37 incontri disputati. Al momento è sesto nella Race to Milan, ma in caso di vittoria passerebbe Alcaraz al quinto posto.
In caso di successo Brooksby diventerebbe inoltre il sesto giocatore a conquistare il primo titolo in carriera nel corso del 2021, nonché il terzo della classe 2000 a vincere a livello ATP dopo Seyboth Wild e Korda. Anderson, invece, con la finale è certo di rientrare in Top 100, con la possibilità di issarsi al n.74 in caso di titolo.
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Articolo a cura di Giuseppe Di Paola
