L'ATP ha annunciato che modificherà la sua policy contro ogni forma di abuso

Flash

L’ATP ha annunciato che modificherà la sua policy contro ogni forma di abuso

L’obiettivo è proteggere i giocatori e tutti coloro che sono coinvolti nel tennis da ogni forma di abuso, e tutelare l’ATP nel caso in cui gli abusi vengano commessi da un tennista

Pubblicato

il

 

Tramite un comunicato pubblicato in data 21 agosto, l’ATP ha esplicitato il suo tentativo di colmare il vuoto regolamentare che riguarda la protezione di tutti coloro che gravitano attorno al mondo del tennis da abusi di qualsiasi genere, in particolar modo violenze domestiche.

Il tema, reso maggiormente d’attualità dagli episodi che hanno riguardato Basilashvili e Zverev – il primo accusato e addirittura arrestato (prima della liberazione su cauzione) per una presunta aggressione alla moglie, il secondo accusato (ma non denunciato) dalla sua ex Olya Sharypova di violenza domestica – era stato affrontato dall’ATP solo a mezzo di prese di posizioni assai vaghe. Come ha riportato Ben Rothenberg su Twitter, questa volta l’intenzione sembra quella di adeguare i regolamenti ATP per fornire tanto una maggiore protezione a giocatori che dovessero essere vittime di abusi quanto all’ATP stessa, nel caso in cui giocatori o protagonisti del Tour vengano accusati di aver commesso un abuso.

Questa è la traduzione integrale del comunicato.

L’ATP annuncia una revisione globale delle politiche di salvaguardia del benessere, in linea con l’obiettivo che tutti gli adulti e i minori coinvolti nel tennis professionistico siano in sicurezza e protetti da ogni forma di abuso. La revisione è stata operata commissionando un report indipendente, compilato di un team di esperti.

Fino ad oggi, l’ATP ha fatto riferimento alle autorità locali in caso di abusi, prima di decidere se ulteriori sanzioni interne fossero previste dall’attuale Codice di Condotta. Il report determinerà una serie di raccomandazioni per aumentare il livello di sicurezza all’interno dell’organizzazione e identificare opportunità di un coinvolgimento più attivo. Al suo completamento, l’ATP valuterà ulteriori provvedimenti all’interno di una serie di tematiche collegate, tra queste le violenze domestiche.

Gli abusi hanno un profondo impatto su milioni di vittime ogni anno. Crediamo che tutti nel modo del tennis dovrebbero sentirsi protetti e supportati. Quando l’abuso o le accuse sono relative a un membro della famiglia del tennis, questo può avere impatto sulla pubblica reputazione del nostro sport. Riconosciamo di avere una responsabilità a riguardo, di fare di più. La complessità di questi temi ci impone di procedere con cautela. Dobbiamo essere sicuri che i provvedimenti siano applicabili in tutto il nostro sport, che opera a contatto con più di 30 diverse legislazioni, nel quale i giocatori operano come liberi professionisti. Collaborare con i quattro Slam, con la WTA e l’ITF sarà importante per servire l’intera comunità tennistica“.

Come segnalato dalla parte in grassetto, la principale complessità riguarda il fatto che il tennis deve confrontarsi con legislazioni molto differenti e dunque alcuni provvedimenti possono facilmente andare in contrasto con la giurisdizione di uno dei paesi in cui vengono disputati tornei del circuito maggiore.

Considerando che l’unico provvedimento che un organo di governance sportiva può prendere nei riguardi di un libero professionista che partecipa alle sue competizioni (senza essere un dipendente) è la sospensione, con eventuale pena pecuniaria, il secondo punto critico riguarda la presunzione di innocenza. Se un tennista che ha ricevuto delle accuse viene sospeso dall’ATP in via cautelativa e poi l’iter giudiziario ne certifica l’innocenza, è evidente che il giocatore può (a ragione) rivalersi sull’ATP per il periodo in cui gli è stato impedito di competere. Tanto più se si considera che a differenza della sospensione del doping, una pratica che ha un impatto diretto sulla prestazioni, il tema – pur straordinariamente importante dal punto di vista umano – non riguarda direttamente l’attività sportiva del giocatore.

D’altro canto è lecito che l’ATP voglia tutelare la sua immagine. Se un giocatore che riceve delle accuse risulta poi effettivamente colpevole di abusi, specie se si tratta di un giocatore di vertice, la circostanza può avere un impatto significativo sulla popolarità e sulla ‘pulizia’ del brand tennis. Un brand che vende biglietti e abbonamenti per guardare le partite, e dunque non può evitare di prestare attenzione a come viene percepito dagli appassionati. Resta da vedere, a livello strettamente regolamentare, in quale modo questa necessità di cautelarsi potrà essere tradotta a livello di policies.

A.S.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement