US Open, Sabalenka vince in scioltezza: "Con Fernandez match interessante"

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US Open, Sabalenka vince in scioltezza: “Con Fernandez match interessante”

La numero due al mondo ha battuto 6-1 6-4 Krejcikova e attende in semifinale la sorpresa del torneo

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Aryna Sabalenka - US Open 2021 (Darren Carroll/USTA)
 

Se molto combattuta è stata la prima partita dei quarti di finale del tabellone femminile, per intenderci quello vinto da Leyla Fernandez su Elina Svitolina dopo quasi 2 ore e trenta minuti di gioco, lo è stato sicuramente molto meno il secondo quarto di finale in programma nella serata newyorchese, in una sorta di contrappasso tennistico: Aryna Sabalenka, testa di serie numero 2 del torneo, ha in buona sostanza dominato l’incontro che la vedeva opposta a Barbora Krejcikova, con il punteggio di 6-1 6-4 in un’ora e 26 minuti di gioco.

Come facilmente intuibile dal risultato finale, il primo set è un assolo bielorusso; avanti subito di un break e dopo aver subito l’immediato controbreak da parte di Krejcikova, è la stessa tennista ceca a doversi arrendere alla violenta reazione tennistica da parte di Aryna che, vincendo quattro game di fila, fissa il risultato del primo set sul 6-1 finale. Poco da aggiungere. Il secondo set sembra avere uno spartito diverso con Krejcikova più incisiva nei propri turni di battuta ma che nulla può nell’affrontare la potenza di fuoco della sua avversaria. Sabalenka, infatti, continuando a sciorinare servizi vincenti e punti derivanti dalla prima di servizio non concede nulla. I numeri finali in tal senso sono abbastanza espliciti: 76% di punti vinti grazie alla prima palla, dato in leggera flessione rispetto alla media del torneo che si attesta intorno all’82%.

Grazie alla 43esima vittoria ottenuta in stagione, che le permette di superare in questa classifica la numero uno al mondo Ashley Barty, Sabalenka affronterà la vera sorpresa di questi US Open, Leylah Fernandez che dopo Osaka, Kerber e Svitolina cercherà di non concedere il proprio scalpo alla giovane canadese.

Sono molto contenta della vittoria di oggi ma non del mio livello di gioco”. Idee chiare per la testa di serie numero due che dopo la vittoria in conferenza stampa appare soddisfatta ma con qualche riserva che non nasconde: “Mi sentivo come se non mi muovessi bene, come se non avessi il controllo al 100% del mio corpo, dei miei movimenti, delle mie gambe, come se non sentissi bene il campo. Anche il mio servizio oggi è stato, non dico terribile, ma non all’altezza. Ecco perché a fine match ho deciso di allenarmi: avevo bisogno di palle extra”.

Forse troppo severa con se stessa visto che soltanto qualche mese il solo pensare di poter disputare due semifinali Slam nello stesso anno (dopo quella di Wimbledon) poteva sembrare un traguardo molto ambizioso, quasi impossibile: “Non fraintendetemi, sono molto soddisfatta e orgogliosa di me stessa e di quello che insieme al mio team stiamo facendo. Detto questo la mia mentalità, il mio modo di pensare e approcciarmi al tennis mi dice che si può e si deve sempre lavorare per migliorare se stessi e il proprio gioco. E questa è la cosa di cui sono più orgogliosa”.

Tra lei e la finale Slam c’è però una giocatrice che sta dimostrando sul campo di poter essere considerata come il famigerato “nuovo che avanza” con la certezza che non si tratti di espressioni propagandistiche fini a se stesse ma realtà concrete, in primis in termini di risultati. “Sta giocando un gran tennis (Leylah Fernandez, ndr), si muove bene e soprattutto non ha nulla da perdere. Combatte ad ogni punto ed ha un grandissimo supporto da parte del pubblico che tifa per lei e la sostiene. Oggi, durante il mio allenamento, che coincideva con la sua partita, ho capito che stava vincendo dal tifo proveniente dagli spalti. Quello che posso dire è che sarà un match interessante”.

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