US Open, Leylah Fernandez non si ferma: batte Svitolina e vola in semifinale

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US Open, Leylah Fernandez non si ferma: batte Svitolina e vola in semifinale

Altra vittoria di prestigio della teenager canadese che si impone al tie-break del terzo set. Fernandez giocherà la prima semifinale in uno Slam a soli 19 anni

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Leylah Fernandez - US Open 2021 (via Twitter, @usopen)
 

L. Fernandez n. [5] E. Svitolina 6-3 3-6 7-6(5)

Continua il sogno di Leylah Fernandez che agguanta la sua prima semifinale Slam battendo in tre set una Elina Svitolina che paga un’impostazione per larghi tratti eccessivamente difensiva, una seconda di servizio davvero troppo attaccabile e alcune scelte poco lucide, tutte situazioni a cui sembrava aver posto rimedio nel palpitante recupero in extremis risultato infine vano. Ma è soprattutto una vittoria di Leylah che, dopo aver eliminato Osaka e Kerber e al netto di una giustificata tensione in vista del traguardo, non ha mai smesso di cercare di comandare il gioco e bucare il campo con il suo drittone (16 vincenti con quel colpo), preferibilmente lungo la linea sinistra.

Come poi una ragazza così leggera possa sfoderare dritti pesanti che lasciano fermi è un mistero sicuramente ascrivibile a quel fenomeno chiamato timing – una magia forse nemmeno immaginabile da chi non lo possiede. Una sfida iniziata a marce ridotte salita progressivamente di livello fino a un terzo set di alto livello in cui le due contendenti hanno dato tutto, tirando fuori il meglio, naturalmente non senza qualche errore di scelta e di esecuzione, scatenando l’entusiasmo del pubblico sull’Arthur Ashe.

DUE PALLEGGI – Vincitrice di quattro Premier 5 (ora WTA 1000 insieme ai Mandatory) e di un’edizione delle Finals, nonché medaglia di bronzo a Tokyo, Svitolina ha spesso deluso le aspettative negli Slam. Cinque volta tra le ultime otto tra Australian Open e Roland Garros, nel 2019 si è spinta fino alle semifinali di Wimbledon e dello US Open. L’ultimo ostacolo per bissare il suo miglior risultato newyorchese e tentare l’assalto alla finale Major è Leylah Fernandez, diciannove anni compiuti lunedì e battuta nell’unico precedente nel 2020 a Monterrey, torneo quest’anno è stato vinto proprio dalla canadese.

I risultati successivi al primo trionfo sono stati piuttosto deludenti e, all’inizio di luglio, il padre e coach Jorge si è rivolto al preparatore atletico Duglas Cordero, cubano di stanza a Miami con all’attivo collaborazioni anche con Thiem e Fognini, e pare che Leylah ne stia beneficiando. Leylah che tra l’altro esibisce un dritto dalle caratteristiche (selezionate con evidente bias) che suonano familiari: letale, mancino, con il braccio disteso che regge un attrezzo 16×19 della marca giusta anche se non del modello firmato.

SI COMINCIA – Fernandez sceglie di cominciare al servizio e mette subito in chiaro la volontà di rimanere molto vicina alla linea di fondo, a costo di giocare colpi quasi di mezzo volo con le ginocchia che scendono tantissimo. Anche Svitolina non può permettersi di perdere campo per non subire le aperture del dritto mancino in cross, colpo che Leylah sa cambiare preciso in lungolinea con estrema facilità. Il punteggio segue l’ordine di battuta e si percepisce la tensione per l’indubbia importanza della posta in palio per entrambe – anche se per motivazioni pressoché opposte. Elina viene dalla bella vittoria su Halep, che in qualche occasione è stata troppo generosa sulle morbide seconde ucraine e Fernandez non intende commettere lo stesso errore.

La numero 5 del mondo sbaglia troppo al sesto gioco, arriva la prima palla break sulla quale la teenager aggredisce con lo schema incrociato-parallelo non trovando il rettangolo. Ancora una seconda per Svitolina ed è vantaggio esterno: scambio intensissimo che la n. 73 WTA gira a proprio favore stringendo senza rischiare verso l’angolo sinistro e poi sventagliando, finché il 24° colpo trova il campo libero. Entusiasmo e fiducia in abbondanza per consolidare il break, mentre Svitolina subisce una risposta vincente, vaga per il campo poco lucida di fronte a un’avversaria che non regala ed è più incisiva nel direzionare la palla per poi trovare l’accelerazione, ma riesce a prolungare il parziale. Solo per un game però, perché, se mette grande attenzione per annullare il primo set point, quell’attenzione diviene timore quando appoggia una palla da aggredire e viene lasciata ferma dal rovescio incrociato di Fernandez che poi fa suo il set grazie a un errore in palleggio. 11 non forzati a testa, ma 13 vincenti a 4 per la 168 cm da Montreal e 125 km/h di media per Svitolina sulla seconda.

Elina tira fuori il carattere nel secondo parziale, aumenta il ritmo e la precisione e si fa anche più propositiva, mentre dall’altra parte della rete c’è un piccolo calo e la percentuale di prime scende sotto il 40%. Il 5-1 si materializza in fretta, ma Leylah non fa una piega e cerca di ritrovare le sensazioni del primo set. Le ritrova in fretta, Elina torna a subire troppo, concede un paio di metri e, di nuovo al servizio sul 5-3, deve servire per tre volte la palla break da sinistra. Ma le annulla bene – la terza richiede un gran passante perché il punto era ormai perso – e Svitolina pareggia il conto dei set con l’ace esterno.

LA SFIDA SI INCENDIA – Toilet break canadese e si ricomincia con entrambe che sembrano ben intenzionate a dare il meglio. Non è proprio così per Elina, che sbaglia la direzione del passante sulla palla che l’avrebbe mandata a rispondere sul 15-40 nel terzo gioco; pugno e braccia a richiedere il sostegno del pubblico per Fernandez dopo la volée vincente. Il break arrivato quasi prevedibile al gioco successivo, tra la solita seconda debole spaccata dal dritto mancino e uno scambio rete-rete, risveglia l’orgoglio di Svitolina che si riprende aggressiva il maltolto, salvo poi non riuscire a confermare, mentre il livello e le emozioni valgono il prezzo del biglietto.

Elina perde dei punti quasi vinti con decisioni alquanto insensate che si risolvono in vincenti canadesi, contribuendo a caricare a mille un’avversaria che si nutre di situazioni come queste. 5-2 Leylah ma non è finita, la ventiseienne di Odessa veste i panni migliori, non concede palle facili e pareggia. Sono passate due ore e un quarto quando inizia il tie-break.

Il primo strappo è targato Montreal con l’inside-in a punire la solita seconda che sembra un appoggio del maestro dal cesto. Un errore di dritto in palleggio ed è 4 pari. Due punti dopo, il passante lungolinea di dritto di Leylah tocca il nastro mettendo fuori causa Svitolina (che forse non sarebbe arrivata comunque), peraltro colpevole di una volée al solito troppo timida. Risposta lunga sullo slice a uscire e Fernandez si inginocchia con le lacrime agli occhi: è semifinale, in attesa della sfida tra Barbora Krejcikova e Aryna Sabalenka. Per il 13° Slam femminile consecutivo ci sarà una esordiente in semifinale (Fernandez è la 22° di questa lista). Niente da fare invece per Elina che domenica prossima potrà festeggiare il compleanno dove e come vorrà, ma certo non dove e come avrebbe voluto.

Leylah Fernandez e Elina Svitolina – US Open 2021 (via Twitter, @usopen)

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