US Open: Zverev è sempre il più solido e prenota un posto in semifinale

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US Open: Zverev è sempre il più solido e prenota un posto in semifinale

Alexander Zverev vince la sedicesima partita di fila e raggiunge la semifinale. Sfiderà Novak Djokovic

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Alexander Zverev - 2021 US Open (Darren Carroll/USTA)
 

[4] A. Zverev b. L. Harris 7-6(6) 6-3 6-4

Finisce per mano di Alexander Zverev il grande US Open disputato da Lloyd Harris, la rivelazione principale assieme a Carlos Alcaraz del tabellone maschile. Il numero 4 del tabellone si è imposto in tre set, soffrendo molto nel primo set in cui Harris si è trovato per due volte a servire per chiudere, ma che mostrando la resilienza che lo accompagna dai Giochi Olimpici è riuscito a ribaltare. Harris saluta così lo Slam americano ma sempre col sorriso, da lunedì sarà numero 31 del mondo e molto probabilmente tra le teste di serie dell’Australian Open 2022. Il premio per Zverev è invece la sedicesima vittoria consecutiva e la seconda semifinale in due anni allo US Open.

La sfida è da subito molto più combattuta del pronostico. Il dritto di Harris fa male a Zverev, che è il primo a doversi affidare al servizio per dover salvare una palla break. Il tedesco però si rifà sotto immediatamente e si conquista due palle break nel quinto game, sventate anche dal sudafricano con l’aiuto del servizio. Il momento della verità arriva nell’ottavo game, Zverev ha un calo pesante al servizio ed Harris si conquista il sudato (e meritato) break. Fatica sprecata, nel game successivo Harris si mette sotto 0-30 con un sanguinoso doppio fallo, Zverev sale sopra il suo momento di difficoltà e trova subito il controbreak.

Il risultato più giusto per come è andato il set è il tie-break. Zverev è il primo ad andare avanti sfruttando le incertezze di Harris che ancora ripensa all’occasione sprecata. Il tedesco però ha un calo di tensione evidente e dopo essersi portato in vantaggio per 4-2 lascia per strada i suoi colpi da fondo e Harris si trova a servire ancora una volta per chiudere il set. Un’interruzione per sistemare lo schermo gigante che disturbava Zverev (che si era lamentato ad inizio tie-break) è fatale ad Harris, che perde un po’ di concentrazione e concede tre punti consecutivi che consegnano tie-break e set a Zverev.

L’inizio del secondo set è folkloristico. Harris durante la pausa scaglia due bottigliette piene d’acqua a terra e contrariamente alle sue aspettative si aprono entrambe allagando il campo. Il tennista sudafricano è il primo ad autodenunciarsi all’arbitro e insieme a Zverev, i raccattapalle e Louise Engzell si mette a pulire il campo, creando un bel siparietto. L’acqua però non lava via le scorie del finale di primo set, ed Harris ricomincia molto meno centrato al servizio. Zverev ringrazia e trova il break già nel secondo game, prendendo definitivamente il comando delle operazioni. Questa volta in risposta Harris non ha più lo smalto del primo set e sembra ormai aver perso ogni ordine tattico. Zverev non deve mai fare gli straordinari al servizio e controlla senza problemi i suoi game di battuta, vincendo quasi “di routine” il secondo set.

Non va meglio il terzo per Harris, ormai in rottura prolungata. Il tennista sudafricano è una macchina di errori e concede il break piuttosto facilmente a Zverev con un errore di rovescio. Zverev continua a lasciare le briciole in risposta al suo avversario e con sempre più tranquillità si conquista altre due palle break nel quarto game. Harris prova ad inscenare una timida resistenza aggrappandosi alla prima di servizio, ma sulla seconda palla break un brutto dritto sparato largo regala il secondo break di fila a Zverev.

La situazione disperata suona la sveglia per Harris, che decide che non ci sta e rimonta il game da sotto 40-0 trovando il break con un dritto tirato largo da Zverev. Improvvisamente l’inerzia è tutta dalla parte del sudafricano, che torna dopo due set a battere forte col dritto e porta di nuovo il tedesco ai vantaggi. Il finalista della scorsa edizione deve trovare uno dei suoi “soliti” ace di seconda e un altro servizio vincente per scacciare il pericolo. Zverev mostra tutta la sua maturità (dentro il campo) di questi mesi quando deve servire per chiudere, e aiutato come sempre dal servizio chiude alla sua maniera, con un ace. Non la migliore delle prestazioni per Zverev, aiutato da un Harris assente ingiustificato per quasi due set. L’importante però è la vittoria, e il suo prossimo avversario, Novak Djokovic, sa già che dovrà andare oltre il suo livello abituale per batterlo.

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