Ci voleva un qualcosa che assomigliasse ad un miracolo o in alternativa, per i meno credenti, una prestazione maiuscola, ai limiti della perfezione, per permettere a Lorenzo Musetti di battere un fin qui quasi perfetto Sebastian Korda, e accedere alle semifinali dell’Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals; missione non compiuta e passaggio del turno conquistato invece giovane americano che si è imposto con il punteggio di 4-2, 4-3, 4-2 vincendo così il girone B del torneo.
L’analisi di Musetti è lucida nonostante in alcuni momenti durante il match proprio la lucidità abbia fatto difetto nel gioco dell’azzurro: “Korda ha giocato molto bene, ha servito con percentuali altissime e sui suoi game non ho avuto molte chance di strappare il servizio (a fine match 0 i break a favore di Musetti n.d.r.). Inutile nascondere la mia delusione nel non aver raggiunto la semifinale ma se dovessi dare un giudizio alla mia annata non può che essere positivo. Sono riuscito a costruirmi un bagaglio di esperienze importanti, molte di queste affrontate per la prima volta. Di sicuro saranno utili per il futuro della mia carriera”.
Molto netto e sincero anche nell’analizzare cosa gli sia mancato in questo finale di annata e nello specifico proprio in questo torneo: “Credo che al momento il mio problema sia legato alla mancanza di personalità in alcuni momenti cruciali. So di averla e l’ho mostrato nella partita vinta con Gaston al quinto set (…e dopo due e mezza di battaglia n.d.r.) ma devo essere più costante e scendere da questa altalena. È un aspetto che curerò in allenamento”.
Ultimo pensiero va ovviamente ad una stagione che non è ancora finita. Tra due settimane c’è la Coppa Davis, da giocare, nella prima fase, ancora in Italia e che rappresenta per Musetti un’altra prima volta in stagione. Sarà infatti l’esordio in una competizione che suscita grandi emozioni anche nei più giovani: “Da piccolo sognavo di giocare in questo torneo. Vestire la maglia azzurra è per me un grande onore che aspetto con impazienza. Se il Capitano avrà bisogno di me, saprò farmi trovare pronto”.