A volte ritornano. In realtà, fino a ora, lui è tornato ogni volta, quindi si tratta solo di capire quando. Lui è Roger Federer, un quarantenne svizzero che ha ancora voglia di giocare a tennis nonostante l’età. Come se a tutti i praticanti del mondo passasse il desiderio di brandire la racchetta quando entrano negli anta. A nessuno, probabilmente. Colui che manca dai campi dall’erboso luglio pare ben determinato a rientrare, un giorno o l’altro – l’altro è più verosimile.
A una sola operazione allo stesso ginocchio dal raggiungere Juan Martin del Potro in questa poco invidiabile classifica, il prossimo grande appuntamento teoricamente possibile è con l’Happy Slam, lo stesso che ne ha incorniciato il trionfante e trionfale rientro del 2017. L’Australia, così lontana, così vicina. Troppo vicina. E allora Ivan il coach, parlando a Stats Perform, smorza (quasi) ogni speranza: “Penso che l’Australian Open non sia un possibilità concreta al momento”.
Il Ljubo foriero di meste notizie aggiunge: “Credo che ci siano ben poche chance, è ancora in fase di recupero e, conoscendolo, vorrà essere sicuro di poter giocare per vincere il torneo ed essere al 100%”. Certo, uno qualunque si accontenterebbe del trofeo o, in subordine, del 100%. Roger no, vuole entrambi. E magari anche Mirka ubriaca? In ogni caso, l’ex n, 3 del mondo prosegue: “Procederà un passo alla volta perché ora ha quarant’anni e deve essere paziente. Non può recuperare in fretta come faceva un tempo”.
La buona novella è che lo spettro del ritiro non dovrebbe essere incombente a detta dell’allenatore croato. “Ne abbiamo parlato e posso garantire che vuole tornare a giocare a tennis. Quando deciderà di smettere, si ritirerà, ma non credo che accadrà di punto in bianco”. Insomma, l’ultimo punto non è stato quello in completo bianco contro Hurkacz.
Esaurite le news sul Maestro di Basilea, non resta che tornare a sintonizzarsi sul torneo dei Maestri di Torino e prepararsi per i prossimi appuntamenti, godendosi (pochi) tocchi felpati e (parecchie) scorticate di feltro senza struggersi nell’attesa di un rientro che, Ljubicic lo ha assicurato, ci sarà senz’altro.