Mackenzie McDonald riceve il premio di "Comeback Player of the Year" dall'ATP

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Mackenzie McDonald riceve il premio di “Comeback Player of the Year” dall’ATP

Dopo l’intervento al ginocchio del 2019, quest’anno è arrivato alle soglie della Top 50. La finale di Washington persa con Sinner il suo punto più alto

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Mackenzie McDonald - ATP Washington 2021 (Credit Peter Staples)
 

Le sue imprese sportive probabilmente non resteranno nelle prime pagine della storia del tennis; abbiamo qualche riserva sul fatto che possa arrivare a conquistare titoli particolarmente luccicanti, di quelli che raffigurano imprese sportive che vadano oltre l’ordinaria amministrazione, se di questo si può parlare nella vita sportiva di un tennista che di professione gira il mondo colpendo una pallina gialla. Eppure a Mackenzie McDonald è stato riconosciuto un premio importante direttamente dall’ATP. Il suo infatti è stato riconosciuto come il “Comeback of the year” nell’ambito degli ATP Awards 2021.

Al termine della stagione, infatti, lo statunitense ha raggiunto il numero 54 del ranking, avendo iniziato il 2021 al numero 194 del mondo dopo essere stato fermo per oltre un anno a causa di un intervento al tendine del ginocchio destro che lo aveva tenuto fuori dai giochi…e dai tornei. Quest’anno ha raggiunto per la prima volta gli ottavi di finale all’Australian Open, ha poi vinto un Challenger a Nur-Sultan e si è qualificato per Roland Garros e Wimbledon, pur essendo ancora fuori dalla Top 100.

Il miglior risultato è però da considerarsi la finale raggiunta al Citi Open di Washngton, torneo da 500 punti, dove ha combattuto strenuamente con Jannik Sinner per tre set prima di cedere il passo all’altoatesino. Durante il percorso verso la finale ha battuto avversari di una certa caratura come Kei Nishikori, Ilya Ivashka e Nick Kyrgios, mostrando oltre ad una condizione fisica impeccabile anche uno stile di gioco aggressivo e difficilmente immaginabile per un giocatore che aveva trascorso gran parte del periodo antecedente più a competere con sé stesso, per tornare al 100%, che non con avversari sul campo.

Un premio che possiamo considerare meritato visto il pregresso ed il percorso fatto per tornare ad alti livelli, e che dovrà trovare nel 2022 la propria eventuale consacrazione, figlia di una continuità di risultati che sta alla base di una carriera da professionista e che Mackenzie meriterebbe.  

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