Naomi Osaka e Steve Simon inclusi fra i personaggi più influenti nel mondo dello sport per il 2021

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Naomi Osaka e Steve Simon inclusi fra i personaggi più influenti nel mondo dello sport per il 2021

Sono i due rappresentanti del tennis nella graduatoria stilata dallo Sports Business Journal. Riconosciuto il loro impatto extra-campo sui temi della salute mentale e dei diritti umani

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Naomi Osaka - WTA Madrid 2021 (MMO21 - ph. Ángel Martínez)
 

Dicembre, si sa, è un mese in cui si tirano le fila dell’anno che si sta concludendo, accade in tutti i settori. Non fa eccezione lo sport (per esempio a livello statistico). È il periodo in cui è tutto un proliferare di classifiche, premi, awards, Oscar (in senso lato), ricchi premi e cotillon, alcuni di questi interessanti, altri meno. Una in particolare ha colpito la nostra attenzione ed è forse giusto condividere alcune considerazioni in merito: si tratta di una lista stilata dallo Sports Business Journal che mette sul piedistallo alcune delle personalità che si sono contraddistinte per aver in qualche modo lasciato una traccia del proprio passaggio, divenendo i personaggi più “influenti” dell’universo sportivo.

Non faremo il focus su tutte i soggetti interessati e meritevoli: ve ne consigliamo la lettura a questo link. La nostra attenzione è stata attirata dalle due figure legate al mondo del tennis presenti in questa elenco di MVP. Una piccola premessa è d’obbligo e segna un forte distacco dell’economia del tennis nei confronti del mondo sportivo nella sua totalità. Nell’anno in cui Federer, Nadal e Serena (Williams si intende) non hanno brillato come le stelle più rilucenti del firmamento sportivo e considerato Djokovic probabilmente non ai livelli dei precedenti tre in termini di trazione popolare, le due presenze tennistiche riconducono a Naomi Osaka (nella categoria “Athlete Influencers”) e Steve Simon (in quella “Sports Property Influencers”) per questioni che travalicano i discorsi di esclusivo interesse sportivo.

Se la giapponese ha puntato i riflettori sullo stato mentale degli sportivi e più in generale sui soggetti particolarmente deboli “aggrediti” dallo status quo di un mondo che tanto dà e tutto vuole (anche se l’articolo non fornisce spiegazioni specifiche sulla sua inclusione), Steve Simon ha avuto il coraggio di un gesto forte nei confronti della Cina relativamente al caso Peng Shuai, bloccando tutti gli eventi del circuito WTA nel paese asiatico fino a che sulla questione della tennista non sia fatta piena chiarezza. E sì, parliamo di coraggio perché a rinunciare a tutti quei soldi in un momento particolarmente complesso per l’economia del tennis, soprattutto quello femminile, è un atto coraggioso che non può non avere conseguenza dirette. Il messaggio comunque ci piace perché finalmente, ad oggi, antepone all’esclusiva moneta sonante, l’interesse per la vicenda di un’atleta che rappresenta i diritti umani di tutti a quelle latitudini.

Steve Simon, CEO della WTA, e Peter LV – WTA Elite Trophy 2019

C’è da fare una considerazione finale sulla mancanza del management ATP: nel momento storico in cui si trova il tennis e nel quadro in cui si inserisce il sistema organizzativo sicuramente complesso, ci auguriamo che insieme alle figure dello sport americano e mondiale (CIO, PGA, MLS, NBA and counting…) possa trovare spazio magari Andrea Gaudenzi. Significherebbe aver lasciato quella traccia di cui parlavamo sopra e che vorrebbe dire aver fatto fare al tennis maschile un ulteriore ed importante passo avanti.

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