Far parte di una minoranza significa anche fare tutto il possibile per sostenersi a vicenda, e questo è proprio ciò che fanno le HBCU, Historically black colleges and universities, università storicamente afroamericane. Si tratta di istituzioni accademiche fondate nei primi anni ’60 che hanno lo scopo di servire le comunità afro-statunitense dando a tutti la possibilità di ricevere un’istruzione di alto livello: per esempio, l’attuale VP Kamala Harris si è laureata ad un’istituzione di questo tipo, la Howard University. Col passare degli anni i metodi e le dinamiche sono cambiati, ma l’obiettivo è rimasto lo stesso; e ora anche Serena Williams si è data da fare per sostenere la causa donando un milione di dollari (in collaborazione con la star di Hollywood Micheal B. Jordan) ad uno studente di una HBCU. La fuoriclasse statunitense è peraltro vicina a questi college per motivi personali: la sorella maggiore, Isha Price, e sua nipote si sono entrambe laureate alla Howard.
Nei giorni scorsi, la 23 volte campionessa Slam era presente alla premiazione del Legacy Classic HBCU Startup Pitch Competition, un concorso in cui gli aspiranti fondatori di imprese (studenti o ex-studenti di una HBCU) hanno la possibilità di ricevere un milione di dollari da poter investire nel loro progetto. Williams è coinvolta in questi eventi con la sua azienda “Serena Ventures”, investendo in iniziative che puntano a migliorare la vita quotidiana. L’azienda si concentra principalmente sulle fasi iniziali di una start-up, dando così spazio alla creatività dei loro ideatori. “Ho appreso che le società d’investimento privato [società di Venture Capital, ndr] scelgono di investire nelle donne in meno del 2% dei casi e negli afro-americani solo nell’1,2%. Il nostro gruppo cerca di vedere le cose in modo diverso”, ha commentato la tennista.
Quest’anno l’app TracFlo è stata la vincitrice del concorso. Si tratta di uno strumento finanziario progettato per i lavoratori edili per aiutare gli appaltatori a gestire il rischio del progetto.
