Djokovic è un caso (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

In una Belgrado uggiosa, Novak Djokovic colpisce qualche pallina sotto le finestre di un palazzo, davanti alle vetrine di un’agenzia immobiliare. Queste immagini, diffuse da un tifoso il giorno di Natale, rinforzano i dubbi sulla sua presenza all’ATP Cup che inizierà a Capodanno e all’Australian Open. In Serbia sono praticamente certi che il numero 1 del mondo non disputerà la manifestazione a squadre. «C’è il 99% di probabilità che Novak non giocherà l’ATP Cup. Si sta allenando qui in Serbia e ha deciso di saltare il torneo» si legge sul quotidiano Blic, come riporta anche la Reuters.

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Djokovic sta seguendo da vicino anche i tanti progetti della sua fondazione benefica, che sua moglie Jelena ha presentato in un video sul suo profilo Instagram. Ma il serbo, votato Sportivo europeo dell’anno dai giornalisti delle principali agenzie di stampa del Vecchio Continente, non ha ancora dichiarato pubblicamente se si sia o meno vaccinato. Non è tanto una questione di privacy, il numero 1 del mondo ha tutto il diritto di mantenere la notizia riservata. Ma l’Australian Open è aperto quest’anno solo ai giocatori che hanno ricevuto due dosi dei vaccini approvati dalle autorità sanitarie nazionali o l’unica di JohnsoneJohnson. NESSUNA ESENZIONE. C’è anche un limitato spazio per circostanziate esenzioni mediche da richiedere solo in particolari casi come la dimostrazione di allergie a tutti i vaccini possibili o di patologie cardiache, e comunque soggette ad approvazione. Finora, ha spiegato il Ceo di Tennis Australia, Craig Tiley, non ci sarebbero esenzioni mediche approvate per i tennisti iscritti al torneo.

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In ogni caso l’orizzonte, di fronte al dilagare dei contagi della variante Omicron, potrebbe diventare sempre più complesso per i tennisti non vaccinati contro il Covid-19 .Lo dimostra, ad esempio, quanto accaduto dopo l’esibizione pre-natalizia di Abu Dhabi. Una volta rientrati, hanno infatti contratto il Covid Rafa Nadal e il suo allenatore Carlos Moya, Belinda Bencic e Ons Jabeur, e ora il canadese Denis Shapovalov, che accusa sintomi lievi e sta seguendo il protocollo sanitario previsto in questi casi.

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