Mentre l’Australian Open 2022 si avvicina sempre di più, continuano a fare capolino le opinioni di colleghi tennisti sulla spinosa questione Novak Djokovic-Australia. Dopo le parole di Stefanos Tsitsipas, anche Andrey Rublev si è espresso sul tema caldo dell’ultima settimana. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa TASS, il numero cinque del mondo ha innanzitutto chiarito la propria posizione, affermando esplicitamente di essersi vaccinato e di non aver avuto dunque nessuna difficoltà nel suo ingresso in Australia: “Non ho avuto problemi ad entrare nel Paese perché sono vaccinato“.
Rublev, che non è rinomato per essere un tipo loquace, ha allargato un po’ la propria riflessione, sottolineando come la situazione di Djokovic sia complicata, ma lasciandosi sfuggire anche una piccola stoccata: “La situazione con Novak è molto confusa. Non conosciamo tutti i dettagli. Da un lato c’è la legge federale del Paese, dall’altro, accordi personali tra Novak e il torneo. Però gli accordi personali non danno a un atleta il diritto di attraversare il confine, la legge del Paese è la legge. Nessuno di noi vorrebbe finire in una situazione del genere. Posso solo alzare le spalle e rammaricarmi perché tutti discutono di queste cose, invece che di tennis“. Sull’ultimo punto probabilmente in molti concordano con il tennista russo, che tra l’altro sarebbe anche coinvolto direttamente se Djokovic dovesse essere escluso dal torneo all’ultimo momento. Il regolamento prevede infatti che in caso di ritiro – a tabellone compilato – di una delle prime quattro teste di serie, la numero cinque (in questo caso proprio Rublev) dovrebbe andare a coprire lo slot vacante, venendo a sua volta sostituita dalla diciassette (Gael Monfils). Il posto di Monfils andrebbe poi occupato dal primo giocatore escluso dalle teste di serie alla vigilia del torneo, vale a dire Alexander Bublik.
