Opelka dopo la vittoria a Dallas: "Quanto lavoro per muovermi come faccio ora"

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Opelka dopo la vittoria a Dallas: “Quanto lavoro per muovermi come faccio ora”

Così l’americano dopo il suo terzo titolo in carriera: “Posso servire ancora più forte di quanto faccio ora”

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Reilly Opelka – ATP Dallas 2022 (foto via Twitter @DALOpenTennis)
 

dal nostro inviato a Dallas

Dopo la cerimonia di premiazione e dopo essersi fermato con alcuni giovani fans per firmare autografi Reilly Opelka si è presentato in conferenza stampa con il trofeo appena conquistato all’ATP 250 di Dallas. É il suo terzo titolo vinto in carriera, durante tutta la settimana ha concesso solo una palla break e ha mostrato un tennis completo e efficace. Si presenta nella piccola stanza adibita alle interviste con anche la ormai celebre borsa rosa per la quale era stato multato 10 mila dollari allo US Open.

Ciao Reilly. A due anni di distanza dall’ultimo titolo torni a vincere un torneo. Ti senti sollevato nell’iniziare l’anno in questa maniera?

“Questa settimana è stato tutto perfetto. A dire il vero lo scorso anno penso di aver giocato il miglior tennis della mia carriera ma non sono riuscito a vincere nessun titolo. È sempre una bella sensazione sollevare una coppa dal momento che non mi capita spesso di trovarmi in una posizione del genere”.

In quale aspetto pensi di essere particolarmente migliorato dall’ultima volta che hai vinto un torneo?

“La cosa che non si è potuta vedere particolarmente in queste partite è quanto sono migliorato dal punto di vista fisico. Non mi sono mai sentito stanco in nessuna di queste partite, oggi avrei potuto giocare altri tre set. È davvero molto importante per me sentirmi così in forma fisicamente perché mi permette di avere la giusta intensità ogni punto”.

Hai già ottenuto risultati importanti anche negli slam ma quali sono le difficoltà maggiori che trovi nel giocare al meglio dei cinque set rispetto al meglio dei tre in condizioni così rapide?

“Negli ultimi slam ho perso contro giocatori davvero forti.  Medvedev, Shapovalov, poi Lloyd Harris era “on fire” contro di me. Nessuno a parte Nadal è in grado di battere Medvedev, anche Novak è stato battuto facilmente allo US Open. Penso sempre di dover migliorare. Voglio servire ancora meglio, voglio diventare più forte fisicamente e più veloce. In due o tre anni spero di poter dire che sono migliorato tanto in ciò che facevo già bene oggi”.

Nei giorni scorsi ci hai detto che la città ti stava piacendo molto. È stata davvero una settimana perfetta qui a Dallas per te.

“Mi sono trovato davvero bene, i musei, il cibo, tutto perfetto. Poi è vero che ogni luogo dove vinci un titolo è speciale. Anche se vinco un torneo a Joplin in Missouri penserò che è una città molto bella. Spero davvero di tornare qui l’anno prossimo”.

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