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Due vittorie in due set per uno a Dubai, e due vittorie in due set per l’altro d Acapulco: proseguono in parallelo la loro corsa a distanza per la prima posizione nella classifica ATP Novak Djokovic e Daniil Medvedev. Il tanto atteso cambio della guardia potrebbe già avvenire questa settimana, e ormai è domanda fissa per il serbo nelle sue conferenze stampa. “Medvedev merita probabilmente più di chiunque altro di diventare il numero 1 al mondo” ripete ogni volta Nole. “Che accadrà questa settimana, la prossima o tra poche settimane, è inevitabile. Sarò il primo a congratularmi con lui. È un giocatore di grande qualità, non c’è dubbio. Ha scalato la classifica meravigliosamente. Merita di essere dov’è.“
Con 34 anni sulle spalle, una filosofia di vita sempre più solida e 86 titoli in bacheca di cui 20 Slam, perdere il trono in favore del giovane rivale è qualcosa che aveva già messo in conto, e forse non gli dà neanche troppo pensiero. “Se conosco tutti gli scenari tra noi due? Al momento no, ad essere sincero. Ne ero consapevole in passato quando ero in corsa per il numero 1, e per concludere la stagione al numero 1. Naturalmente, conoscevo i diversi scenari. Ma in questo momento non ci sto davvero pensando. Come ho detto, la transizione al n. 1 accadrà molto presto.” E allora, visto che Djokovic non se ne preoccupa, siamo noi a farlo al suo posto.
Queste le possibili combinazioni che vedrebbero il russo diventare numero 1 del mondo al termine della settimana (tenendo sempre a mente che se Daniil vince il torneo, il risultato di Nole diventa ininfluente):
- Medvedev raggiunge il secondo turno ad Acapulco e Djokovic non raggiunge le semifinali a Dubai
- Medvedev raggiunge i quarti di finale ad Acapulco e Djokovic non raggiunge le semifinali a Dubai
- Medvedev arriva in semifinale ad Acapulco e Djokovic non arriva in finale a Dubai
- Medvedev raggiunge la finale ad Acapulco e Djokovic non vince il titolo di Dubai
- Medvedev vince il titolo ad Acapulco, a prescindere dai risultati di Djokovic a Dubai
Sul tema ovviamente si è espresso anche il principale protagonista della vicenda, Daniil Medvedev. “Ne stiamo parlando molto, ma non l’ho ancora raggiunto” ha detto col suo solito pragmatismo. “Ovviamente è un grande obiettivo per me e la verità è che significherebbe molto raggiungerlo. Quando sono arrivato secondo in classifica, ho già superato alcune incredibili statistiche sui Big 4 e ora ho intenzione di farlo di nuovo. È qualcosa che sognavo da giovane ed è stato un obiettivo per molto tempo ormai, ma tutto ciò a cui penso è vincere le partite in questi eventi”.
Non dovesse accadere in questa settimana comunque, il cambio in cima al ranking sembra alle porte e in tal caso il russo diventerebbe il primo non Fab 4 da Andy Roddick, che lasciò la prima posizione l’1 febbraio 2004 – in favore di Federer – a ricoprire tale ruolo. E sarebbe il terzo della sua nazione dopo Yevgeny Kafelnikov (6 settimane) e Marat Safin (9 settimane).
Con i 26 anni compiuti l’11 febbraio inoltre Medvedev diventerebbe il sesto giocatore più anziano a diventare n. 1 ATP dopo: Newcombe (30 anni), Murray (29 anni 5 mesi), Munster (28 anni 4 mesi), Nastase (27 anni 1 mese), Rafter (26 anni 6 mesi). Anche se va specificato che Newcomb fu n. 1 anche in prima dell’era Open a 23 anni. Infine, l’ultima statistica da segnalare è che Medvedev diventerebbe l’ottavo tennista a diventare n. 1 con un solo Slam in bacheca dopo: John McEnroe nel 1980, Pete Sampras nel 1993, Thomas Munster nel 1996, Carlos Moya nel 1999, Marat Safin nel 2000, Lleyton Hewitt nel 2001, Juan Carlso Ferrero nel 2003, e Andy Roddick 2003.
