Anastasia Pavlyuchenkova: “Non ho paura di dire che dobbiamo fermare questa guerra”

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Anastasia Pavlyuchenkova: “Non ho paura di dire che dobbiamo fermare questa guerra”

La russa numero 14 WTA si schiera apertamente contro la decisone politica del suo Paese d’intraprendere un conflitto armato con l’Ucraina

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Lo sport reagisce, fa sentire in modo incessante la sua voce di dissenso e di sdegno nei confronti dell’invasione russa, voluta dal Presidente Vladimir Putin, ai danni dell’Ucraina. Una decisione premeditata e drammatica, che ha dato inizio ad un conflitto armato nel cuore dell’Europa. Si è sempre dibattuto sulla funzione dello sport in merito alle questioni politiche, molti ritengono che gli sportivi debbano rimanere nella loro sfera di competenza; mentre altri credono fortemente nella loro capacità di diffondere messaggi sociali visto il grande seguito mediatico di cui godono. Anche se possono sembrare innocue e improduttive, le prese di posizione forti e di distacco più assoluto dalla vicenda in questione da parte dei maggiori esponenti dello sport sono fondamentali per ricordare ancora una volta i diritti e i valori umani sui quali si basa ogni società. E per fortuna; l’aggressione di uno Stato che ha minato la sovranità di un altro, violando il diritto internazionale, la carta dell’Onu e la legittimità di un popolo di poter liberamente decidere il proprio futuro non è rimasta impunita dai moti di protesta dello Sport. Il tennis, in tal senso, non è stato da meno. Dopo le parole di condanna dei russi Medvedev, Rublev (il quale dopo la semifinale vinta a Dubai con Hurkacz ha lanciato il messaggio, scritto sulla telecamera, “Fermate la guerra”) e Khachanov; dopo l’annuncio di Elena Svitolina che devolverà al suo Paese i prize money dei prossimi tornei a cui hanno fatto seguito Daria Saville e Alize Cornet con la decisione di indossare indumenti e attrezzature che rimandino ai colori della bandiera ucraina; non dimenticando Sergiy Stakhovsky, che oltre alle parole ha dato prova tangibile del suo amor di patria attraverso la coraggiosa scelta di arruolarsi per difenderla pur non avendo esperienze militari alle spalle, e di tanti altri che hanno voluto far sentire il loro grido di opposizione; è arrivata la dichiarazione della n.1 del tennis russo al femminile. Dunque a questo coro di voci contro la Guerra e per la Pace si è aggiunta Anastasia Pavlyuchenkova, la quale si è così espressa con un post sui propri profili social:

Gioco a tennis da quando ero una bambina. Ho rappresentato la Russia per tutta la mia vita. E’ la mia casa e la mia patria. Ma ora sono completamente spaventata, così come lo sono i miei amici e la mia famiglia. Non ho paura di dichiarare chiaramente la mia posizione. Sono contro la guerra e la violenza. Le ambizioni personali o le motivazioni politiche non possono giustificare la violenza. Questo toglie il futuro non solo a noi, ma anche ai nostri figli. Sono confusa e non so come aiutare in questa situazione. Sono solo un’atleta che gioca a tennis. Non sono un politico o un personaggio pubblico, non ho esperienza in questo ambito. Ma non posso che essere pubblicamente in disaccordo con le decisioni prese e parlarne apertamente. Fermiamo la violenza, fermiamo la guerra.

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