Juan Martìn Del Potro non chiude la porta: "Può sempre accadere un miracolo come con Murray"

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Juan Martìn Del Potro non chiude la porta: “Può sempre accadere un miracolo come con Murray”

Il tennista argentino, impegnato in un documentario che ha mostrato il suo recupero, non esclude del tutto la possibilità di un ritorno in campo

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Juan Martin Del Potro (Twitter - @ArgentinaOpen)
 

La carriera tennistica di Juan Martìn Del Potro si è chiusa ufficialmente nel primo turno dell’ATP250 di Buenos Aires contro il suo connazionale e amico Federico Delbonis. O forse no. Il tennista argentino per ora è stato costretto a fermarsi, a causa di problemi al ginocchio che gli causano un dolore talmente forte da non permettergli di dormire bene la notte. Nel post-partita Del Potro ha dichiarato che la partita con Delbonis era la sua ultima in carriera, ma ha lasciato la porta aperta ad un ritorno miracoloso come successo nel recente passato ad Andy Murray e Roger Federer o in casi meno conosciuti come Pablo Andujar-Alba, che ha sofferto a lungo di problemi al gomito fortemente invalidanti.

Nel corso di un documentario filmato dall’emittente latinoamericana Star+ chiamato “Del Potro: L’ultimo match point“, l’ex campione degli US Open ha ripercorso tutta la sua convalescenza dopo il grave infortunio al ginocchio che l’ha costretto a fermarsi per tre anni. Anche durante il documentario Del Potro ha però lasciato aperta una porticina su un possibile ritorno alle competizioni. “Non chiudo la porta perché può accadere un miracolo, come è successo con [Andy] Murray. Il tennis è la mia passione“. Intervistato dall’ex tennista argentino Mariano Zabaleta, nato anche lui a Tandìl, Del Potro ha raccontato anche la sua vita di tutti i giorni fatta di convivenza con il dolore. “Quando siamo tornati dalla vittoria della Coppa Davis ho detto: ‘Ecco la coppa, ora vado a dormire sonni tranquilli’. Ma per arrivarci ho dovuto percorrere un percorso di sofferenza e di cose brutte.“. Il ginocchio ha tormentato per anni il tennista argentino, che ha preso la dolorosa decisione di smettere per la sua salute a lungo termine. “Era ora di porre fine a questa sofferenza e a questo incubo che vivo dal giorno in cui ho subito l’operazione. […] Devo curare la mia gamba. Come posso non uscire per un giro in bicicletta con mio figlio? O per giocare a tennis se voglio? Vorrei essere un padre attivo“. Ma in fondo ai pensieri di Delpo, forse un lumicino di speranza c’è ancora.

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