Voci da Bratislava, la vigilia di Volandri: "I ragazzi mi complicano le scelte"

Coppa Davis

Voci da Bratislava, la vigilia di Volandri: “I ragazzi mi complicano le scelte”

Sinner: “Imparo cose nuove vedendo il tennis da un’altra prospettiva”. Sonego: “L’esperienza di Torino mi è servita”

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Lorenzo Sonego - Finale Coppa Davis Torino 2021 (Photo by Jose Manuel Alvarez / Quality Sport Images / Kosmos Tennis)
 

Conferenza stampa di presentazione, a Bratislava, per l’incrocio di Coppa Davis tra Slovacchia e Italia che mette in palio l’accesso alla fase a gironi. Seconda annata per il capitano Filippo Volandri, che non ha potuto contare per questa trasferta sul numero uno azzurro Matteo Berrettini e su Fabio Fognini, uomo Davis per eccellenza. Non manca comunque, in ogni caso, la qualità in un gruppo che ha nelle corde tutto quanto necessario per passare il turno. “Questa è la mia seconda esperienza da capitano – le parole del capitano livornese – e devo ringraziare i ragazzi perché mi rendono complicate le decisioni che devo prendere e questo vuol dire che siamo una squadra forte. Credo che anche a Torino si sia visto e abbiamo dimostrato quanto siamo squadra, questa è la base di tutto”.

Volandri si è anche soffermato sul cambio di format che interesserà la Davis a partire dalla prossima edizione, con i gironi anticipati a settembre in quattro diverse città europee e le Finals a Dubai a novembre: “Per i giocatori è una buona notizia – ha spiegato -, questo consentirà a chi arriverà a Dubai di avere un paio di settimane in più per prepararsi al meglio per la stagione successiva allungando la off season, penso sia una buona idea. I gironi arrivano abbastanza vicini allo US Open, ma per i giocatori guadagnare un po’ di tempo nella preparazione è importante“.

Parola anche ai due singolaristi. Jannik Sinner aprirà le danze contro l’esperto Norbert Gombos e ha inquadrato così il match che (speriamo) possa garantire subito all’Italia il primo punto: “Affronto un avversario pericoloso su questa superficie – l’analisi dell’altoatesino -, tira forte e piatto, con la palla che qui si consuma per il legno sotto la superficie. Ci ho giocato una volta contro a Marsiglia, tre anni fa, è stato un match duro (vinto da Jannik 6-4 7-6, ndr). Molcan invece lo conosco un po’ meno, so che è mancino e corre bene. Occhio anche al doppio dove hanno uno specialista come Polasek che fa solo quello“. Il numero due d’Italia si è anche soffermato velocemente sul suo nuovo rapporto tecnico con coach Simone Vagnozzi: “Io sto bene, stiamo lavorando tanto con Simone, con tanta qualità, sto imparando cose nuove vedendo il tennis anche da un’altra prospettiva”.

Anche Lorenzo Sonego, che esordirà contro l’emergente Molcan (numero uno slovacco e fresco di best ranking, 66 ATP), è fortemente motivato dall’investitura da titolare: “Siamo forti e per noi è importante giocare per l’Italia – ha dichiarato il numero 21 ATP -, ci vogliamo godere questo momento. Con Gombos ci ho giocato tanto tempo fa nei Challenger, tante cose sono cambiate. Adesso è un giocatore pericoloso, che tira forte e prende campo. L’esperienza di Torino mi è servita e mi è piaciuta tanto, per me è una cosa importantissima e ho sempre sognato di rappresentare l’Italia in Davis. Per me è un onore e devo dare il massimo”.

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