Coppa Davis, Spagna-Romania 2-0: di bastone e di carota Alcaraz, un martello Bautista

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Coppa Davis, Spagna-Romania 2-0: di bastone e di carota Alcaraz, un martello Bautista

Carlitos usa anche il tocco per battere un grande Copil. La martellante costanza di Bautista non lascia scampo a Boitan

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Carlos Alcaraz - ATP Rio 2022 (foto @RioOpenOficial)
 

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Doveva essere una prima giornata senza storia, senza problemi con la Spagna, e con due punti portati a casa, che non lasciassero dubbi su chi andrà alle Finals di Davis. E così è stato, almeno apparentemente: 4 set vinti a 0, neanche un break subito nell’arco di due partite, e un totale di 11 game persi. Ma allora Bautista e Alcaraz hanno assolto nel migliore dei modi al loro dovere; questo certamente, ottime prestazioni di entrambi, non fosse che Carlitos si è trovato di fronte un Copil versione 2018, straripante a rete e fantasioso all’estremo, che fino all’ultimo punto non ha accettato la sconfitta. Ha provato a tenere alta la bandiera della Romania mentre, com’era ben prevedibile, nulla ha potuto il povero Boitan (n.721 al mondo) contro Roberto Bautista Agut, cercando in ogni caso di uscirne a testa più alta possibile. Dunque 2-0 e appuntamento a domani sulla terra di Marbella, con la Spagna che potrebbe già chiudere col doppio, dove schiererà Davidovich Fokina e Pedro Martinez (in stato di grazia dopo la vittoria di Santiago) contro Frunza e soprattutto Horia Tecau, la più grande speranza della Romania di portare a casa almeno un punto. Il match sarà domani mattina alle 11:00, intanto l’analisi dei match nel dettaglio.

  1. R.Bautista Agut (ESP) b. G.A.Boitan (ROM) 6-3 6-1

Nonostante ci fosse in campo il numero 1 di Spagna, era certamente il match meno atteso, un po’ perché sarebbe stato seguito da Alcaraz, un po’ per il livello dell’avversario di Bautista Agut: Gabi Adrian Boitan, numero 721 al mondo, e secondo miglior classificato nel ranking per la Romania. Sembrava dover essere una partita senza storia, un semplice compitino per il numero 15 al mondo, un aperitivo in vista di Alcaraz-Copil. Ma il giovane rumeno ha respirato l’aria della Coppa Davis, l’entusiasmo che provi nel rappresentare la tua nazione, e ha tenuto botta per quasi tutto il primo set: il break è sì arrivato a 0 nel quinto game, ma in quello subito successivo Boitan è arrivato addirittura ad avere due palle break di fila (le uniche) che Bautista, aiutato dal servizio e con classe, ha debellato. Dal 4-2 il rumeno vincerà solo altri due game, ma regalando comunque sprazzi di gran tennis e giocate di qualità, spingendo certamente a pensare che potrebbe arrivare a palcoscenici ben più dignitosi dell’attuale posizione in classifica.

Chiuderà il primo set per 6-3 Bautista, ottenendo un altro break; nel secondo parziale, alla prima occasione buona strappa nuovamente il servizio a Boitan, sempre a 0, inanellando poi una serie di 10 punti vinti consecutivamente, probabilmente il vero crocevia del match. Il giovane rumeno riesce a portare a casa un game per evitare l’onta del 6-0, ma era già ormai in fase calante, molto meno brillante rispetto al primo set, e molto più falloso; anche gli sprazzi di qualità e le belle giocate sono andate via via diminuendo. Dall’altra parte Bautista invece continua solidissimo, non sbagliando neanche una scelta e concedendo davvero poco o nulla, sia al suo avversario che(come sempre) ai fotografi. La forza della costanza del numero 15 al mondo ha la meglio, andando ad ottenere il doppio break nel sesto gioco e chiudendo 6-3 6-1 in un’ora e 6 minuti, con due sole palle break concesse e l’81% di conversione con la prima, non permettendo mai neanche di pensare alla vittoria a Boitan. Continua dunque il buon periodo di forma dello spagnolo, dopo la vittoria a Doha di un paio di settimane fa, ben figura anche in nazionale, dando tranquillità a tutto l’ambiente.

2. C.Alcaraz (ESP) b. M.Copil (ROM) 6-4 6-3

Di tutt’altra pasta invece l’esordio del giocatore del momento (più giovane vincitore di sempre in un ATP 500) contro il numero 1 rumeno(ma 261 al mondo), il navigato Marius Copil, giocatore che in giornata può risultare un cliente scomodo. E questa era proprio una di quelle giornate, in cui anche il rovescio funzionava a pieno regime per Marius, oltre ovviamente al servizio e al suo ottimo tocco a rete, una delle armi più importanti della sua carriera. Ma nonostante ciò, sin dall’inizio ci sono stati pochi dubbi su chi avrebbe portato a casa il match: per quanto regnasse un forte equilibrio, mai spezzato nel primo set fino al break di Alcaraz nel nono game(senza mai neanche occasioni per nessuno dei due), lo spagnolo appariva pienamente in controllo della partita, senza mai strafare e solo ogni tanto affondando davvero i propri colpi. Alla lunga la sua vera forza è stata proprio la capacità di controbattere anche allo stesso modo di Copil, di fioretto piuttosto che di sciabola.

Dopo aver chiuso 6-4 il primo parziale, con il game decisivo per lo spagnolo che coincide con il primo e unico break, il secondo set sembra iniziare in modo analogo: spinge Alcaraz, ma quasi mai eccessivamente, serve bene e gioca in slice e di tocco Copil. Ma con un set di vantaggio e di fiducia in più, sembrava tutto inesorabilmente andare in direzione del numero 19 al mondo: nel quarto game, anche aiutato da un paio di errori di Copil, Carlitos ottiene il break con una risposta vincente e un drittone imprendibile dopo uno scambio comandato in lungo e in largo. Sul 4-1 avrà tre palle break totali (5 consecutive) per uccidere del tutto la partita, ma l’orgoglio e l’onore dell’esperto rumeno reagiscono con forza e tenacia: Copil gioca smorzate e attacchi come un erbivoro anni ’80, accelera, gioca un tennis meraviglioso, con Alcaraz che controbatte e fa anche meglio alle volte. I due danno vita al game più lungo e più bello del match, portato a casa dal rumeno che proprio non vuole saperne di perdere. Chiuderà un paio di game più tardi Alcaraz, con un 6-3 che avrebbe potuto essere un 6-1…o anche altro, visto che proprio all’ultimo, sul 5-3 30-30, Marius conquista le prime due palle break del match, più sprecate da lui che annullate da Alcaraz. Perde in ogni caso con tanto onore e lasciandosi dietro tanto spettacolo, per una partita andata ben oltre le aspettative, anche grazie alle capacità in ogni parte del campo dello spagnolo.

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