WTA Lione: Yastremska quanti rimpianti, Zhang ritrova il successo e la top 50

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WTA Lione: Yastremska quanti rimpianti, Zhang ritrova il successo e la top 50

L’ucraina Dayana Yastremska dilapida troppe volte tanti vantaggi conquistati. Terzo titolo WTA in carriera per la cinese Shuai Zhang

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Shuai Zhang
 

[8] S.Zhang b. [WC] D.Yastremska 3-6 6-3 6-4

Sarebbe stato il lieto fine ideale per la settimana da sogno di Dayana Yastremska, che neanche 10 giorni fa è stata costretta a scappare dal suo Paese insieme alla sorella, a causa della guerra, e oggi è stata a 2 game dal ritrovare la vittoria in un torneo dopo 2 anni. Veramente sarebbe potuta essere una storia da libro Cuore, di quelle da raccontare, peccato che i fantasmi della tensione oggi abbiano avuto la meglio su di lei. Fantasmi che, va detto, hanno perseguitato a tratti anche Shuai Zhang, che però ha saputo far fruttare i tanti errori dell’avversaria riuscendo a portare a casa il match, facendo giusto giusto un pelino in più. Ritrova un successo nel circuito che mancava ormai da quasi 5 anni (Guangzhou 2017) e per la prima volta va a vincere in Europa, ritrovando anche la top 50, dato che la vittoria del torneo da domani la renderà numero 41 al mondo. Resta comunque solo da togliersi il cappello davanti al torneo disputato da Dayana Yastremska: una vicenda personale dura, raccapricciante, che non le ha impedito di conquistare il pubblico (oggi, e in tutta la settimana, giocava praticamente in casa) e di arrivare a un passo dal titolo. Da domani sarà numero 103 al mondo, sempre più vicina alla top 100, persa solo a causa della squalifica per doping.

IL MATCH – Le prime battute dell’incontro vedono pochissimi errori, con un tennis di altissima qualità espresso da entrambe le contendenti, specie sul dritto di Zhang e sul rovescio di Yastremska, che tra l’altro marcia a pieno con il servizio, arma letale inizialmente. L’ucraina appare però sin da subito in ritmo e più arrembante dell’avversaria, che si limita a contenere giocando poche variazioni, l’unico modo che avrebbe per poter arginare la forza bruta di Yastresmka: e proprio a forza di non usare questa tattica, la giovane ex n.21 al mondo entra in pieno ritmo e nel sesto game, anche complice un piccolo passaggio a vuoto di Zhang, fa suo il primo break del match alla prima buona occasione. Dal break in poi non c’è più storia nel primo set, che va a concludersi con un banale 6-3 a favore della Yastremska, indiscussa padrona del campo che appare già con la coppa in mano, tanta è la superiorità espressa nel primo parziale, specie nell’impeto che riesce a mettere nei colpi da fondo, e in tante difese degne dei migliori terraioli.

Il secondo set sembra seguire il pronostico che si era costituito vedendo il primo: break in apertura di Dayana (come accaduto ieri nel folle match contro Cirstea), ma subito si fa recuperare da Zhang, che appare un po’ più centrata e precisa dopo aver perso il primo set del suo torneo, trovando maggiore profondità e tanti angoli che rendono spesso una tergicristalli la Yastremska. Il controbreak sembra mandare totalmente in bambola l’ucraina, che praticamente regala anche il successivo turno di battuta, con errori dettati dalla fretta e un’esasperata ricerca del vincente. E dunque Zhang inanella un bel parziale di 4 game di fila, issandosi sul 4-1 nel secondo set, che appare saldamente nelle sue mani ottenuto anche il break del vantaggio. Da parte sua Yastremska sembra ritrovare a tratti lo slancio del primo set, specie sul lato sinistro del campo, dove ogni tanto caccia delle magie di rovescio, ma non bastano a scalfire la ritrovata solidità della cinese, che chiuderà 6-3 il set, specchio del primo, vincendo il 62% dei punti con la prima, ma soprattutto 88% con la seconda, e anche regalando un gran punto sul set point, decisa e incisiva. Oltre a questi dati, peseranno i 10 errori della Yastremska, ben 7 in più del primo set.

Il terzo set, come spesso è capitato nel corso di questa settimana alla Yastremska, è una vera e propria orazione alla follia e alla confusione, con nessuna delle due giocatrici che sembra intenzionata a vincere il match. Subito break, nel secondo game, della tennista ucraina, che appare molto più lucida e incisiva di quanto visto nel secondo parziale, ritrovando anche buone percentuali nei game al servizio. Ma appena sembra fatta, crolla, subendo immediatamente il controbreak, a 0 e con 3 errori su 4 punti insieme a un capolavoro di risposta vincente di Zhang, che impatta poi sul 2-2, apparentemente ristabilendo la situazione. Ma l’ucraina è intenzionata a vincere a tutti i costi, e nel sesto game rimonta da 40-0 (anche grazie a qualche gentile omaggio della sua avversaria, in uno dei pochissimi game in cui veramente è andata di liscio), e con un vincente e uno scambio ricco di variazioni ed estemporaneità sugli ultimi due punti, porta a casa un altro break. Sembrava dovesse essere quello decisivo, finalmente poteva tirare un sospiro di sollievo e andare a chiudere Yastremska… peccato che la tensione avesse deciso di tirarle un ultimo tiro mancino, questa volta fatale: subisce l’ennesimo controbreak, stavolta a 15 e commettendo solo errori, letteralmente porgendolo su un piatto d’argento a Zhang, e questa si rivelerà la sliding door della partita. Nel nono game, sul 4-4, arriva il terzo break ottenuto dalla cinese nel terzo set, ma il primo che le consegna il vantaggio, conquistato poi con uno scambio da applausi sulla palla break: dritti poderosi a spazzolare le righe della cinese, che a un certo punto mandano Yastremska anche fuori dall’inquadratura, con il campo spalancato in attesa solo che vi venisse appoggiata la pallina. Chiuderà 6-4 al terzo Shuai Zhang, infilando un altro parziale di 4 game consecutivi, al terzo match point: fino all’ultimo l’ucraina resiste, non accetta la sconfitta ma troppo solida e fredda l’avversaria, che vince meritatamente un torneo che le ha visto perdere un solo set, in una finale ricca di colpi di scena e grandi giocate, con protagoniste due grandi giocatrici, due grandi lottatrici.

Chiude con tanti rimpianti Dayana Yastremska, che avrebbe potuto tranquillamente vincere questa partita, per tutti i break sprecati e i regali concessi. Ma chiude anche con il sorriso sulle labbra in fondo: ha avuto tanto sostegno sia dal pubblico che da vari colleghi (a differenza di altre), per l’incubo che sta vivendo il suo popolo e che essa stessa ha dovuto sopportare; dopo il match, dopo una settimana a cui è mancata solo la ciliegina, ma che comunque resta da ricordare per l’importanza che ha questo risultato (ben oltre il tennis e le classifiche), la giovane ucraina parla a cuore aperto in campo, davanti al mondo. E questo sì che vale tanti applausi.

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