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WTA Indian Wells: Martic elimina Raducanu, Swiatek rimonta Tauson
La campionessa dello US Open Raducanu è ancora troppo discontinua. La n. 4 del mondo Swiatek perde il primo set poi dilaga

P. Martic b. [11] E. Raducanu 6-7(3) 6-4 7-5
Rimangono quelli del Transilvania Open di fine ottobre gli ultimi due match consecutivi vinti dalla campionessa dello US Open: Emma Raducanu cede in rimonta a Petra Martic, attuale n. 79 WTA ma 14esima del ranking poco più di due anni fa. Due ore e tre quarti di incontro sempre equilibrato che Emma non ha saputo far suo, nonostante scampoli del suo miglior tennis l’abbiano portata in vantaggio di un set e al servizio per chiudere nel terzo, tuttavia, il ritorno degli errori ha consentito la volata finale a Petra, anch’ella protagonista di una prestazione non continua ma certo con ottimi picchi, proponendo variazioni e discese a rete.
IL MATCH – Martic rischia subito al servizio, ma si salva grazie all’errore di Raducanu che cerca il vincente di dritto dopo uno scambio teso. Altri unforced di Emma e la trentunenne di Spalato sorpassa per poi consolidare con autorevolezza; tra cambi di rotazione e altezza, accelerazioni improvvise, serve&volley e smorzate, Petra sfodera tutto quello che serve per evitare di giocarsela tutta sul ritmo da fondo. Le promesse del bel game con cui Raducanu agguanta il 3 pari non vengono mantenute appieno e la partita non decolla – ancora troppe imprecisioni a separare le sporadiche fiammate. Ne approfitta la teenager britannica per issarsi sul 5-3 e servizio, ma il punto perso con la volée d’istinto su palla destinata in corridoio risulta decisivo per il rientro croato. Il livello si alza con l’approssimarsi del tie-break, dove Emma si e ci regala tre vincenti fantastici che legittimano ampiamente il vantaggio.
L’intensità rimane alta nel secondo parziale. Al terzo gioco, Martic fa e disfa, così ci pensa Raducanu a piazzare la zampata del sorpasso, ma Petra si alza dalla panchina evidentemente caricata da Debbie Harry che canta Call Me e pareggia, complice un precoce calo di concentrazione dell’altra. C’è un nuovo scambio di break che mantiene in equilibrio un secondo parziale godibile e deciso al decimo game: il preciso bimane di Martic è seguito dal doppio fallo di Raducanu che poi da ottima posizione non riesce a trafiggere un’avversaria comunque sempre ottima a rete; stecca di dritto nell’esasperata ricerca dell’incrociato e si va al terzo.
Petra dà seguito al momento favorevole e sale 2-0 con un paio di smorzate e la chiusura al volo dopo aver disegnato il campo. Ma non sia mai che questa sfida prenda finalmente una direzione e, infatti, Emma si ridesta e con decisione rimette a posto le cose. Non sorprende, dunque, che lo strappo con cui la nativa di Toronto si porta sul 5-4 e servizio sia ricucito dalla croata, alla terza opportunità da sinistra, anche grazie ai troppi errori del rovescio brit. Petra torna avanti, Raducanu pare stanca, perde la misura del dritto e consegna gli ottavi di finale a Martic che se la vedrà con Liudmila Samsonova, vincitrice in due set della montenegrina Danka Kovinic.
[4] I. Swiatek b. [29] C. Tauson 6-7(3) 6-2 6-1
Si annunciava una sfida tutt’altro che semplice per la terza testa di serie e così è stato, ma, quasi replicando il punteggio del turno precedente, Iga Swiatek batte Clara Tauson dominando gli ultimi due parziali dopo un primo set tirato. Il calo di precisione e di lucidità di Tauson è coinciso con una Swiatek sempre più a proprio agio nello scambio, con la resa della seconda palla danese in caduta libera. Iga conferma così gli ottavi raggiunti nell’edizione ottobrina del BNP Paribas Open, quando si arrese a Ostapenko, mentre ora dovrà vedersela con la vincente fra Daria Kasatkina e Angelique Kerber.
IL MATCH – Entrambe iniziano molto solide al servizio. La prima a tentare l’allungo è Swiatek che passa al termine di un sesto game da sedici punti. Il break che aveva richiesto tante energie presenta subito il conto a Swiatek che in un attimo vede svanire il vantaggio sotto i colpi danesi. Si arriva così al tie-break, probabilmente deciso dallo scambio che segue il cambio campo, con Tauson appena riagguantata dopo l’illusorio 3-1: Clara difende la sfuriata polacca e gira lo scambio con un drittone lungolinea che non torna indietro. Un’altra bella difesa con lo slice e una risposta vincente significano tre set point: basta il primo.
Il doppio fallo sulla palla game all’inizio del secondo parziale inguaia la teenager di Copenaghen che poi subisce l’iniziativa di Iga e cede la battuta. La differenza fra le due comincia a diventare evidente e, se Tauson si salva dallo 0-3 pesante, un’altra seconda fuori bersaglio dopo un paio di brutti dritti le costa il doppio break. C’è tempo per vedere Clara eseguire il cattivo esempio di una volée di dritto e accorciare le distanze prima che Swiatek, ormai completamente libera nei colpi, metta le mani sulla frazione.
Il rovescio della numero 4 del mondo vola lungo sulla palla break in apertura (c’era stato il settimo doppio fallo danese) e si percepisce il leggero rimpianto per l’occasione di un’immediata fuga verso il traguardo. Centratissima, Iga non si concede alcuna leggerezza al terzo gioco, letteralmente dominato. Tauson cerca di rimanere in partita, picchia duro e non gliela rende facile, ma la ventenne di Varsavia controlla con sicurezza gli scambi e solo occasionalmente l’avversaria trova il varco giusto. In totale controllo, Swiatek chiude in risposta al secondo match point.
Il tabellone femminile aggiornato con tutti i risultati
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Roland Garros, Svitolina : “Sono davvero grata per la posizione che ha preso Kasatkina”
Sensazioni amare per Kasatkina che lascia Parigi con la delusione per i fischi: “Ho solo rispettato la posizione della mia avversaria di non stringere la mano. Lasciare il campo in quel modo è stata la parte peggiore della giornata”

Il potere delle rientranti. I quarti di finale del Roland Garros vedranno tra le contendenti al titolo due atlete al via con il ranking protetto, Anastasia Pavlyuchenkova ed Elina Svitolina. La tennista ucraina al rientro dalla maternità ha subito scaldato i motori, alternando tornei del circuito maggiore, al circuito ITF. Qualche match di rodaggio è stato sufficiente alla tennista ucraina, che prima ha conquistato il titolo a Strasburgo e ora si è lanciata ai quarti di finale dello Slam francese eliminando in due set la russa Kasatkina. Un torneo che Svitolina sta affrontando come una corsa a tappe: “Vivo il torneo partita per partita. Per me era importante ottenere la prima vittoria, poi ottenere la seconda. Ogni volta che scendo in campo, cerco di avere la migliore preparazione possibile e il giusto mindset. Poi basta solamente prendere una partita alla volta”.
Svitolina che sta raccogliendo il supporto del pubblico francese, orfano dei propri rappresentanti, eliminati precocemente sia nel tabellone maschile sia in quello femminile: “Non posso ancora rispondere alle domande in francese ma sin dalla prima partita giocata qui, le persone mi hanno incoraggiato e col passare del tempo sono diventati sempre di più. Era una cosa che non mi aspettavo. Già a Strasburgo ho potuto notare come il pubblico francese era dalla mia parte. Con Gael stiamo insieme da più di cinque, sposati da un paio. Sono solo grata che il pubblico sia lì per me, anche se in alcune partite ero sotto di un set, loro mi hanno incoraggiato dandomi la giusta spinta e la speranza per recuperare e vincere.”
Una prestazione al rientro che libera Svitolina da ogni pressione, nonostante sia stata un top 10 per diverso tempo: “Una delle cose che ho notato è che in questo momento non ho quella pressione che avevo prima. Ovviamente io personalmente mi metto sotto pressione perché voglio vincere uno slam. Questo è l’obiettivo finale per me, ma sicuramente non sento la pressione dall’esterno. Mi sento quasi come se avessi di nuovo 17 anni, una neo arrivata nel tour.”
Assenza per maternità che ha permesso a Svitolina di resettare la mente dalle pressioni di questo sport: “Essere un giocatore di tennis comporta molte. Hai questo bagaglio sempre con te, contenente la pressione dei media, la pressione dei tuoi connazionali, dei fan e anche dai social media. Ovviamente metti anche molta pressione su te stesso, e a volte puoi diventare troppo da sostenere. A volte giocare ogni singola settimana, stare come in una boccia per pesci tutto il tempo è molto stancante. Devi essere quasi sempre perfetto. Per me è stato positivo stare lontano dal tennis, staccare completamente. Godermi il mio tempo con la mia famiglia. Non parlare del prossimo torneo, del prossimo obiettivo, del prossimo avversario. La mia mente riposava, il mio corpo riposava. Poi, quando ho iniziato ad allenarmi a gennaio, ero estremamente motivata, come mai prima d’ora In questo periodo sto iniziando con l’esperienza che mi porto dietro e con la giusta freschezza.”
Quarto di finale che per Svitolina sarà contro la testa di serie numero 2, Aryna Sabalenka. Sfida che non cambierà nulla nella mente della tennista ucraina. “Ho giocato le ultime due partite contro tenniste russe quindi non cambierà nulla per me, sarà tutto uguale.”
Nessuna stretta di mano, ma è arrivato un cenno di intesa tra Svitolina e Kasatkina a fine match. La tennista ucraina in conferenza stampa ha speso belle parole per la tennista russa: “Sono davvero grata per la posizione che ha preso. È stata davvero una persona coraggiosa a dichiarare pubblicamente [di essere contraria alla guerra], cosa che non molti giocatori hanno fatto.”
Tennista russa che tuttavia lascia Parigi con l’amaro in bocca per la reazione del pubblico. In un tweet pubblicato Kasatkina ha manifestato la sua delusione per i fischi ricevuti. Di seguito la traduzione
“Lascio Parigi con una sensazione molto amara. In tutti questi giorni, dopo ogni partita che ho giocato, ho sempre apprezzato e ringraziato il pubblico per il supporto e per essere lì per i giocatori. Ma ieri sono stata fischiata solo per aver rispettato la posizione della mia avversaria di non stringere la mano. Io ed Elina abbiamo mostrato rispetto reciproco dopo una partita difficile, ma lasciare il campo in quel modo è stata la parte peggiore della giornata di ieri. Siate persone migliori, amatevi. Non diffondete l’odio. Provate a rendere questo mondo migliore. Amerò il Roland Garros qualunque cosa accada, sempre e per sempre. Ci vediamo l’anno prossimo”
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Roland Garros, Alcaraz: “Il gioco di Tsitsipas si adatta bene al mio”
Il match con Musetti definito dallo spagnolo “il migliore del torneo finora”. Punti spettacolari? “Mi piace rivederli sugli schermi durante la partita”

Ci si attendeva una sfida di alto livello tra Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti, ma la prestazione del numero 1 al mondo ha lasciato poche chance al tennista italiano, che si è arreso in tre set. Per lo spagnolo si tratta di un ritorno ai quarti di finale del torneo parigino ad un anno di distanza. Nel 2022 fu fermato da Zverev ai quarti, quest’anno troverà Tsitsipas per un posto in semifinale. Del prossimo turno contro il greco e di molto altro ha parlato il tennista spagnolo nella conferenza stampa post partita che vi riportiamo di seguito.
MODERATORE: Ben fatto, Carlitos. Ritieni che questa sia stata la tua partita migliore del torneo sino a questo momento?
CARLOS ALCARAZ: “Penso che questa sia stata la mia migliore partita del torneo fino ad ora e penso di aver giocato a un buon livello”
D. Qualche giorno fa ho visto che tu e i tuoi amici avete visitato la Torre Eiffel a Parigi e volevo chiederti com’è stata quell’esperienza, se ti ha dato qualche ispirazione e se pensi di poter dominare in questo momento dato che stai giocando così bene?
CARLOS ALCARAZ: “La Tour Eiffel è un momento iconico di Parigi e tutti vogliono vederlo. Avevo un giorno libero e ho approfittato di quel momento per visitarla. Per me è stato fantastico. Non c’è altro”
D. Riesci ad essere incredibilmente veloce in campo. Mi chiedo se, negli ultimi anni, hai fatto prove di velocità come i 60 metri o i 40 metri, e se sì, qual è stato il risultato? Che tempi hai realizzato?
CARLOS ALCARAZ: “Sto lavorando molto sulla velocità. Faccio molti sprint sulla distanza di 30, 40 metri. Ma non prendiamo il rilevamento del tempo impiegato. Quindi non so quanto tempo potrei impiegare se facessi una gara sui 30, 40 metri. Onestamente non ho una risposta ma posso dire che mi considero veloce”. (sorridendo).
D. Ti è mai capitato di effettuare un colpo durante una partita e di pensare di volerlo rivedere in video a fine match per vedere com’era effettivamente?
CARLOS ALCARAZ: “Molte volte. Alcuni dei miei colpi migliori mi piace rivederli sugli schermi durante la partita”
D. Ti è mai capitato di vedere un avversario o un altro giocatore in una partita che stai guardando effettuare un determinato colpo e pensare di voler imparare a fare quello che ha appena fatto lui?
CARLOS ALCARAZ: “Quando guardo un colpo effettuato da un avversario, non penso di volerlo imparare. Voglio solo giocare colpi migliori. Voglio mettere a segno io un hot shot (punto da highlight, ndr) e non permettere al mio avversario di farlo durante la partita.”
D. Hai Juan Carlos [Ferrero, ndr] come meraviglioso allenatore da tempo e hai iniziato presto con tuo padre. Ma potresti parlarci un po’ di Kiko Navarro? Che ruolo ha ricoperto nella tua fase di apprendimento?
CARLOS ALCARAZ: “Ovviamente è stata una persona importante per me quando ero giovane. Tuttavia, ho iniziato a giocare a tennis con mio padre. Ho avuto anche un primo allenatore di nome Carlos Santos. Da piccolo ho lavorato anche con Kiko e Carlos. Entrambi sono state persone davvero importanti per me, ho imparato molto da loro. Un giorno ho dovuto voltare pagina per poter migliorare ancora, e Juan Carlos era la persona giusta.”
D. Voglio solo sapere di più sulla tua vita da bambino. Penso che tu abbia sicuramente tanti amici d’infanzia con cui vai molto d’accordo. Al giorno d’oggi, i tennisti professionisti non vivono come una persona normale. Di quali argomenti parli con i tuoi amici d’infanzia? Come concili la vita professionale con quella di tutti i giorni?
CARLOS ALCARAZ: “Ovviamente avevo molti amici quando ero bambino, e ho ancora quegli amici. Quando ho dei giorni liberi, quando sono a casa, passo molto tempo con loro. Per me è davvero importante per distrarmi un po’. Mantengo il giusto mix nei giorni liberi tra privato e parte professionale. Devo essere concentrato sugli allenamenti, essere concentrato sul torneo. Ho un programma da seguire e i tennisti non hanno molto tempo per godersi la vita, per spegnere la mente. Avere degli amici d’infanzia con cui godermi un po’ la vita è molto importante per me.”
D. Volevo chiederti del tuo avversario al prossimo round: Tsitsipas. Hai un ottimo bilancio nei match contro di lui. Pensi in un certo senso che il suo gioco si sposi molto bene col modo che hai tu di esprimerti sul campo? Puoi parlare un po’ del tuo prossimo turno?
CARLOS ALCARAZ: “Contro Stefanos, potrebbe essere una grande partita. Abbiamo giocato grandi partite. Ho vinto ogni partita che abbiamo giocato, ma questo non significa che vincerò ogni partita che ci sarà tra noi due. Devo essere davvero concentrato. È un avversario davvero tosto, ma il suo modo di giocare mi permette di esprimermi bene.”
Q. Stavamo parlando con Novak oggi, e ci ha detto che la presenza dei suoi figli gli dà molta tranquillità ed equilibrio. Avvicinandoci verso le fasi finali del torneo, cosa fai per mantenere la giusta pace interiore ed equilibrio?
CARLOS ALCARAZ: “Ho la mia famiglia e i miei amici qui. Ovviamente anche il mio team fa parte della mia famiglia. Li considero come una famiglia. Quindi passare del tempo con loro, scherzare, andare a fare in giro, mi permette di distogliere la mia mente dal tennis. In ogni giornata è davvero importante per me avere quella pace ed equilibrio durante il torneo.
Challenger
Il Challenger di Vicenza si conclude con la vittoria di Francisco Comesana
Il 22enne argentino, dopo aver battuto in semifinale il nostro Passaro, supera in rimonta lo spagnolo Llamas Ruiz per il 3° titolo stagionale. Gakhov vince a Troisdorf

Perso in semifinale Francesco Passaro, prima testa di serie e ultimo italiano in gara, il Challenger 75 di Vicenza (terra battuta) si è concluso con una finale in tono minore tra lo spagnolo Pablo Llamas Ruiz (n.223 ATP) e l’argentino Francisco Comesana. Ha vinto quest’ultimo, davanti a spalti comunque gremiti, col punteggio di 3-6 6-2 6-2. Per il 22enne con la faccia da bambino è il terzo successo a livello Challenger dopo la straordinaria doppietta (Corrientes e Buenos Aires) dello scorso giugno. Con i 75 punti incamerati in terra veneta Francisco migliora il proprio best alla posizione n.190 ATP. Un solo posto dietro di lui si colloca lo sconfitto di giornata che migliora a sua volta il proprio record. Oltre ad aver migliorato il suo miglior risultato nel circuito Challenger, dove poteva già vantare tre semifinali, a Murcia in aprile e due volte nel 2022 a Maspalomas e Valencia.
Giusto per la cronaca si giocava anche a Troisdorf in Renania-Westfalia (Challenger 75, terra battuta) dove ha vinto il russo Ivan Andreevich Gakhov, battendo in finale il portoghese Frederico Ferreira Silva col punteggio di 6-2 5-7 6-3. Forse vi ricorderete del 26enne moscovita che a Montecarlo superò le qualificazioni e il primo turno per poi arrendersi davanti al suo idolo indiscusso Novak Djokovic. E ricorderete anche come il ragazzo si lamentasse di non avere nemmeno uno sponsor tecnico per l’abbigliamento, tanto che le magliette gliele regalava il suo amico Rublev. Adesso vediamo che gioca griffato, quindi supponiamo che almeno questo problema l’abbia risolto. Intanto mette in bacheca il secondo Challenger in carriera dopo Girona (aprile 2023) e frantuma il proprio best salendo al n.144 ATP.
Il terzo torneo della settimana si giocava sul cemento di Little Rock, in Arkansas, e la finale è stata questione tra due outsider assoluti come l’estone Mark Lajal e il kazako Beibit Zhukayev (n.325 ATP). Ha vinto il 20enne estone, originario di Tallinn, col punteggio di 6-4 7-5. Questo suo primo successo Challenger gli vale ovviamente il nuovo best ranking alla posizione n.229, di gran lunga il miglior giocatore del suo paese, visto che gli unici suoi connazionali in top 1000, Kristjan Tamm e Daniil Glinka sono rispettivamente 631 e 707.