Challenger Roseto: Agamenone, Giustino e le profezie che si auto-avverano
Il racconto del derby vinto da Franco, che al prossimo turno affronterà Tseng
Il racconto del derby vinto da Franco, che al prossimo turno affronterà Tseng
Concluso il primo turno al Challenger 80 di Roseto 2 (terra outdoor), c’è una partita che ci ha colpito in particolare, e non perché abbia rappresentato chissà quale picco tecnico, pur essendo stata emozionante, ma perché ci racconta molto bene l’essenza di questo sport che, non a caso, viene anche definito ‘lo sport del diavolo’.
Va in scena uno dei tanti derby (del resto con ben 11 italiani in tabellone…) tra Franco Agamenone e Lorenzo Giustino. Il tennista napoletano dopo un inizio equilibrato, porta a casa il primo set e va avanti 5-2 nel secondo. A quel punto ha sulla racchetta il match point e pare tranquillo del fatto suo mentre l’avversario rema disperatamente da fondo campo. Ma questo è il momento delle ‘profezie auto-avveranti’, quando i sentimenti e le emozioni contano più del dato tecnico. In pratica Giustino è reduce da troppi brutti risultati (sei sconfitte consecutive al primo turno e un 2021 molto negativo) e non crede di poter davvero vincere, mentre Agamenone ha alle spalle i sei mesi più belli della propria carriera (pur con un avvio di 2022 un po’ così) e semplicemente non pensa di poter perdere. I pensieri e le emozioni dei due giocatori si mescolano e s’impastano, cambiando le traiettorie delle palline. Quelle di Franco diventano sempre più profonde e ficcanti, quasi allegre nel loro rimbalzo, mentre a Lorenzo i colpi cominciano a uscire sporchi, quasi cupi e talvolta addirittura sbilenchi. E il risultato, intonandosi al loro stato d’animo, si modifica velocemente fino al 5-7 7-5. A questo punto cambia ulteriormente l’assunto perché l’incontro viene sospeso per oscurità, lasciando a Giustino tutta la notte per farsi inseguire dai propri fantasmi, mentre evidentemente Agamenone dorme il sonno del giusto visto che al rientro in campo liquida velocemente la pratica con il 6-4 finale. Abbiamo raggiunto telefonicamente Agamenone e lui, gentile come sempre, ci ha detto che“E’ stata una partita molto difficile in cui non ho giocato male nel primo set e addirittura mi ero portato avanti 2-0 nel secondo. Poi ho avuto un prolungato black-out da cui mi sono ripreso appena in tempo. Con Chun-Hsin Tseng (n.159 ATP) sarà sicuramente un match complicato. Io dovrò cercare di fare il mio gioco e di essere aggressivo per non lasciare l’iniziativa all’avversario“. Siamo sicuri che ci riuscirà, indipendentemente dal risultato.