Berrettini e Sinner: verso un cambio della guardia al n.1 d’Italia

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Berrettini e Sinner: verso un cambio della guardia al n.1 d’Italia

Lo stop dell’italiano arriva nel momento meno azzeccato: la stagione su terra battuta può favorire il sorpasso di Jannik su Matteo nel ranking ATP

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Matteo Berrettini e Jannik Sinner (foto Twitter @federtennis)
 

Matteo Berrettini e Jannik Sinner, i due top player italiani, sono legati da un ottimo rapporto: tutti ricordano il modo rispettoso con cui l’altoatesino ha preso il posto del romano alle ultime ATP Finals e abbiamo visto i due giocare insieme in doppio quest’anno all’ATP Cup. Tuttavia, il tennis rimane uno sport individuale e quest’anno vedremo i due alfieri azzurri essere protagonisti di un duello che metterà in palio il trono di primo giocatore italiano. Matteo Berrettini, che lo è ininterrottamente da anni, può perdere lo scettro in seguito allo stop per l’operazione chirurgica alla mano destra, che lo terrà fuori dal circuito per gran parte della stagione su terra rossa.

Come già analizzato su queste pagine, per Matteo (oggi n.6 ATP) c’è il rischio concreto di uscire dalla top ten, dove risiede ininterrottamente dal 28 ottobre 2019. Sono attualmente 106 le settimane trascorse tra i primi dieci giocatori del mondo, ma il rischio è che la serie venga spezzata nelle prossime settimane. Berrettini, infatti, perderà da qui al Roland Garros 45 punti al Masters 1000 di Montecarlo; 250 dell’ATP di Belgrado vinto nel 2021; 600 della finale persa al 1000 di Madrid dello scorso anno; ed infine 90 punti degli ultimi Internazionali d’Italia. Partendo dai suoi attuali 4945 punti, le assenze lo porteranno ad avere meno di 4000 punti in totale; virtualmente potrebbe rimanere ancora nella top ten prima del Roland Garros, potendo sfruttare una testa di serie importante a Parigi, ma dipenderà dai risultati di altri giocatori e in ogni caso è da prendere in considerazione l’ipotesi che Matteo decida di saltare anche lo Slam sul rosso (dove difende i 360 punti dei quarti di finale dello scorso anno) per proiettarsi sulla parte di stagione su erba. Il rischio è poi che lo stop di questo periodo possa incidere anche nel momento in cui Matteo rientrerà nel circuito. Berrettini sarà chiamato a trovare subito la miglior condizione psicofisica per difendere la vittoria al Queen’s (500 punti) e la storica finale a Wimbledon dello scorso anno (1200 punti).

Matteo sarà dunque soggetto ad un sorpasso da parte di alcuni dei tennisti che lo seguono in classifica; tra questi spiccano i nomi di Carlos Alcaraz (n.11), che praticamente ha solo punti da guadagnare in questa primavera, e Jannik Sinner (n.12). Il giocatore originario della Val Pusteria, che peraltro ha avuto anch’egli dei problemi seppur di minore entità (un malanno lo ha fermato a Indian Wells, le vesciche ai piedi a Miami), ha grandi margini di crescita nel ranking: deve difendere solo il terzo turno in ciascuno dei tre Masters 1000 sulla terra (45 punti per tre) mentre una cambiale appena più significativa ci sarà al Roland Garros (i 180 dei quarti 2020, che scadranno dopo il torneo di quest’anno) e ancor prima a Barcellona (180 punti della semifinale 2021). Poi ci sarà l’erba, superficie sulla quale fin qui Sinner non ha mai convinto, ma intanto ci sono i due mesi di terra battuta da sfruttare per spingersi nuovamente nella Top 10 e pronosticare un sorpasso all’amico-rivale Matteo Berrettini è tutt’altro che difficile.  

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