ATP Barcellona: Alcaraz fa paura, pur giocando a sprazzi demolisce Tsitsipas

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ATP Barcellona: Alcaraz fa paura, pur giocando a sprazzi demolisce Tsitsipas

Al Barcelona Open Banc Sabadell Alcaraz perde il turbo nel secondo set ma nel terzo ritrova una velocità di crociera sufficiente per portare a casa il match

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Carlos Alcaraz - Bacellona 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

[5] C. Alcaraz b [1] S. Tsitsipas 6-4 5-7 6-2

Cosa hanno in comune il 20 maggio 2002 con il 25 aprile 2022? Sono le date in cui Roger Federer e Carlos Alcaraz sono entrati per la prima volta in top ten; lunedì anche la classifica certificherà una realtà ormai accettata da tutti: Carlos Alcaraz Garfia sarà un top ten, presumibilmente per rimanerlo a lungo.

Si pone una domanda al termine di questo match: nei primi 60 minuti di partita abbiamo visto Alcaraz giocare in un classico stato di grazia o dovremmo abituarci a quanto visto oggi? In questo secondo caso sono guai seri per il resto del circuito. In ogni caso dimostrazione di forza impressionante da parte dello spagnolo che ha scherzato nel primo e nel terzo uno Tsitsipas a cui manco si può rimproverare più di tanto.

Ma passiamo alla cronaca: questa era la partita che tutti aspettavano appena uscito il tabellone del torneo. Dopo i forfait eccellenti, la pioggia e in generale tante partite di primi turni non trascendentali la finale anticipata è arrivata. Il rischio che non ci si arrivasse è stato notevole, se ieri sera Tsitsipas non fosse riuscito a terminare il suo match il torneo ne sarebbe stato grandemente impattato, ma alla fine tutto è bene quello che finisce bene. Si affrontano due dei giocatori più in forma del momento, rispettivamente numeri 2 e 3 della Race to Turin e che nel turno precedente giocato questa mattina non hanno sprecato energie, poco più di un allenamento competitivo.

Primo confronto sulla terra battuta e nel quale il greco – teoricamente dovrebbe partire favorito – vista la sua predisposizione per la superfice, e in virtù anche di quanto affermato da Ferrero nei giorni scorsi. Nei due match precedenti è stato Alcaraz a prevalere, ma si trattava in entrambi i casi di partite sul cemento americano.

I due partono molto centrati nei propri game di battuta e ben decisi a non indietreggiare a costo di giocare anche dei colpi in pieno controbalzo in uscita dal servizio. Il campo immaginiamo debba essere tendenzialmente lento, siamo di sera, con umidità e la pioggia dei giorni scorsi immaginiamo si faccia sentire. Ma la realtà che se ci colorassero di azzurro la superficie potremmo perfettamente credere che questo possa essere un match giocato sul cemento. Punti rapidi e pochissimi scambi prolungati. E visti i precedenti questa potrebbe essere una cattiva notizia per Tsitsipas, che invece si trova più a suo agio potendo manovrare.

Si arriva così senza colpo ferire al 4-4, dove un rimbalzo sfortunato e due errori del greco mandano lo spagnolo a tripla palla break. Il nativo di Murcia chiude al secondo tentativo con una smorzata da applausi. Già quattro smorzate giocate da Carlos: tutte vincenti e tutte assolutamente illegibili per un attonito Tsitsipas.

Al momento di chiudere il set Alcaraz non trema per nulla, tre prime di servizio in campo, di cui una addirittura seguita da un delizioso serve and volley. Al secondo tentativo lo spagnolo chiude il set a fronte di un esasperato Tsitsipas che tira un passante a tutto braccio al corpo dello spagnolo. Carlos lo schiva come un pugile e al cambio campo riserva una bella occhiattaccia al greco che però si scusa, come testimoniano anche le immagini.

Secondo set che inizia sulla falsariga del primo, nel quale Alcaraz in generale cerca sempre di spingere fin dalla risposta e incalzare il greco per incitarlo ad andare di fretta e mandarlo fuori giri; nel terzo game la strategia funziona, e lo spagnolo colpisce come un calabrone uno Tsitsipas che prova a oppore resistenza ma viene letteralmente travolto; lo spagnolo è on fire, guardare gli ultimi due punti del terzo game per credere. E più si va avanti più quello che doveva essere il match del torneo si trasforma in una mattanza, con Tsitsipas che prova a lasciare andare il braccio ma si ritrova incenerito dalle smorzate di Alcaraz, che è anche fortunato quando trova la linea per la palla del doppio break.

Una dimostrazione di forza impressionante, contro il fresco vincitore di Montecarlo e uno dei candidati alla vittoria al Roland Garros. Per Tsitsipas sarà dura digerire questa sconfitta da un punto di vista mentale, che potrebbe lasciare degli strascichi.

Onore al greco che quantomeno prova a limitare i danni e sul 4-1 e servizio Alcaraz almeno rimane in partita e quanto meno riesce a recuperare uno dei due break. Un break concesso da Alcaraz per troppa esuberanza in parte, ma credito a Stefanos per stare lì, sperando che passi la nottata. Ed effettivamente il greco potrebbe aver ragione: incredibilmente quando nessun ci avrebbe scommesso un euro riesce a recuperare il secondo break e a servire per il 4-4. In inglese direbbero che Carlos era entrato in un purple patch, che però non è durato giusto un’ora. Allo scoccare dell’ora di gioco è cominciata una partita di tennis ed è finito lo show del ragazzo di Murcia. Adesso gli scambi si allungano e le accelerazioni brucianti di Carlos non trovano più il campo. Gli scambi si allungano e si caricano di top spin, secondo uno schema più consono al greco. Simbolicamente, sul 4-4 arriva anche la prima smorzata sbagliata da Alcaraz, dopo 8 drop shot vincenti. Nei successivi game Tsitsipas entre definitivamente in partita e addirittura arriva a set point da giocare sulla seconda di Alcaraz, che sbaglia brutalmente un dritto che si spegne abbondamente lungo.

Carlos Alcaraz – Barcellona 2022 (Twitter – @bcnopenbs)

Ceteris paribus sembra di vedere la stessa situazione vista nel match con Kwon, nel quale anche lì Alcaraz aveva rasentato la perfezione per un set e mezzo, salvo poi far rientrare in partita il coreano.

Fortunatamente per il resto del circuito la miscela tennistica di Alcaraz sembra ancora un po’ instabile e il gioco rischioso del tennista murciano le rende soggetto ad andare fuori giri; c’è ancora del lavoro da fare per Ferrero, ma siamo sicuri che l’ex campione Roland Garros 2003 saprà dove mettere le mani. In ogni caso per un set e mezzo abbiamo visto del tennis illegale, lampi del genere erano degni del Federer 2004-2007.

Si va così al terzo set, con Tsitsipas al servizio, che deve subito fronteggiare una palla break che sfrutta stavolta usando la testa, senza esagerare, ma restando nello scambio; come suggerito anche dagli spalti con “la cabeza en su sitio” urlato dagli spettatori. Il reset sembra aver funzionato per Carlos, che come d’incanto sembra aver ritrovato smalto e vola nuovamente avanti di due break quando sugli spalti parte un accenno di ola sulle note di YMCA, mentre Tsitsipas tenta anche la carta del toilet break per spezzare il ritmo, che però gli costa due punti per essere andato oltre il tempo consentito, mentre dal pubblico si chiede a gran voce “el rosco” (l’equivalente del bagel). Ma invece quello che succede è che Tsitsipas riesce a tenere il suo game di servizio e arriva due volete a palla break sul servizio dello spagnolo, annullate però in entrambi i casi con il serve and volley e incassa infine il 5-1 con un rovescio lungolinea spaziale. Di fatto la partita si chiude qua, con lo spagnolo che chiude in bellezza con una palla corta e una discesa a rete e nell’intervista a caldo ha ringraziato il pubblico per averlo supportato dopo che aveva perso in quel modo il secondo set.

Chiudiamo con una nota statistica: nel primo spezzone di partita nel quale Alcaraz ha dominato, il murciano ha giocato 8 palle corte, nelle quali ha sempre conquistato lo scambio; da lì in poi ne ha giocate altre 9, di cui solo 3 vincenti, segno che anche tatticamente le idee erano andate via via un po’ a confondersi.

Il tabellone completo dell’ATP di Barcellona

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