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ATP Belgrado, Djokovic dopo la finale persa: “Non mi sono mai sentito stanco come oggi nel terzo set”
Nole mette in chiaro il voler recuperare la forma migliore per il Roland Garros. Pizzicato sul ban dei russi, esprime il disaccordo

L’ennesima partita di questa settimana al terzo set stavolta non ha sorriso a Novak Djokovic, che dopo 3 rimonte di fila si è arreso alle bordate di Andrey Rublev, n.2 di Russia e 8 al mondo, che porta a casa il terzo titolo stagionale, primo sulla terra. Una partita che ha dato tanto, forse non tutto, ma che ha offerto a Nole dei punti di partenza e ai giornalisti materiale su cui porre domande stuzzicanti in conferenza stampa(e quelle del n.1 al mondo, si sa, sono sempre di un certo livello).
Non poteva non esordire con un’ampia considerazione sulla prestazione sua (e di Rublev, c’è grande rispetto tra i due) preparando il terreno anche al futuro della sua stagione: “Ero positivo, giocavo la finale davanti alla mia gente ed è stata una sfortuna che nel terzo set io non abbia potuto esprimere più lotta. Ma congratulazioni ad Andrey per aver giocato un’altra grande settimana, è il top sui nervi, tra i migliori giocatori al mondo per una ragione. E io avrei potuto facilmente perdere nei primi turni“, prosegue con molta autocritica, “quattro battaglie da tre set, posso dire di essere stanco e anche grato di aver vinto tre di queste pesanti battaglie fino a questa partita. Penso che mi servirà per continuare la stagione sulla terra. Avrei voluto provare ciò che ho provato alla fine del secondo e all’inizio del terzo set, simile a ciò che provai a Montecarlo. Le cose stanno migliorando, piano ma di sicuro, e Parigi è il grande obiettivo. Spero che a Parigi sarò capace e pronto per combattere al meglio“.
La domanda del direttore Ubaldo Scanagatta è la successiva: parte dal gran secondo set di Djokovic, e si chiede come mai sia del tutto finita la benzina nel terzo, considerando quante volte sia successo al serbo di crollare radicalmente nel parziale decisivo: “Non mi era mai successo come oggi, forse all’inizio della mia carriera. Non mi sono sentito stanco fino alla fine del secondo. Penso che i quattro/cinque game combattuti, lunghi, siano stati il momento in cui mi è iniziato a mancare il respiro; ma poi ho vinto il tie break, giocandovi meglio. Uscendo da alcuni medical time out, ho cambiato vestiti per essere pronto a combattere per un altro set, e mi sono sentito così solo per un paio di giochi“. Prosegue e chiude con la sua solita simpatia e il pensiero a coloro che lo seguono, che seguono il tennis(ricordiamo che il terzo set è stato vinto 6-0 da Rublev): “Non è una cosa molto piacevole da vedere per le persone sul campo, e mi dispiace per questo, per questo tipo di esperienza nel terzo set per le persone che guardano, perché so che volevano che combattessi e provassi a vincere. Ma questa volta non dipendeva da me“.
Non dimentichiamo, che dei grandi tennisti, Djokovic è uno dei più attivi anche politicamente, avendo fondato tra l’altro una sua associazione di giocatori, la PTPA. E non poteva mancare una quasi richiesta di intervento riguardo l’esclusione sicura da Wimbledon, e comunque discussa in altri tornei, dei tennisti russi e bielorussi (parlando della presenza massiccia ad alti livelli, di giocatori da entrambe le nazioni, e sarebbe un peccato non vedere campioni del genere nei grandi tornei): “Credo che ciò che hai spiegato sia la logica conclusione a lottare economicamente, professionalmente, in ogni senso; in una guerra c’è molta più sofferenza che perdere l’opportunità di giocare per soldi e fare quello che sai per il tuo lavoro. La vita è più importante di ogni cosa. Noi parliamo di sport, e in questa situazione sfortunatamente i giocatori subiscono le conseguenze di queste decisioni e non c’è molto che PTPA, ATP, WTA possano fare“.
La nota finale è amara, e ancora una volta dimostra la forza di Djokovic di dire sempre la sua, di andare controcorrente (come descrive egregiamente Simone Eterno nella biografia “Contro” sul campione serbo), che si tratti di ingiustizie legate ai vaccini o problemi di guerra: “Puoi solo dichiarare il problema e provare a cambiare qualcosa, ma su una più larga scala politica, i governi sono i soli a decidere o le federazioni, o ogni altro ente a optare di bandire i giocatori della Russia e della Bielorussia. E non sono assolutamente d’accordo con questa decisione“.
Il tabellone dell’ATP 250 di Belgrado
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Italiani in campo oggi 28 maggio: Giorgi sul centrale, Sonego, Musetti, Arnaldi ed Errani. A che ora e dove vederli
Sara Errani pronta a sorprendere Jill Teichmann, Matteo Arnaldi alla sua prima assoluta a Parigi con Daniel Galan

Finalmente si parte con il secondo Slam della stagione! Prima delle tre domenica in cui si articolerà la manifestazione rossa e già alcuni campioni impegnati nei loro primi turni. Per i nostri colori oggi scendono in campo tre uomini e due donne; vediamo nel dettaglio i loro incontri.
Uomini
Sul court numero 12 Matteo Arnaldi incrocia il colombiano Daniel Galan. Il ventisettenne sudamericano attualmente ricopre la novantesima posizione nel ranking e quest’anno si è segnalato per aver disputato la finale del challenger di Sarasota. A Roma non è riuscito a qualificarsi.
Non ci sono precedenti con il nostro Matteo, che recentemente è entrato nei top 100 grazie ai sedicesimi di finale a Madrid. I maggiori siti di Betting vedono l’italiano favorito: Matteo è pagato da 1,50 (bet365 e Snai) a 1,48 (Sisal), mentre per Galan abbiamo il 2,65 di Goldbet ma anche il 2,54 di Planetwin.
Fiducia ad Arnaldi, dunque, forse anche per l’intraprendenza con cui ha ottenuto i suoi primi risultati nel circuito maggiore.
Indicativamente dopo le 14 sul campo numero 13 sono attesi Lorenzo Sonego e Ben Shelton. Il ventenne americano è testa di serie numero 30 in virtù di una crescita rapidissima che lo sta vedendo protagonista anche sulla terra rossa europea dagli inizi di aprile all’Estoril.
Unico precedente tra i due i trentaduesimi di finale a Cincinnati 2022: vinse l’allora numero 229 del ranking, che superò Lorenzo 7-5 al terzo. Spazio al fast tennis, sarà un match imprevedibile.
I bookmaker concedono fiducia all’esperienza del torinese: Planetwin assegna 2,80 al ragazzo di Atlanta, mentre bet365 addirittura quota a 3,00 il passaggio del turno del favorito numero 30. Per il torinese 1,40 di Snai e 1,42 di Sisal. L’esperienza di Shelton sul clay è probabilmente valutata ancora troppo debole.
Campo numero sette, un’ora dopo circa: ecco la testa di serie numero 17 Lorenzo Musetti alle prese con lo svedese Mikael Ymer. Per lo svedese solo cinque incontri sul rosso quest’anno: tre nel challenger di Bordeaux e due a Lione durante il secondo dei quali ha subito un default mentre era impegnato con il francese Fils.
Poco esaltante il suo percorso quindi, per risultati come per condotta in campo. Le quote, di conseguenza, sono piuttosto avare per chi punta sul tennista di Carrara: si va dall’1,19 all’1,21 di Goldbet. Sisal concede 4,25 per chi rischia i propri averi sulle fortune dello svedese, Snai arriva a 4,50.
Unico precedente nei sedicesimi del torneo di Rotterdam 2022: sul duro e indoor, condizioni maggiormente gradite al suo avversario, Musetti si impose in tre set, 6-3 6-7 6-3.
Donne
Per una delle due italiche fanciulle subito gli onori del Philippe Chatrier. Camila Giorgi scende il campo contro la nizzarda Alizé Cornet. Per la trentatreenne francese finora la stagione è risultata povera di soddisfazioni e il ranking personale è sceso fino alla sedia numero 59, la peggiore da un anno e mezzo a questa parte.
Camila, quest’anno vincitrice a Merida, è quotata 1,44 da bet365 e 1,47 da Goldbet. Troviamo Cornet a 2,75 (Sisal, Bet365) e a 2,70 (Goldbet, Eurobet). Visti gli ultimi risultati delle due la valutazione su Giorgi sembra invitante, anche perché l’atleta di Macerata è in vantaggio 5-2 negli scontri diretti, avendo vinto proprio gli ultimi 5. Camila non ci perde dal 2014.
Court numero sei a metà pomeriggio per Sara Errani che sfida l’elvetica Jill Teichmann. È una sfida senza precedenti; Sara arriva da una serie di battaglie al Firenze Ladies Open, pronta a dare tutto come sua abitudine.
Jill è scesa alla posizione numero 75 del ranking non essendo riuscita a replicare i buonissimi risultati sul rosso del 2022 (semifinali a Madrid e quarti a Roma). Solo un match vinto per lei sul rosso sino ad ora. I siti di betting scelgono comunque l’elvetica con quote forse poco interessanti alla luce di quanto visto recentemente sul campo. Planetwin propone 1,32 Bet365 sale a 1,36. Per Sara 3,20 (Snai, Sisal) e 3,30 (Planetwin).
Ricordiamo che Roland Garros è trasmesso in esclusiva su Eurosport 1 e 2. I match saranno in streaming so Discovery+ ed Eurosport player; i due canali euro sport saranno visibili anche gli abbonati DAZN, Sky e Tim Vision.
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ATP Lione: Fils stende anche Cerundolo, è il primo 2004 a vincere un torneo del tour maggiore
Straordinario risultato per il francese che non ha ancora compiuto 19 anni. Ora è a ridosso dei primi 60 del mondo

[WC] A. Fils b. [4] F. Cerundolo 6-3 7-5
La Francia festeggia alla vigilia del Roland Garros: Arthur Fils diventa il primo giocatore nato nel 2004 a vincere un torneo e lo fa sul suolo di casa a Lione battendo in 2 set l’argentino Francisco Cerundolo, il giustiziere di Jannik Sinner al Foro Italico.
Fils, che compirà 19 anni il prossimo 12 giugno, ha vinto il primo set sfruttando un unico break nel sesto gioco e nel secondo è stato bravissimo a non scoraggiarsi dopo non essere riuscito a confermare per ben due volte il break ottenuto nel secondo. Ci è riuscito al terzo tentativo quando è andato a servire sul 6-5 facendo esplodere il pubblico di casa.
Ora lo attende Alejandro Davidovich Fokina al primo turno dello Slam di casa ma questo risultato gli consentirà di portarsi a ridosso dei primi 60 del mondo nella classifica di lunedì 29 (N.63)
Il ragazzo di Metz si porta a casa il primo trofeo dopo appena 14 partite giocate nel circuito maggiore, in questo torneo aveva beneficiato del forfait di Felix Auger-Aliassime, N.1 del seeding del torneo
I primi “campioni” per anno di nascita (dal 1980)
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ATP Ginevra: Jarry centra il secondo titolo dell’anno, battuto Dimitrov
Il cileno Nicolas Jarry vince sulla terra svizzera il terzo ‘250’ della sua carriera. Grigor Dimitrov regge solo nel primo set

N. Jarry b. [4] G. Dimitrov 7-6(1) 6-1
Al Gonet Geneva Open a trionfare contro pronostico è Nicolas Jarry che supera la testa di serie numero 4 Grigor Dimitrov col punteggio di 7-6(1) 6-1. Il veterano bulgaro ha tenuto il ritmo del cileno per tutto il primo set (durato 65 minuti) perdendo il servizio nel terzo break, ma riuscendo a pareggiare i conti sul 4-4. Da lì in poi si è proseguiti spediti verso il tiebreak dove Jarry ha letteralmente dominato perdendo un solo punto. Il secondo set è stato un altro assolo per Nicolas, iniziato con due break e un rapido 5-0. Il 32enne Dimitrov ha giusto avuto il tempo di trovare il tempo del game della bandiera ma alla fine ad alzare le briaccia al cielo è stato Jarry. Per il bulgaro numero 33 del mondo si trattava della sedicesima finale in carriera, con un bilancio vittorie sconfitte sul 50%.
IL TABELLONE COMPLETO DEL TORNEO
“Mi sento benissimo”, ha detto Jarry. “È stato un anno fantastico. Dopo tutto il lavoro con la mia squadra e la mia famiglia, stiamo vivendo un anno fantastico e ne sono molto felice. È molto speciale. Due finali, un titolo qui. Sono molto felice.” Sono le parole del numero 54 del mondo che quest’anno aveva già messo in bacheca un trofeo nel torneo di casa a Santiago, il Chile Open, dopo il primo datato 2019 a Bastad, tutti sulla terra, tutti di categoria 250. Con questo risultato Jarry sale di 19 posizioni fino alla posizione numero 35 in classifica, superando il precedente numero 38, best ranking raggiunto nel luglio 2019.