Tartarini 'rimprovera' Musetti: "Ha detto che era sfortunato e mi ha fatto arrabbiare" [ESCLUSIVA]

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Tartarini ‘rimprovera’ Musetti: “Ha detto che era sfortunato e mi ha fatto arrabbiare” [ESCLUSIVA]

MADRID – Il coach di Musetti, Simone Tartarini, parla al termine del primo turno: “Lui prima ha dato un pugno contro un muro, poi ha capito che aveva sbagliato”

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Simone Tartarini e Lorenzo Musetti - ATP Challenger Todi 2020 (foto Felice Calabrò)
 

Da Madrid, il nostro inviato

Se quella di ieri, nel turno decisivo delle qualificazioni, era stata per Lorenzo Musetti una partita ostica vinta solamente al terzo set contro un tennista spagnolo supportato dal pubblico di casa, quella di oggi contro Ivashka è stata ancora più dura perché a mettersi in mezzo sono state anche le condizioni atmosferiche. Il match infatti è stato sospeso per pioggia dopo il primo set vinto dal bielorusso, ma come ha raccontato il suo coach Simone Tartarini, in esclusiva per Ubitennis, la pioggia è stata forse un episodio determinante per l’esito del match. Avere la possibilità di confrontarsi col suo allenatore ha giovato al 20enne di Carrara. È entrato in campo con troppa superficialità e ha giocato un set davvero inesistente, 28 minuti” ha detto Tartarini, il quale oggi ha avuto un gran da fare sotto l’aspetto motivazionale.

Ciò che il coach non ha gradito del suo allievo è stato lo spirito con il quale ha affrontato la prima frazione, e quando i due si sono ritrovati negli spogliatoi durante la pausa, il loro faccia a faccia ha dato la svolta al match.È uscito e ha detto che era sfortunato e lì mi sono arrabbiato tanto. E raramente mi arrabbio con lui. L’ho messo di fronte ad una realtà che non è quella che ha visto lui nel primo set. E allora lui prima ha dato un pugno contro un muro e poi ha capito che forse aveva sbagliato. Ha resettato tutto e quando è rientrato in campo [dopo una pausa di un paio d’ora causata dalla pioggia, ndr] è iniziata un’altra partita, molto più propositivo”.

Il cambiamento in Musetti ovviamente non c’è stato solo a livello di atteggiamento ma anche a livello tattico. Avevamo preparato una partita totalmente diversa da come lui aveva fatto nel primo set” ha spiegato Tartarini. “Lui doveva battere sul rovescio… invece aveva iniziato a fare confusione. Poi è ripartito con ordine, ha lavorato, faceva gli scambi sulla diagonale [del dritto, ndr] dove lui faceva meglio e l’altro aveva più difficoltà e la partita è girata. Qui a Madrid la palla salta tanto, ma siamo sempre allo stesso discorso: quando gioca bene lo fa da tutte le parti. Quando gioca male lo fa anche sui campi lenti o comunque dove lui potrebbe far meglio. Queste non sono le sue condizioni perfette, però con l’atteggiamento giusto riesce a far bene“. Ora al secondo turno ci sarà una sfida con uno statunitense, ma il nome è ancora da scoprire. “Tra Korda e Opelka? Korda, sicuramente” sorride coach Tartarini.

Il tabellone maschile del torneo di Madrid

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