ATP Madrid: Musetti si aiuta con la pioggia, battuto Ivashka in rimonta

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ATP Madrid: Musetti si aiuta con la pioggia, battuto Ivashka in rimonta

MADRID – Il qualificato italiano supera un primo turno complicatissimo contro il n.48 Ivashka, cambiando atteggiamento dopo la lunga interruzione per pioggia

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Lorenzo Musetti - Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Da Madrid, il nostro inviato

[Q] L. Musetti b. I. Ivashka 2-6 6-3 7-5

Con il cuore, prima ancora che con il talento, Lorenzo Musetti raggiunge il secondo turno del Mutua Madrid Open alla sua prima presenza nel tabellone principale del torneo 1000 spagnolo. Il tennista azzurro, dopo una partenza lenta e nervosa, si aiuta con la sospensione del match di un paio di ore per la pioggia, arrivata subito dopo la fine del primo set. Al rientro in campo gioca con un’altra attitudine e il suo tennis inizia a brillare, entusiasmando anche il pubblico madrileno neutrale. Il n.63 del mondo vince in rimonta 2-6 6-3 7-5 contro il bielorusso Ilya Ivashka.

Difficile vedere nello stesso incontro due versioni così distanti dello stesso giocatore: prima dell’interruzione in campo c’è stato un giocatore passivo e lamentoso, dopo la ripresa si è ammirato un tennista capace di far valere il proprio tennis di talento grazie a un approccio e a una fiducia nel proprio gioco che hanno fatto la differenza. Da queste esperienze un tennista riccco di talento come Lorenzo, da poco ventenne, può soltanto trarre insegnamento per arricchire il suo bagaglio professionale.

Qui l’intervista esclusiva al coach di Musetti, Simone Tartarini: “Mi ha fatto arrabbiare”

IL MATCH- Sul campo numero 5 del ground della Caja Magica ci sono condizioni di gioco estremamente diverse rispetto a quelle in cui Musetti aveva giocato ieri contro Moro Canas: spalti gremiti, 25 gradi e vento assente. Quando scende in campo contro Ivaska, invece, le tribune sono desolatemente vuote, non c’è sole, tira un vento piuttosto freddo e ci sono circa dieci gradi in meno del giorno precedente. Anche il tipo di avversario che ha di fronte gli pone problemi decisamente diversi: lo spagnolo amava il palleggio dal fondo, il bielorusso, quasi all’opposto, cerca di far durare il meno possibile gli scambi. Lorenzo ha difficoltà ad entrare in partita, inizia in maniera molto fallosa e il doppio fallo con cui consegna nel terzo gioco il break al suo avversario testimonia la sua partenza lenta. Ivaska, 48 ATP, quest’anno ha giocato poco e male -ha vinto solo cinque partite nei sette tornei che ha giocato- e sulla terra in carriera ha come unico scalpo importante quello di Zverev, raccolto a Monaco di Baviera lo scorso anno. Il bielorusso non ci sta a fare la vittima sacrificale di uno degli enfant prodige del circuito e riesce a incanalare la partita sui binari a lui più favorevoli: aggredisce Musetti appena può, sfruttando anche un servizio poco incisivo del toscano e scappa via nel punteggio. Il 28enne di Minsk viene a raccogliere a rete una risposta sulla riga e con uno smash si porta sul 4-1 pesante dopo soli 18 minuti. Lorenzo è visibilmente nervoso, si accorge di essere in preda all’avversario, che con i suoi colpi centra spesso le righe, circostanza che -assieme a molte palle da lui scentrate- lo mette in confusione. Dalle tribune lo sentiamo rivolgersi desolato verso il suo coach Tartarini dicendo a proposito dei suoi errori: “Perchè esce, perchè esce?”. Con l’andare dei minuti sono intanto accorsi dei tifosi italiani nelle tribune: provano a incitare il loro beniamino, che inizia a dare qualche timido segnale di reazione, ma Musetti nel primo set è sostanzialmente succube di Ivashka, il quale, dopo appena mezz’ora -subito prima dell’arrivo della pioggia e della relativa sospensione (i campi del ground non sono ovviamente muniti di tetto retrattile)- chiude con un rovescio lungolinea che gli garantisce il primo parziale.

La pioggia madrilena -che per un tratto si trasforma addirittura in grandine- dura per fortuna poco: meno di due ore dopo dell’interruzione i giocatori riprendono le ostilità. Otre alle condizioni di gioco (fa meno freddo e vento è cessato) quel che è cambiato è innanzitutto il body language di Lorenzo, molto meno nervoso e dimesso, ma anzi fiducioso di poter ribaltare l’esito del match cambiando approccio tattico e, soprattutto, mentale. Inevitabilmente questa diversa condotta influisce anche sull’inerzia dell’incontro che adesso vede Lorenzo più dentro al campo, assumersi l’onere di comandare lo scambio. Tante volte, anche quando sbaglia di poco, non si rivolge più verso Tartarini lamentandosi, ma facendogli capire di avere fiducia di stare facendo la scelta giusta. Così è: nel corso del sesto game, il più lungo dell’incontro (quattordici punti) arriva la prima palla break per l’azzurro, annullata da un servizio vincente di Ivashka. Ma il break è nell’aria e Lorenzo guadagna e poi sfrutta un’altra occasione del 4-2 con uno splendido passante incrociato di dritto. Musetti ricorda di avere venti anni e fa l’errore di distrarsi e subisce l’immediato controbreak, ma in questa fase dell’incontro Lorenzo gioca molto meglio del bielorusso e si regala il 5-3 con rovescio lungolinea da applausi. Il nono gioco regala il terzo parziale al tennista toscano: prima spreca un set point affosando in rete uno slice di rovescio, mentre sul secondo con un servizio vincente si regala il terzo set.
La qualità dell’incontro nel terzo set si fa alta, come dimostra l’entusiasmo del pubblico che intanto ha riempito le tribune del campo numero 5. Tutti o quasi tifano per il nostro giocatore che ruba con l’occhio con giocate spettacolari, ma gli applausi li merita ancha Ivashka per il gioco sempre propositivo e i frequenti attacchi alla rete. Proprio con questa attitudine propositiva supportata da un rendimento costantemente buono, il bielorusso sfrutta un piccolo calo di Musetti nel sesto gioco e riesce a brekkarlo, grazie a un rovescio finito lungo dell’italiano sulla seconda palla break guadagnata da Ivashka. Sull’orlo del burrone, il tennista toscano attinge dal fondo del barile del suo notevole talento tennistico per sfoderare un paio di rovesci degni degli highlights di fine incontro, che costringono il suo avversario a cedere il servizio immediatamente e rimetterlo in partita sul 4-3.

Si arriva al 5 pari senza ulteriori sussulti e nell’undicesimo game, Ivashka, per tutto il corso del match molto costante, cala quel minimo da consentire il sorpasso a Musetti: sulla palla break concessa all’italiano, Ilya incappa nel suo primo doppio fallo del terzo set. A Lorenzo non trema la mano e nel game successivo chiude senza ulteriori patemi, scatenando la sua gioia dopo 128 minuti di sali e scendi che lo hanno portato al secondo turno, dove affronterà il vincente di Opelka- Korda.

a breve il servizio completo

Il tabellone maschile del torneo di Madrid

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