È mercoledì sera e Jannik Sinner è l’ultimo azzurro rimasto in gara agli Internazionali d’Italia dopo la sua bella vittoria contro un Fabio Fognini che per lunghi tratti ha messo in mostra il suo miglior tennis. Per approdare ai quarti di finale, dopo due incontri serali, giovedì pomeriggio affronterà Filip Krajinovic, già battuto lo scorso settembre in Bulgaria. Sentiamo allora cosa ha detto Jannik alla stampa sull’incontro appena concluso, su quello che lo aspetta e altro ancora.
Domanda. L’impressione è stata che quando giocavi bene tu, lui era in calo; quando giocava bene lui, tu subivi un po’ il suo gioco aggressivo. E poi nel terzo, forse è stata la tua freschezza…
JS: Credo di essere entrato in campo molto concentrato, ho continuato a fare le mie cose che andavano molto bene. Ma già alla fine del primo set ho capito che lui sentiva la palla un po’ meglio, nel secondo set si è visto. Volevo ripartire subito meglio ma non ci sono riuscito. Poi lui, da quando mi ha fatto il break ha alzato il livello. È un giocatore davvero molto speciale perché riesce ad alzare il livello in una maniera incredibile e anche molto, molto velocemente. Non sono tanti che riescono a fare quella roba lì e gli auguro il meglio. Sono felice che lui a questi livelli ci stia ancora molto facilmente.
D. Domani giochi il tuo prima match diurno e mi ricordo che in passato qua a Roma avevi avuto problemi di allergia al polline. Oggi per esempio Goffin non ne ha avuti, perciò volevo chiederti sotto questo punto di vista come ti stai gestendo e come ti senti.
JS: Io ne soffro. A tanti l’allergia va un po’ nella salute in generale, a me va più negli occhi e io gioco con le lenti. Non è semplice, però domani vedremo come va, Sicuramente ne ho sofferto il giorno prima della prima partita. Vediamo domani, mi metto le lenti proprio all’ultimo. C’è sempre una soluzione, c’è il dottore, c’è il fisio, ma non credo che domani mi darà noia influenzerà la mia prestazione.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio
D. Quali sono le tue condizioni fisiche e anche le condizoni delle vesciche, visto che sei l’unico italiano e tutti speriamo che tu possa arrivare il più in fondo possibile. Ne hai sofferto recentemente e visto che non c’è stata nessuna ripresa sul piede in questi giorni te lo chiediamo direttamente noi.
JS: Credo che il problema delle vesciche sia risolto, fisicamente anche alla fine del terzo stavo bene. Ora la cosa più importante è sicuramente recuperare, andare a letto, dormire e domani svegliarsi e provare a giocare ancora meglio di oggi – quello è l’obiettivo. Per me è la prima partita di giorno, le condizioni saranno un po’ diverse ma vediamo come va.
D. Possiamo dire Madrid è completamente dimenticata. Poi, giocare con Fabio oggi la possiamo considerare una partita simbolica o una partita come un’altra?
JS: Per me tutte le partite sono importanti. Oggi sicuramente c’era un extra di difficoltà perché era un derby, qua a Roma, e purtroppo c’è da dire che gli ultimi due rimasti dovevano giocare proprio contro. Ci è andata un po’ di sfortuna perché lui qua gioca sempre meglio, oggi si è visto e quando ha questo livello è molto difficile stargli dietro. Quindi per me era una partita buona, importante. Vediamo domani come va, proverò a fare le stesse cose di oggi.
Tocca poi al direttore di Ubitennis Ubaldo Scanagatta. Voglio chiederti cosa ti ricordi di Krajinovic [il prossimo avversario], se non sbaglio, ci hai giocato a Sofia l’anno scorso, 6-3 7-5. Cosa ricordi di quella partita, se pensi che sia il tipo di giocatore che qua ti può dare più o meno fastidio rispetto a quella volta. E se puoi dirci quello che alla fine del match hai detto su Fognini che ti sei quasi scusato, non so per quello che ti è scappato detto o fatto.
JS: Perché avevo scritto quella roba lì sulla telecamera [“viva il Milan”, risate nella sala]. Non era niente di personale, però mi sono subito scusato perché mi sono sentito in colpa, ne abbiamo parlato e ci abbiamo riso sopra. Krajinovic ha battuto Rublev, starà giocando bene. Mi ricordo ovviamente la partita di Sofia, forse cambierà anche lui qualcosa. Poi là era cemento indoor, qua si giocherà fuori, quindi totalmente diverso.