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Sinner mette la freccia per sorpassare Berrettini: n.1 d’Italia già dopo Parigi?
L’assenza di Matteo Berrettini dal Roland Garros e la perdita dei punti di Wimbledon, spingono Jannik Sinner sempre più vicino alla vetta del tennis italiano
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Con la decisione da parte dell’ATP di non assegnare punti per il prossimo torneo di Wimbledon, il sorpasso di Jannik Sinner su Matteo Berrettini sembra sempre più vicino e inevitabile. Il tennista romano, attuale n.10 del mondo, non avrà modo di difendere i 1200 punti ottenuti con la finale giocata lo scorso anno sui prati londinesi, e questo tesoretto che gli verrà scalato al termine dello Slam corrisponde a quasi un terzo del suo attuale patrimonio, 3805 punti. Ma l’avvento di un nuovo numero 1 d’Italia potrebbe avvenire anche prima, e per la precisione al termine dell’imminente Roland Garros. Berrettini infatti a causa dell’infortunio e dell’operazione alla mano destra ha saltato tutta la stagione sulla terra rossa e, come da lui stesso annunciato, non potrà difendere i 360 punti dei quarti di finale raggiunti nell’ultima edizione a Bois de Boulogne; Sinner dunque, che lo scorso anno a Parigi si fermò agli ottavi, ha la chance di diventare il 33° numero 1 italiano.
Prima di capire cosa deve fare il giocatore altoatesino per riuscirci, vediamo quali sono i suoi colleghi ed ex colleghi che lo hanno preceduto. Ecco dunque l’elenco di tutti i precedenti numero uno azzurri, con l’indicazione di quante volte lo sono stati e in quali anni.
Nicola Pietrangeli | 11 | 1959, 1960, 1961, 1962, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969 e 1970 |
Gianni Cucelli | 9 | 1944, 1945, 1946, 1947, 1948, 1949, 1950, 1951 e 1952 |
Adriano Panatta | 9 | 1971, 1972, 1973, 1974,1975, 1976, 1977, 1980 e 1982 |
Uberto De Morpurgo | 8 | 1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931 e 1932 |
Fabio Fognini | 6 | 2012, 2014, 2015, 2017, 2018 e 2019 |
Fausto Gardini | 6 | 1952, 1953, 1954, 1955, 1956 e 1963 |
Andrea Gaudenzi | 6 | 1994, 1995, 1996, 1998, 1999 e 2002 |
Martin Mulligan | 6 | 1966, 1967, 1968, 1969, 1970 e 1971 |
Corrado Barazzutti | 5 | 1978, 1979, 1981, 1983 e 1984 |
Giorgio De Stefani | 5 | 1933, 1934, 1935, 1936 e 1938 |
Andreas Seppi | 5 | 2009, 2010, 2011, 2013 e 2017 |
Paolo Canè | 4 | 1987, 1988, 1989 e 1990 |
Filippo Volandri | 4 | 2004, 2005, 2006 e 2007 |
Omar Camporese | 3 | 1991, 1992 e 1993 |
Giovanni Palmieri | 3 | 1936, 1937 e 1938 |
Francesco Romanoni | 3 | 1941, 1942 e 1943 |
Mino Balbi di Robecco | 2 | 1922 e 1924 |
Francesco Cancellotti | 2 | 1985 e 1986 |
Vanni Canepele | 2 | 1939 e 1940 |
Cesare Colombo | 2 | 1923 e 1924 |
Giuseppe Merlo | 2 | 1957 e 1958 |
Marco Cecchinato | 1 | 2019 |
Renzo Furlan | 1 | 1997 |
Paolo Lorenzi | 1 | 2016 |
Gianluca Pozzi | 1 | 2001 |
Riccardo Sabbadini | 1 | 1924 |
Davide Sanguinetti | 1 | 2003 |
Orlando Sirola | 1 | 1959 |
Potito Starace | 1 | 2008 |
Laurence Tieleman | 1 | 2000 |
Simone Bolelli | 1 | 2009 |
Matteo Berrettini | 1 | 2019 |
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio
Come detto l’allievo di Vincenzo Santopadre al momento è a quota 3805 punti, mentre Jannik a 3185: la differenza è di 620 punti. Sinner, che a sua volta difenderà gli ottavi a Parigi, dovrà centrare la semifinale (720 punti) per completare il sorpasso e diventare il nuovo n° 1 italiano. Un obiettivo tutt’altro che agevole, ma non impossibile, soprattutto se si considera il fatto che sia atterrato nella parte più tranquilla di tabellone: la crescita graduale di risultati e forma nel 2022, e la partenza da testa di serie n° 11 possono far ben sperare il ragazzo di Sexten, che esordirà nel torneo contro lo statunitense qualificato Fratangelo.
A giugno il testa a testa tra i due italiani si sposterà sull’erba, dove Sinner ha ben poco da difendere, mentre Berrettini proverà a eguagliare, condizioni fisiche permettendo, il trionfo al Queen’s (dove ancora verranno assegnati punti ATP), ma si presenterà su questa superficie con l’ultimo match giocato il 16 marzo a Indian Wells (sconfitto al terzo turno da Kecmanovic). Considerando il grande rapporto di amicizia che c’è tra i due tennisti – certificato anche dalle buone prestazioni uno a fianco all’altro in doppio nell’ultima edizione dell’ATP Cup – siamo sicuri che questa rivalità sarà vissuta con serenità da entrambi. Quando il sorpasso avverrà, Berrettini perderà la leadership del tennis italiano che ha mantenuto ininterrottamente da ottobre 2019, quando superò Fognini grazie alla semifinale nel Masters 1000 di Shanghai.