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La decisione che si paventava negli ultimi giorni è diventata realtà: l’ATP non assegnerà punti per l’edizione 2022 del torneo di Wimbledon. Come si legge nel comunicato ufficiale dell’Association of Tennis Professionals, la motivazione alla base di questa scelta è semplice: “La possibilità per i giocatori di qualsiasi nazionalità di partecipare ai tornei in base al merito, e senza discriminazioni, è fondamentale per il nostro circuito”. La spaccatura nel mondo del tennis, gestita da sette organi differenti (ATP, WTA, ITF e le quattro federazioni che organizzano gli Slam) torna ad acuirsi, mostrando tutta la precarietà che regna nel dietro le quinte di questo sport, e la carenza di comunicazione tra le parti.
Ciò significa che, al termine dello Slam in programma dal 27 giugno al 10 luglio, ai vari tennisti verranno sottratti i punti ottenuti lo scorso anno e non verrà aggiunto nulla. Djokovic perderà i 2000 punti per la vittoria del 2021, Berrettini i 1200 per aver raggiunto la finale; paradossalmente a sorridere per questa decisione è proprio Medvedev che 12 mesi fa raggiunse gli ottavi di finale e quindi dovrà fare a meno solamente di 180 punti.
Intanto l’AELTC, il circolo che organizza il torneo di Wimbledon ha replicato esprimendo profonda delusione per questa decisione.
Sulla stessa lunghezza d’onda dell’ATP, c’è anche la Women’s Tennis Association che in un comunicato pubblicato sul proprio sito, certifica la decisione di non assegnare punti validi per il proprio ranking durante il major londinese.
“La decisione di Wimbledon di vietare ai giocatori russi e bielorussi di gareggiare nel Regno Unito quest’estate mina questo principio e l’integrità del sistema di ranking ATP” prosegue la nota ufficiale ATP. “Non è inoltre coerente con il nostro accordo sulle classifiche. In assenza di un cambiamento nelle circostanze, è con grande rammarico e riluttanza che non vediamo altra opzione che rimuovere i punti ATP Ranking da Wimbledon per il 2022. Le nostre regole e accordi esistono per proteggere i diritti dei giocatori nel loro insieme. Decisioni unilaterali di questa natura, se non affrontate, stabiliscono un precedente dannoso per il resto del Tour. La discriminazione da parte dei singoli tornei semplicemente non è praticabile in un Tour che opera in più di 30 paesi”.
“Apprezziamo molto le nostre relazioni di lunga data con Wimbledon e LTA (Federazione britanniza) e non sottovalutiamo le difficili decisioni affrontate nel rispondere alle recenti indicazioni del governo del Regno Unito. Tuttavia, notiamo che si trattava di una guida informale, non di un mandato, che offriva un’opzione alternativa che avrebbe lasciato la decisione nelle mani dei singoli giocatori che gareggiavano come atleti neutrali attraverso una dichiarazione firmata. Le nostre discussioni interne con i giocatori interessati, infatti, ci hanno portato a concludere che questa sarebbe stata un’opzione più gradevole per il Tour. Rimaniamo fiduciosi che ulteriori discussioni con Wimbledon portino a un risultato accettabile per tutti gli interessati”.
“Più in generale, riteniamo che questa questione evidenzi ancora la necessità di una struttura di governance unita in tutto il tennis professionistico in modo che decisioni di questa natura possano essere prese in modo comune. Separatamente, come annunciato in precedenza, confermiamo che i punti in classifica rimarranno agli eventi ATP Tour a Queen’s (ATP 500), Eastbourne (ATP 250) e ATP Challenger nel Regno Unito. Abbiamo preso questa decisione sulla base del fatto che in quelle settimane sono aperte opportunità di gioco alternative ai giocatori russi e bielorussi, a differenza di Wimbledon, che riduce al minimo qualsiasi impatto sull’integrità della classifica. Le sanzioni relative alla violazione delle regole ATP da parte di LTA saranno valutate separatamente. La nostra condanna della devastante invasione russa dell’Ucraina rimane inequivocabile. È stata intrapresa un’azione immediata per sospendere l’evento ATP Tour a Mosca e far competere gli atleti russi e bielorussi sotto bandiere neutrali durante il Tour. Parallelamente, abbiamo continuato il nostro sostegno umanitario verso l’Ucraina, insieme agli altri organi di governo del tennis, oltre a fornire assistenza finanziaria diretta a molti giocatori colpiti”.