WTA Rabat: Trevisan, la prima volta (e che prima volta!) non si scorda mai

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WTA Rabat: Trevisan, la prima volta (e che prima volta!) non si scorda mai

La prima finale WTA coincide anche con il primo titolo per Martina Trevisan, sconfitta nettamente Claire Liu

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Martina Trevisan (foto twitter @LadiesOpenPA)
 

M. Trevisan b. C. Liu 6-2 6-1

Il torneo di Rabat, WTA 250 in terra marocchina, è intitolato alla principessa Meryem, sorella dell’attuale re, e non a caso si chiama Grand Prix SAR La Princesse Lalla Meryem. Ma oggi, 21 maggio 2022, ha incoronato una nuova regina, una ragazza di Firenze che sognava fin da troppo questo giorno: Martina Trevisan. La n.66 al mondo, dopo un torneo entusiasmante, in cui ha battuto tra le altre Garbine Muguruza, mette la ciliegina sulla torta, conquistando nell’ordine prima semifinale, prima finale e primo titolo WTA, tenendo in balia un’altra esordiente in un atto conclusivo, la statunitense Claire Liu, che ha lottato con le unghie e con i denti nel primo set, a tratti mettendo anche paura, ma nel secondo non ha potuto arginare la voglia dell’azzurra. Martina è la ventesima italiana della storia a vincere un trofeo WTA, la quarta in terra marocchina, e da lunedì avrà anche il suo best ranking, potendo entrare nelle prime 60 al mondo, e andando anche con una vena di ottimismo al Roland Garros. Il primo titolo del tennis italiano in questo 2022 è proprio suo, e allora godiamoci tutti questo sorprendente, e così netto, trionfo, con la cronaca della partita.

Il tabellone completo del WTA 250 di Rabat

IL MATCH – Inizio sprint per Martina Trevisan, che gestisce meglio la pressione tra le due esordienti: break a 15, tirando anche due vincenti con il dritto, subito pesante, mentre Liu accusa già un po’ di tensione ed è troppo tenera. Peccato che sia una gioia alquanto effimera per l’azzurra, dato che l’americana, anche sfruttando un leggero calo della nostra, rientra e porta a casa il contro-break: necessarie ben 5 palle break, ma trova meglio il campo e soprattutto tanti errori di Trevisan, un po’ lenta alle volte, altre troppo frettolosa per cercare il vincente. Ancora rischia la n.66 al mondo, che se non mette la prima ha serie difficoltà, causa di una seconda tenera che Liu puntualmente attacca e sfrutta per entrare in campo; Martina però si fa trovare pronta e con coraggio annulla due palle break, variando sia la spinta che l’altezza della palla. E la resistenza al servizio è fondamentale nel quinto game, dove Trevisan riesce a tornare avanti di un break, senza osare neanche più di tanto ma tessendo una rete di accelerazioni e di variazioni e contando anche su un aiuto di Liu, di nuovo un po’ troppo tesa. Ancora una volta, la paura del break subito si trasforma in gioia per quello ottenuto nel settimo gioco, che sa tanto di ipoteca sul primo set. Da dire, sinceramente, che l’americana ha regalato la maggior parte dei punti, quasi un errore su uno e un vincente o simili sull’altro, con Trevisan che approfitta facendo il minimo, accelerando quando deve. Chiude dopo un game lungo, 4 set point e una palla break, 6-2 un primo set che dal risultato sembrerà essere stato netto, quando è stato un duro braccio di ferro, con Liu che in ogni game di risposta ha avuto palla break. Brava Martina a tenere mentalmente ed essere perfetta nel gioco, variando al momento giusto e pazientando quando serviva.

Il secondo set nel terzo game subisce un cambiamento di ritmo importante, con il break di Trevisan, addirittura a 0. Il gioco procede sempre sugli attacchi di Liu, appena può, e le variazioni pericolose di Martina, che qui fa perdere i giri ai colpi della n.92 al mondo, in un game gonfio di errori. Sembra ripetersi il copione del primo set: Trevisan annulla palla break nel quarto game e mette la freccia da un punto di vista emotivo, dove invece Liu ha un calo drastico che la fa giocare con nervosismo e troppa fretta, due ingredienti fondamentali per il doppio break di una Martina incisiva e concreta, a tratti anche spettacolare. Chiude un secondo parziale dominato dall’inizio alla fine Trevisan, addirittura per 6-1, senza concedere nulla al servizio e tenendo un ritmo pressoché perfetto, sia nelle scelte che poi nei colpi. Il tutto va a coincidere con un netto calo di Liu, che a un certo punto sembra proprio arrendersi e non credere neanche più di poter ribaltare le debordanti ondate della toscana. Conclude quasi in lacrime Martina, sinceramente emozionata, lei che è stata costretta a un lungo stop dai campi, e che aveva iniziato una nuova vita tennistica annunciandolo via Facebook, il 25 febbraio del 2014. Sono passati più di 8 anni da allora, tante cose sono cambiate, ma una cosa è certa: Martina Trevisan è una guerriera come ben poche abbiamo visto, e oggi ha finalmente avuto il coronamento del sogno di una vita, perché, come diceva Nelson Mandela: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”.

Il tabellone completo del WTA 250 di Rabat

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