WTA Rabat: eccezionale Trevisan! Seconda vittoria contro una Top 10, ai quarti anche Bronzetti

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WTA Rabat: eccezionale Trevisan! Seconda vittoria contro una Top 10, ai quarti anche Bronzetti

Martina, scatenata, tramortisce ed annichilisce una Garbine Muguruza sicuramente non brillante. L’azzurra centra il secondo quarto di finale della carriera, con lei anche Lucia che domina la francese Burel

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Martina Trevisan - US Open 2021 (photo (Pete Staples/USTA)
 

M. Trevisan b. [1/WC] G. Muguruza 2-6 6-4 6-1

E’ impresa azzurra sul campo centrale del Grand Prix Sar La Pricesse Lalla Meryem. Martina Trevisan centra la seconda vittoria della carriera contro una Top 10 e per la seconda volta si qualifica in un quarto di finale nel circuito maggiore. Entrambe le prime volte si erano materializzate, due anni fa, al Roland Garros; quando sorprendendo tutti raggiunse i quarti di finale battendo proprio una giocatrice classificata tra le prime dieci del mondo: l’allora n. 5 Kiki Bertens. Una prestazione eccezionale della 28enne fiorentina, che s’impone in rimonta sulla n. 10 WTA ed ex n. 1; nonché prima forza del tabellone marocchino Garbine Muguruza per 2-6 6-4 6-1 in oltre 2ore e dieci di partita. La mancina toscana ha avuto il grande merito di crederci sempre, anche quando era sotto 3-1 nel secondo set. Nella prima parte della sfida è stata brava a far valere le proprie armi migliori: grande intelligenza tattica e capacità di variare il gioco per evitare di fronteggiare la spagnola sul suo terreno preferito, quello del ritmo incessante e delle accelerazioni violente.

Poi nel terzo set ha ulteriormente cambiato marcia, perfino portandosi a casa gli scambi più duri per lei; i duelli a suon di sbracciate sulla diagonale che predilige la 28enne di Caracas, ovvero quella bimane. Chiaramente c’è stata l’enorme complicità di Garbine, ancora una volta caduta nella tensione. Non si è saputa infatti adeguare alle variazioni dell’avversaria e nei momenti decisivi si è spenta con il dritto e con la prima di servizio, inciampando in errori che una due volte campionessa Slam non dovrebbe mai commettere. D’altra parte la stagione di Muguruza, finora, è stata tutt’altro che esaltante. Non è andata oltre due quarti di finale nel 2022 (Sydney e Doha), inoltre non arriva al terzultimo atto di un torneo sul rosso da Roma 2020. Ironia della sorte, questa volta anche il Marocco gli si è rivoltato contro, visto che nel 2013 a Marrakech sempre sulla terra battuta era giunta in semifinale.

IL MATCH – A livello tattico, la sfida presenta fin da subito le intenzioni strategiche delle due protagoniste; da un lato Muguruza cerca di prendere più campo possibile aggredendo la risposta, in particolar modo sulla seconda di servizio di Trevisan. Dall’altro Martina prova a prendere in mano lo scambio, direzionando le sue geometrie con il dritto per far muovere la spagnola e pizzicarla negli spostamenti laterali, visto che la 28enne di Caracas può trovare fatica nel portare da una parte all’altra del campo il suo metro e 82. Dopo i primi due giochi, in cui entrambe si complicano la vita nonostante fossero 40-0 complice un doppio fallo a testa, con la differenza però che Garbine è costretta anche a fronteggiare la prima palla break del match; sul 1-1 arriva il primo strappo in favore della n. 1 del seeding. E’ la prima di servizio il tallone d’Achille, in questo avvio di gara, della 28enne toscana – solo il 45% in campo – e di conseguenza aumentando il numero delle seconde la due volte campionessa Slam può premere e mettere ulteriore pressione in ribattuta. Inoltre la n. 85 WTA commette anche il secondo doppio fallo della sua partita, facendo il gioco della sua avversaria. La quale se può giocare a braccio sciolto, diventa pericolosissima e difatti il rovescio dell’iberica inizia a viaggiare meravigliosamente, specie quello in lungolinea – la migliore esecuzione del suo bagaglio. Così viene confezionato il primo break dell’incontro, che l’ex n. 1 del mondo conferma senza problemi. Siamo 3-1, ma la nativa di Firenze continua nel suo momento no, e anche il dritto l’abbandona. Doppio strappo e 4-1.

A questo punto, Trevisan conscia di non avere più molto spazio per rientrare prova a cambiare qualcosa. E si sa, quando si affronta Muguruza e non si può disporre di una potenza nei colpi quantomeno pari alla n. 10 del ranking, l’unica strada percorribile è variare costantemente le proprie esecuzioni. Non dando ritmo alla spagnola, la si manda in confusione, e come ha sempre dimostrato nella sua carriera il suo vero limite è il farsi prendere dalla frenesia nei momenti di maggiore tensione ed incorrere in gratuiti piuttosto banali. La mancina azzurra esegue questo piano alla perfezione, alzando le traiettorie dei suoi colpi e attaccando coraggiosamente in controtempo la rete. Questo nuovo atteggiamento dell’italiana, porta i frutti sperati. L’iberica fa fatica a colpire con il suo magnifico bimane quando la palla gli si alza sopra l’altezza spalle, non riuscendo a prepararsi come dovrebbe per avere il timing corretto; perde inoltre campo e mette anche qualche seconda di troppo. Infine anche il dritto inizia a smarrirsi e il contro-break è servito. Poi però sul 4-2, con la possibilità di avvicinarsi ancora, Martina gioca un po’ troppo corto e non trovando profondità può spostare meno l’avversaria e subisce anche di più le prepotenti accelerazioni di Garbine. Inoltre Trevisan inciampa anche nel terzo doppio fallo, che permette di ristabilire un doppio break di vantaggio. Sul 5-2 la n. 10 serve per il set, ma la fiorentina non ci sta a mollare e facendo leva sulla diagonale destra s’issa sul 15-40 con il sesto vincente della sua partita. Muguruza riesce a recuperare e a guadagnarsi due set ball, ma l’ex n. 66 spinge alla grande con il diritto e li annulla. Ma sull’ennesima parità, anche la sfortuna colpisce la giocatrice del Bel Paese: due nastri beffardi consegnano il 6-2 all’allieva di Conchita Martinez. Ciò che ha fatto realmente la differenza nel parziale è stato il rendimento con il secondo servizio: 63% per la n. 1 del tabellone contro il 29% dell’azzurra.

Il servizio non gira come dovrebbe per Trevisan, e se ciò perdura le possibilità di ribaltare questo incontro per Trevisan si ridurrebbero pesantemente. L’avvio di secondo set conferma questa tendenza, doppio fallo sanguinoso e break point per l’iberica nel gioco inaugurale della frazione. Un game che purtroppo era stato aperto anche da due erroracci di rovescio. Se cala pure la solidità della toscana, i guai sarebbero veramente irrisolvibili. 1-0 e servizio Garbine, ma se c’è una cosa che questo match ci sta segnalando incessantemente è la caparbietà della 28enne mancina. La quale continua a sciorinare un grandissimo dritto, straordinario soprattutto l’inside-out dal centro, e a suon vincenti rimonta dal 30-0 e firma l’1-1. Ma un frangente di gara tranquillo, oggi, per l’italiana non esiste. Ancora break, il terzo su tre giochi nel secondo parziale. L’allieva di Conchita Martinez non riesce a trovare la continuità, alternando cose buone ad errori marchiani, ma in qualche modo rinviene dallo 0-30 e nel terzo game consecutivo ai vantaggi consolida l’allungo. Trevisan però, si dimostra veramente lodevole, appena può prende l’iniziativa con il dritto e macina sia gioco che vincenti stordenti, alcuni dritti sulle righe ed altri in cross che fanno paura. Il suo atteggiamento viene premiato, grazie ad una Muguruza in pieno harakiri: due doppi falli e una volée di rovescio spedita lunga sulla palla break. Addirittura arriva anche il sorpasso, 4-3 per l’azzurra, che cancella una chance di strappo e con un passante di rovescio vince il terzo gioco di fila. Si prosegue on-serve per due game, entrambi vinto a 0 da chi serviva. Poi, sul 5-4 in suo favore, Martina sotto 30-0 – quando ormai sembrava ben avviato il terzo turno di battuta tenuto senza concedere punti alla risposta – piazza la zampata attraverso una maggiore incisività e una migliore precisione da fondocampo, doti che ha mostrato in tutta la seconda parte del set.

Parziale decisivo, vediamo se l’inerzia che vede la spagnola soffrire i colpi arrotati e carichi di topspin della fiorentina avrà seguito. L’equilibro si rompe subito, Trevisan adesso è scatenata, in totale trance agonistica. Mostra un’eccezionale capacità difensiva, un’intelligenza tattica chirurgica; ma soprattutto ora vince anche gli scambi più duri. Quelli di pura potenza, emblematico il braccio di ferro portato a casa dalla “nostra” sulle sbracciate bimani in parallelo. La n. 10, però bisogna dire che ci mette ampiamente del suo; prima di servizio che latita ed errori a non finire. Brava comunque la n. 85, a far crescere sensibilmente la sua battuta e ad essere sempre lei a comandare, e a decidere nel bene o nel male l’esito del punto. Non si ferma più l’azzurra e con un parziale di 11 giochi a 1 annichilisce l’iberica, rifilandole un 6-1 che più tondo non si può.

Nella sessione serale è arrivata poi un’altra splendida vittoria italiana con Lucia Bronzetti che ha battuto nettamente la francese Burel con un perentorio 6-3 6-2 in appena 1h15 di gioco.

Nei quarti di finale venerdì 19:

M. Trevisan vs [7] A. Rus
[3] N. Parrazas-Diaz vs L. Bronzetti

Il tabellone completo

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