Roland Garros: finisce la favola di Agamenone. "Voglio la Top 100 entro la fine dell'anno"

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Roland Garros: finisce la favola di Agamenone. “Voglio la Top 100 entro la fine dell’anno”

Franco Agamenone non sfigura contro Mackenzie McDonald ma deve dire addio al suo primo Roland Garros. “Allucinante vedermi intorno tutti quei fenomeni negli spogliatoi”

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Franco Agamenone - Roland Garros 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

M. McDonald b. [LL] F. Agamenone 1-6 6-2 6-3 7-6(3)

Il sogno di Franco Agamenone nel tabellone principale del Roland Garros è durato oltre due ore e tre quarti, ma anche se il suo match con Mackenzie McDonald (n. 60 ATP) è stato molto vicino ad arrivare al quinto set, la maggiore esperienza a questo livello del ragazzo americano, oltre a una maggiore varietà di schemi ha fatto la differenza e ha chiuso in quattro set la partita.

Un peccato davvero perché la partenza era stata di quelle da raccontare: un 6-1 in 27 minuti, Agamenone che sbagliava poco e nulla e faceva impazzire McDonald rimandando ogni palla e inchiodandolo sul diritto con il quale Mackenzie ha commesso davvero tanti errori.

Tuttavia all’inizio del secondo set le cose sono cambiate immediatamente: Agamenone non è riuscito a racimolare più di quattro punti nei primi cinque giochi che hanno visto McDonald scappare molto rapidamente sul 5-0. “Nel primo set lui sbagliava molto, io ho dovuto soltanto mettere la palla dall’altra parte. Poi nel secondo set lui ha alzato il livello, io invece non sono riuscito a farlo” ci ha detto Agamenone dopo la partita nella sua prima vera conferenza stampa della carriera.

In realtà alla fine del secondo set l’italo-argentino è riuscito a invertire parzialmente la tendenza, conquistando due game consecutivi, ma senza riuscire a forzare McDonald a servire per il set. Mentre il vento si alzava e gli spettatori sulle gradinate del Campo 12 si preparavano a combattere il freddo e le sporadiche gocce d’acqua che ogni tanto cadevano dal cielo, Agamenone riusciva anche ad andare avanti di un break sul 2-1, aiutato dalla buona sorte che con un nastro ha girato il punto in suo favore sulla palla break. Tuttavia il vantaggio era effimero, diventava sempre più difficile fare il punto a McDonald e le palle corte di Agamenone spesso si trasformavano in un boomerang.

Il terzo set prendeva la strada dell’americano, ma nel quarto era proprio il nativo di Rio Cuarto ad essere il primo ad allungare: insistendo sul rovescio di McDonald per poi costringerlo a forzare non appena la palla gli arrivava sul diritto, Agamenone è andato avanti per 4-2, ma un buon game di risposta del suo avversario e un paio di suoi errori gratuiti rimettevano la partita sui binari dei turni di servizio. L’ultimo treno per l’italiano passava nel dodicesimo game, quando un set point per portare il match al quinto veniva vanificato da un rovescio lungo.

Ho avuto delle occasioni nel quarto set, ma lui ha giocato bene, mentre io no” ha laconicamente dichiarato Agamenone dopo il match. Ma nonostante questa sconfitta rimane la soddisfazione di aver disputato il primo incontro in un torneo dello Slam e di aver potuto verificare che il livello dei primi 50 non è così lontano. “Se sto bene e gioco come so, credo di poter giocare a questo livello. Purtroppo non ero al 100% fisicamente in questa partita: oltre al problema all’anca che mi ha dato fastidio durante le qualificazioni avevo un problema anche alla schiena. Tuttavia è stata un’esperienza ‘allucinante’ vivere questo torneo: quando ci hanno cambiato lo spogliatoio domenica, e siamo passati a quello sotto lo Chatrier, dove c’erano tutti i fenomeni intorno. E’ stata una grande emozione che non dimenticherò”.

Ora, risvegliatisi dal sogno, c’è da tornare a sudare nei Challenger, a partire da Perugia. “Giocherò i Challenger in Italia, poi farò le qualificazioni a Wimbledon – non ho mai giocato sull’erba, sono curioso. Il mio obiettivo è quello di entrare nei primi 100 entro la fine dell’anno: la strada sembra quella giusta, bisogna continuare a lavorare”.

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