In un torneo dominato dai tennisti azzurri, ad alzare il trofeo è un ottimo Andrea Pellegrino. Il tennista pugliese riesce finalmente a mettere a terra tutti i suoi cavalli e al CT Palladio 98 di Vicenza (Challenger 80, terra battuta) vince il suo secondo titolo in carriera (a Roma lo scorso anno il precedente) dopo un torneo in cui, pur non dominando, è sempre rimasto in controllo. Possiamo infatti tranquillamente affermare che, sebbene costretto due volte al terzo set (contro Gianluca Mager e Matteo Gigante), non ha mai seriamente rischiato di perdere. La finale contro l’argentino Andrea Collarini (n.244 ATP) è stata poi una passeggiata di salute, come testimonia il punteggio di 6-1 6-4 e la sola ora e venti di partita. I quattro break ottenuti, contro l’unico subito, ne sono il corollario. Il 25enne di Bisceglie con questo successo migliora il proprio best ranking, piazzandosi al n.184 ATP e adesso lo aspettano un paio di mesi in cui non ha praticamente punti da difendere. Si può immaginare un attacco alla top 100? Al Challenger 125 di Forlì che sta per iniziare la prima risposta.
Molto bene anche gli altri italiani che si erano presentati in forze (addirittura in cinque) ai quarti di finale. A cominciare da Matteo Gigante che, reduce da un periodo di buoni risultati, ha venduto cara la pelle contro lo stesso Pellegrino in semifinale. E soprattutto ha dimostrato di essere pronto a competere a questi livelli, come conferma anche il suo nuovo best al n.417, con un progresso di 70 posizioni. Eliminato ai quarti con parecchi rimpianti Matteo Arnaldi (vincitore la scorsa settimana a Francavilla) che nei quarti si è fatto sorprendere dal brasiliano Daniel Dutra da Silva con un punteggio 5-7 7-5 7-6(4) che ci dice bene quanto sia stata intensa la lotta. E soprattutto il sanremese si ricorderà per un pezzo di quella palla break non sfruttata sul 5-5 del secondo set che lo avrebbe mandato a servire per il match. Forse gli sarà di conforto l’ennesimo best ranking che da lunedì dovrebbe vederlo alla posizione n.228. Sempre nei quarti fuori anche Andrea Arnaboldi che ha comunque buoni motivi per essere soddisfatto del suo torneo, e Gianluca Mager che ha perso dal futuro vincitore e continua nel suo periodo un po’ così.