WTA 's-Hertogenbosch: avanti Sabalenka e Bencic, tonfo Zidansek

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WTA ‘s-Hertogenbosch: avanti Sabalenka e Bencic, tonfo Zidansek

La pioggia dà una giornata di tregua al torneo olandese e permette di completare gli ottavi di finale. Nessun problema per le prime due teste di serie, cade la numero quattro

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Aryna Sabalenka a Wimbledon 2021 (Credit: AELTC/David Gray)
 

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Il Libéma Open di ‘s-Hertogenbosch regala qualche sorpresa in questo giovedì per quanto concerne il torneo WTA. Aryna Sabalenka, numero 6 del mondo e prima le teste di serie, ha completato l’opera regolando agilmente 6-2 6-3 la padrona di casa Arianne Hartono, in un match già iniziato ieri. Importante il rendimento del servizio per la bielorussa, dati i sei ace e l’86% dei punti vinti con la prima. Sabalenka dovrà riuscire a mettere in cascina quanti più punti possibili in questi tornei su erba, dato che non avrà la possibilità (per i noti, tristi motivi) di difendere la semifinale conquistata l’anno scorso a Wimbledon. Certamente il suo gioco si adatta alla perfezione all’erba, se riesce a prendere posizione da fondo e a incidere anche al servizio come fatto oggi. Questi aspetti senz’altro la rendono favorita nei quarti di finale di domani contro Alison Van Uytvanck, che un po’ a sorpresa ha lasciato appena cinque game ad Elise Mertens. Con un identico 6-2 6-3, infatti, la numero 46 del mondo si è imposta nel derby belga, eliminando così la testa di serie numero 8 e trovando la bielorussa nei quarti. Il bilancio dei confronti diretti è sull’1-1, con Sabalenka che ha vinto l’ultimo (nel 2019 sul cemento di San Pietroburgo) mentre Van Uytvanck, ormai sei anni fa, trionfò sull’erba di Malaga.

Approdano ai quarti anche Veronika Kudermetova, testa di serie numero 6, che nel derby russo contro Anna Blinkova approfitta del ritiro della sua avversaria. La numero 24 del ranking aveva perso 7-5 il primo set, riuscendo però a risollevarsi e a portarsi sul 5-2 nel secondo, prima che Blinkova fosse costretta ad alzare bandiera bianca. Nei quarti di finale ci sarà la testa di serie numero due Belinda Bencic, che si impone contro Anna Kalinskaya. Un match tutt’altro che semplice per la svizzera, costretta a recuperare da 1-4 e ad annullare due set point consecutivi nel primo parziale (nel dodicesimo game). Nemmeno un tiebreak vinto agevolmente le ha spianato la strada, dato che Bencic ha dovuto sventare tre break point nel primo game e uno, delicatissimo, sul 4-4. La numero 24 del mondo è riuscita però a piazzare la zampata decisiva nel gioco successivo, chiudendo 7-6 6-4 al secondo match point.

 

La grande sorpresa di giornata arriva da Catherine McNally – sprofondata al numero 229 della classifica WTA in singolare ma numero 19 in quella di doppio – che con un doppio 6-1 senza appello strapazza la numero quattro del seeding Tamara Zidansek. Partita sostanzialmente perfetta della statunitense, che cede appena nove punti in battuta in tutto l’incontro, supportata da una solidissima prima di servizio con cui ha ottenuto l’89% dei punti. Eccezionale anche la resa in risposta, con il 100% delle palle break convertite (5/5). La sua prossima avversaria sarà una tra Ekaterina Alexandrova e Anhelina Kalinina, match che chiuderà la giornata di ottavi.

Il tabellone completo

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Roland Garros, Monfils vince un match irreale contro Baez: “Ero morto alla fine del terzo set” [VIDEO]

Il francese vince la prima partita da papà e dal rientro dall’infortunio, rimontando da 0-4 al quinto set: “Penso di potermi riprendere per il secondo turno”

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Gael Monfils infinito: con il cuore e con l’orgoglio il francese è riuscito a ribaltare il match contro Sebastian Baez al primo turno del Roland Garros quando era sotto 4-0 e palla del 5-0 al quinto set, vincendo per 7-5 il parziale decisivo e facendo esplodere il Campo Philippe Chatrier, con tantissimo pubblico rimasto a Bois de Boulogne per sostenere “Le Monf”. Prima vittoria da papà da dedicare alla figlia al termine di una sfida che lo stesso Monfils classifica come una delle più emozionanti della sua carriera: “Una delle prime due della mia vita, qualche anno fa ebbi la stessa atmosfera sul Lenglen contro Cuevas. Questo match ha un sapore speciale: sono più vecchio e non pensavo di avere le possibilità di vincere“.

Il francese ha chiuso con i crampi e completamente sfinito fisicamente; vedremo come riuscirà a recuperare per il secondo turno contro Holger Rune: “Qualsiasi cosa succeda sarò pronto per giovedì, penso di potermi riprendere bene. E’ normale essere stanco dopo un match così duro. Ho chiesto al pubblico di urlare, di caricarmi e ho giocato al massimo con tutta l’adrenalina che avevo“.

L’esperto tennista transalpino prima del torneo chiedeva di divertirsi in campo, ma questo match è andato oltre le sue aspettative: “Non mi aspettavo di divertirmi così tanto. Ero morto alla fine del terzo set, ecco perché ho perso il quarto: mi servivano 25 minuti per rifiatare. E’ pazzesco sia successo tutto questo al Roland Garros. Avevo crampi nella parte alta della coscia, facevano male, ma essendo in campo sono riuscito a superare il dolore“. Per Monfils è la prima partita vinta dal ritorno in campo e arriva proprio in casa dopo diverse sconfitte al primo turno: “Ho lavorato, mi sono allenato e ho giocato tornei. Mi ha fatto bene e piano piano mi sono ripreso fisicamente. La settimana scorsa a Lione è stata molto buona per me, finalmente ho potuto correre senza paura di aver dolore al piede. Ora mi sento molto meglio e sono felice per questo“.

 

Una vittoria quella di Gael che ricorda quella di Murray quest’anno agli Australian Open contro Kokkinakis: non si spiegano da un punto di vista tecnico, hanno solo una radice temperamentale ed emotiva. L’orgoglio del campione, del grande giocatore, il cuore che non muore mai. Partite che solo il 3 su 5 possono regalare e solo un’atmosfera incredibile come quella di stanotte sullo Chatrier con un giocatore di casa: Monfils in un altro torneo si sarebbe ritirato dopo due o tre set, a Parigi la partita l’ha conclusa e l’ha vinta anche da menomato, buttando la volontà e il cuore oltre l’ostacolo dell’avversario e del proprio fisico.

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Roland Garros, Vavassori risplende: “Mi godo la vittoria, e punto a uno Slam in doppio”

Andrea Vavassori e il concetto di autoefficacia: “Ho vinto tanti match sul filo di lana quest’anno. Se l’hai fatto una volta, puoi rifarlo”

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Andrea Vavassori - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

Andrea Vavassori, per tutti “Wave“, ha firmato ieri una tra le vittorie più belle di questo Roland Garros. Non solo perché è arrivata, ma per come è giunta, attraverso un gioco d’attacco fatto di discese a rete e tagli; vecchi strumenti di un mestiere ormai inesorabilmente mutato. Certo, anche il nudo risultato avrebbe la sua importanza: battendo Miomir Kecmanovic in poco più di cinque ore di emozioni, annullando per giunta cinque match point complessivi, il ventottenne nato a Torino ha centrato la prima vittoria in carriera nel tabellone principale di uno Slam (giornata propizia, per i novizi, quella di ieri…), e si è garantito un secondo round abbordabile contro un sopravvissuto come lui alla forca delle qualificazioni, l’argentino Genaro Alberto Olivieri. Un bagaglio di buone notizie, sufficiente a presentarsi in sala stampa con un comprensibile sorriso.

D: Quanta soddisfazione, quanto gusto c’è a vincere una partita così, dopo cinque ore, con il pubblico in estasi? È una frase fatta dire che una vittoria simile ripaga di tutti i sacrifici fatti?

ANDREA VAVASSORI: È bellissimo, felicità pura. È stata tostissima, sinceramente non so come ho fatto a sopravvivere, più che a vincere la partita. A fine terzo set ho iniziato a sentire i crampi, ma quest’anno ero già riuscito a vincere partite al limite. Da inizio stagione lavoro con un nutrizionista che mi sta aiutando tanto; mangio bene, mi integro bene e quando sento che il serbatoio è quasi vuoto so che posso spingermi oltre. Sono riuscito a rimanere lucido, e ha pagato la mia decisione di andarmi sempre a prendere il punto. Alla fine lui era un po’ più teso di me e ho vinto in maniera coraggiosa, quindi sono molto contento.

 

D: È stata una lotta anche fisica, ho visto che a ogni cambio campo ti facevi mettere il ghiaccio sull’adduttore. E anche lui (Kecmanovic, NdR) si è sentito male sul 5-4 al quinto.

ANDREA VAVASSORI: Confermo, è stata molto dura. Da un paio di giorni sono un po’ bloccato con la schiena, ma i trattamenti mi hanno aiutato. Al quarto set ho iniziato a sentire i crampi, ma ho continuato a mettere ghiaccio su quadricipite e adduttore e in qualche modo sono riuscito a tenere. La possibilità di farsi massaggiare due volte dal fisioterapista è stata anche quella di enorme aiuto.

D: Adesso è arrivato il tempo di festeggiare oppure la testa è già completamente focalizzata sul prossimo obiettivo?

ANDREA VAVASSORI: In realtà alle 11 gioco il doppio (insieme al brasiliano Marcelo Demoliner, opposto alla coppia svizzero-cilena composta da Marc-Andrea Huesler e Nicolas Jarry, NdR), quindi non ho molto tempo per festeggiare. Del resto non ce n’è gran bisogno, la festa la provo dentro. Come dicevo prima è una grande gioia, una bella ricompensa per tutti gli sforzi fatti negli anni. Quindi adesso voglio dare il meglio in doppio perché ci tengo a fare bene per me e per il mio compagno, e poi penserò a recuperare bene per giocare un grande singolo al secondo turno.

D (Vanni Gibertini, Ubitennis): Se al posto del tie-break finale al quinto si fosse andati avanti a oltranza come avveniva fino a due anni fa, senza aver davanti un limite certo, come pensi che avresti approcciato il set finale?

ANDREA VAVASSORI: Quando è iniziato il quinto set francamente vedevo fisicamente meglio lui, poi quando l’ho visto vomitare sul 5-4 le parti si sono invertite. Non vorrei azzardare, ma sul finire della partita gli ero un pochino sopra; lui si era già salvato sul 6-5, quando ho sbagliato quella risposta importante. La mia sensazione è che a un certo punto lui fosse arrivato al limite, anche se prima non aveva dato segnali fisici. Bisogna dire che nessuno è abituato a giocare cinque ore, bisogna solo scavare dentro ed essere forti mentalmente. Forse oggi io lo sono stato un po’ più di lui.

D: Oggi hai annullato cinque match point; quattro nel tie-break del terzo e uno sul 5-4 al quinto. Cosa hai pensato in quei momenti?

ANDREA VAVASSORI: Non lo so, è stato strano. Quando mi sono ritrovato in quelle condizioni al terzo ho pensato al match che ho vinto a Marrakech contro Munar, annullando due match point sul 6-4 nel tie-break del secondo. Anche lì avevo i crampi, addirittura già dal primo set, perché avevo giocato tantissimo nei giorni precedenti tra singolare e doppio. Oggi ho ripensato a quella partita. È la cosiddetta “autoefficacia”, quando sei venuto fuori da una situazione simile una volta, allora lo puoi senz’altro rifare. Quest’anno ho vinto tante partite in doppio al supertiebreak, in momenti tirati, appeso a un filo. Se l’hai fatto una volta, significa che lo puoi rifare. Ripensarci mi ha dato una mano a venirne fuori, anche se ancora non so come faccio a stare in piedi!

D: Giocare singolare e doppio alla lunga può diventare massacrante, specie negli Slam. Visti gli ultimi risultati in singolare, hai mai pensato di dedicare un po’ meno tempo al doppio?

ANDREA VAVASSORI: Sinceramente se sono qui a parlare con voi è grazie al doppio. Fino a diciotto anni ero uno normalissimo, un tizio che faceva il liceo scientifico su cui nessuno avrebbe puntato un centesimo, se parliamo di prospettive tennistiche. Il doppio mi ha aiutato a inserirmi nell’ambiente, a giocare match ATP di alto livello, a formare il giocatore che sono diventato anche in singolare. L’obiettivo è vincere uno Slam in doppio, entrare stabilmente nella top ten, quindi non mi sogno lontanamente di mollarlo.

D (Vanni Gibertini, Ubitennis): In teoria parti favorito al secondo turno, perché il tuo avversario è più basso di te in classifica: meglio o peggio? Voglio dire, se affrontassi Alcaraz andresti magari più a cuor leggero, mentre contro Olivieri, che peraltro ha giocato un primo turno da cinque set come te, l’occasione potrebbe aumentare il livello di pressione.

ANDREA VAVASSORI: Innanzitutto dovrò recuperare bene, poi cercherò di studiarlo in video assieme a mio padre per preparare il piano di battaglia. Poi sai, in partite di questo tipo nel corso di uno Slam è difficile trovare il favorito certo. Sicuramente non sarà (Olivieri, NdR) un muro da dietro come Kecmanovic. Fargli punto oggi era veramente difficile, a tratti mi ha inchiodato sul rovescio e anche di dritto giocava angoli veramente stretti.

D: Eppure nel quinto con il rovescio slice l’hai fatto impazzire…

ANDREA VAVASSORI: Per fortuna ha iniziato a funzionarmi, a stare basso, perché nel primo set mi partivano dei pallonetti inguardabili!

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Roland Garros day 4 LIVE: Fognini vince il primo set contro Kubler, in campo Giorgi-Pegula. Pomeriggio Musetti, in serata Djokovic

Segui la diretta di tennis a Parigi con cinque italiani in programma. Nel pomeriggio Musetti-Shevchenko

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Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

12:02 – Sul campo centrale per la seconda volta su due Camila Giorgi, oggi contro Jessica Pegula

12:00 – PRIMO SET FOGNINI Con una deliziosa volée di rovescio, Fabio chiude 6-4 su Kubler

11:56 – Fognini al servizio per chiudere il primo set

 

11:44 – 4-2 Fognini-Kubler, 5-3 Tsitsipas-Carballes Baena

11:30 – Break Fognini, avanti 2-1 e servizio

11:07 – Fognini ha iniziato il riscaldamento sul campo 6 contro l’australiano Kubler

11:00 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quarta giornata e iniziano i match del secondo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Mentre ieri si è registrato un record azzurro: 11 italiani al 2° turno, 7 di essi vittoriosi contro classifica.

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