Wimbledon: Gauff bella di notte sul Centre Court, vola al terzo turno

evidenza

Wimbledon: Gauff bella di notte sul Centre Court, vola al terzo turno

Coco Gauff ha battuto la rumena numero 127 al mondo, Mihaela Buzarnescu, 6-2, 6-3 dimostrando una netta superiorità. Derby americano nel prossimo turno: avversaria Amanda Anisimova

Pubblicato

il

 

Le oltre 100 posizioni in classifica di differenza tra Coco Gauff e Mihaela Buzarnescu, potrebbero essere già sufficienti per spiegare il perché di un match che ha visto l’americana vincere per 6-2, 6-3 in un’ora e venti minuti. Una partita che non ha disatteso i pronostici e ha visto i due set, per certi versi, essere piuttosto antitetici nello svolgimento, ma uguali nello spartito finale, in quell’acuto dal nome Coco assolutamente romantico. Gauff che gioca un tennis alle volte sublime nella sua modernità, fatto di colpi potenti e mano che si sta sempre di più ingentilendo, sembra esaltarsi in un contesto, quello del centrale di Wimbledon, che tre anni fa la proiettò alla ribalta del mondo, dopo aver battuto la Venere nera del tennis. Poco ha potuto la sua avversaria, che nonostante provenisse dalle qualificazioni e avesse superato il primo turno del tabellone principale, nulla ha potuto per contrastare i colpi dell’americana nel primo set. Meglio nel secondo set, dove ha ritrovato quel gioco che le ha permesso di arrivare fino al centrale di Wimbledon salvo poi perdere quel break decisivo, condannandola all’ineluttabilità della sconfitta.

Il match

Il match inizia senza particolari sussulti nei primi due game che seguono sostanzialmente l’inerzia del servizio. Nel terzo game il primo possibile miss match dell’incontro ma tre vincenti e un servizio vincente permettono all’americana di rimettere le cose a posto, risalendo da un pericoloso 0-30. Risalita che non riesce nel game successivo alla rumena che sotto 0-30, abdica alla sua avversaria concedendo il primo break dell’incontro sbagliando un dritto che in realtà occhio di falco battezza dentro. Ma la chiamata non c’è, ed è 3-1 Gauff. Continua a spingere l’americana, sfruttando tutta la potenza generata dal suo servizio e costringendo Buzernuscu a correre per tutto il campo non dandole la possibilità di trovare il bandolo di una matassa piuttosto ingarbugliata e costringendola di fatto a costruire un castello di errori. Pur senza giocare il suo tennis migliore però la rumena interrompe emorragia di punti più che di gioco, portandosi sul 4-2. Le velocità di crociera delle due giocatrici sono però troppo diverse: i colpi dell’americana fanno male e lasciano segni importanti nel morale della giocatrice rumena che sembra non avere le armi per contrastare quello che sembra un destino segnato. Un destino che infatti destina il primo set ad appannaggio di Gauff col punteggio di 6-2, dopo soli 31 minuti di gioco. Troppi i problemi da risolvere per la giocatrice rumena, messa in difficoltà dalla potenza dell’americana ma anche dalle tante palle alte che l’hanno mandata fuori giri. Talmente tanto fuori giri che quando prova a forzare, non trova quasi mai il campo, come nel dritto finale che termina la propria parabola mezzo metro oltre la linea di fondocampo.

Molto più equilibrato l’inizio del secondo set per merito di Buzarnescu che grazie ad un gioco più vario ha elevato il ritmo mettendo in difficoltà Gauff, togliendolo il tempo di attacco, grazie a palle più lavorate e complesse da gestire. Il cambio di passo in questa fase del match è caratterizzato dal quarto game che, nel primo set, la rumena avrebbe probabilmente mollato nell’altalena dei vantaggi (saranno sette a fine game) e che invece dopo aver perso per ben 4 volte la possibilità di chiudere il game, alla quinta mette il sigillo finale con dritto lungolinea. Ed è chiaro che il set si giochi sui turni di servizio della giocatrice numero 127 al mondo. Il sesto gioco è infatti la fotocopia del quarto: servono infatti ben 10 minuti, tanta fatica e tutto il repertorio di gioco per permettere a Buzarnescu di portare a casa il game del 3 pari. Come i precedenti, anche il successivo game al servizio di Gauff è poco più di una formalità prima del game decisivo quello che segna definitivamente il solco che separa le due giocatrici tra il prosieguo del torneo e il tornare a casa. È infatti dopo il consueto braccio di ferro che a spuntarla è l’americana, conquistando il break decisivo che vuol dire in pratica terzo turno. Il sesto game è l’apoteosi del servizio: 4 servizi vincenti che vogliono dire gioco, partita e incontro.

È sempre molto emozionante giocare sul campo centrale non mi ricordavo da quale parte dovessi entrare in campo; quando mi hanno detto che ci avrei giocato ero scioccata e per me è stato un onore giocare su questo torneo. Ringrazio il pubblico per essere rimasto a vedere il match nonostante sia stata una giornata molto lunga. Da me si aspettano tutti molto di più rispetto a tre anni fa, tutto per me è cominciato qua (prima volta a Wimbledon e vittoria con Venus) ma per me questo torneo e speciale e giocarlo è uno dei privilegi maggiori per questo sport”. Nel prossimo turno Coco Gauff affronterà un’altra enfant prodige del tennis americano femminile, Amanda Anisimova.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement