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Wimbledon, Rybakina: “Felice di essere in semifinale e di rappresentare il Kazakistan”
Nata in Russia – ma naturalizzata kazaka – Elena Rybakina racconta che cosa vuol dire per lei essere in semifinale. E cha cosa significa farlo rappresentando il Kazakistan
La bombardiera kazaka Elena Rybakina vola in semifinale a Wimbledon, vincendo in rimonta contro Ajla Tomljanović. Al termine di una partita per lei storica, la 23enne nativa di Mosca è intervenuta in conferenza stampa, dicendosi ovviamente “Molto felice per la vittoria e per il livello di tennis espresso“. Rybakina scenderà nuovamente in campo domani contro Simona Halep, che a Wimbledon ha una striscia aperta di 12 vittorie consecutive (ha vinto nel 2019, mentre non ha partecipato nel 2021).
D: Hai detto di essere molto contenta per essere approdata in semifinale. Quali emozioni credi di provare domani al momento del tuo ingresso in campo?
Elena Rybakina: “Cercherò soltanto di godermi il momento e fare del mio meglio, come ho sempre fatto nel corso di questo torneo. Giocherò contro una grande campionessa, ci siamo rese protagoniste di grandi battaglie in passato”.
D: Quando hai finito la scuola e volevi iniziare a giocare nel tour era tutto molto incerto per te. Hai avuto problemi finanziari? Hai pensato di andare al college?
Elena Rybakina: “Logicamente all’inizio c’era il dubbio se sarei diventata una giocatrice professionista o meno e, poco prima di finire scuola, giocavo quasi tutti i giorni. Non è stata una decisione facile, è uno sport molto costoso. Come tutti i genitori, i miei erano preoccupati nel caso in cui, ad esempio, mi fossi infortunata. Però direi che, alla fine, ho fatto la scelta giusta!”
D: È stata una decisione difficile? Mi riferisco all’approccio della federazione kazaka verso di te. In che modo credi che il tuo spostamento dalla Russia al Kazakistan possa averti aiutato? E ancora, ti senti più kazaka o russa?
Elena Rybakina: “Il Kazakistan stava cercando delle giocatrici e io avevo bisogno di aiuto. Loro hanno creduto in me e credo che sia stata un’ottima soluzione per entrambe le parti. Hanno fatto il possibile perché io potessi giocare e migliorare. Mi stanno ancora supportando: sono davvero felice di rappresentare il Kazakistan da così tanto tempo. È difficile rispondere all’ultima domanda. Sono nata in Russia, però ovviamente rappresento il Kazakistan, giocando la Billie Jean King Cup e le Olimpiadi. Sarò sempre grata per il supporto che ho ricevuto e credo di star portando ottimi risultati per lo sport kazako”.
D: Quando hai sentito che Wimbledon aveva deciso di bannare russi e bielorussi, come ti sei sentita?
Elena Rybakina: “Ovviamente non è una notizia che vuoi sentire: siamo sportivi e vogliamo soltanto giocare e poter competere. Spero soltanto che il prossimo anno tutto possa tornare normale e che la guerra possa finire quanto prima”.
D: Le ultime due volte che hai giocato contro Halep sono stati due match molto combattuti. Che cosa hai imparato da quelle partite? È una motivazione in più per l’incontro di domani?
Elena Rybakina: “È vero, sono stati due match molto combattuti. Ho perso a Dubai al tiebreak, mentre allo US Open ero leggermente infortunata. So soltanto che devo rimanere concentrata fino alla fine perché lei è una grande combattente. Dovrò essere più tranquilla e fiduciosa nei momenti chiave“.