Wimbledon: Jabeur è in finale, superata Maria in tre set

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Wimbledon: Jabeur è in finale, superata Maria in tre set

LONDRA – Partita godibile e varia tra Ons e Tatjana, con tanti tagli sotto la palla, smorzate e volée. Alla fine la qualità in spinta della tunisina risulta decisiva

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Pic credits Wimbledon Twitter
 

[3]O.Jabeur b. T.Maria 6-2 3-6 6-1 (da Londra, il nostro inviato)

La semifinale femminile che apre il programma del campo centrale di Wimbledon fra la testa di serie numero 3, e prossima 2 WTA, la tunisina Ons Jabeur, e la sorpresa Tatjana Maria, 34enne tedesca, madre di due figli, e attualmente 103 del ranking, è di gran lunga la partita più importante della vita di entrambe le giocatrici. Che sono molto amiche fra di loro, e condividono una predilezione per i tagli sotto la palla, accarezzati con grande talento, tanto che diversi colleghi inglesi hanno presentato il match come “The Battle Of The Slices”.

Oltre alla bella “mano” in comune nel gestire le rotazioni in backspin, rispetto all’avversaria Ons ha dalla sua anche la capacità di spingere bene con i fondamentali da dietro. In avvio, però, durante un lunghissimo primo game, da 16 punti, Jabeur si fa un po’ trascinare da Maria nella trappola dei giochini sottorete, senza far valere la sua maggior potenza, e fallisce tre palle break. La tensione in campo è palpabile, Ons reagisce e strappa il servizio all’avversaria nell’occasione successiva, per poi allungare 3-1 grazie a un buonissimo mix di accelerazioni ficcanti e tocchi felpati, sembra essere in forma. Tatjana, da parte sua, è sempre molto divertente da vedere, affetta come una salumiera appena può, e ottiene diversi errori gratuiti di Jabeur come premio. Non invidio la tunisina: dev’essere veramente dura giocare in assoluta mancanza di ritmo e peso di palla a cui appoggiarsi.

Se si può rimproverare qualcosa a Ons, è la gran quantità di risposte bloccate, che permettono a Maria di iniziare a manovrare con le sue affettate, anche quando potrebbe tranquillamente entrare in spinta. Ma la maggior qualità generale di Jabeur si fa sentire, arriva un secondo break, e senza problemi il primo set è suo, 6-2. Nel secondo, Ons fallisce palle break sull’1-1, e da quel momento si perde, complici diverse trame offensive veramente belle di Tatjana. Molto divertente la partita ora, c’è un passante di dritto spalle alla rete della tunisina che è roba da highlights dell’anno, ma come detto Jabeur ha smarrito il filo del gioco, sbaglia parecchio, cede lei la battuta, e si ritrova sotto 5-2.
Ancora spettacolo nei pressi della rete con smorzate e contro-smorzate assortite, Maria ha un set point annullato bene da Ons in attacco dietro alla battuta, ma nel game successivo la tedesca chiude con merito, 6-3 per lei e un set pari, il pubblico è assai contento di vedere queste due ancora per un po’. Troppi gli errori di Jabeur però, siamo a 27 in totale adesso, in due set brevi sono tanti, li paghi per forza.

Se vuoi essere una campionessa, da queste situazioni tecnicamente difficili devi saper uscire imponendo il tuo livello, e la tunisina è molto brava a fare esattamente questo, piazzando un ottimo sprint in avvio di terzo set, con accelerazioni vincenti e bei passanti, che la porta in vantaggio 3-0 con un break. Tatjana, sempre da ammirare quando gioca a rete, si salva due volte dal 4-0, ma poi cede proprio con un erroraccio in attacco, Ons ringrazia e subito allunga 5-0, direi che ci siamo. Quando il cronometro segna un’ora e 43 minuti, l’errore in rete di Maria decreta il 6-1 conclusivo, e ci consegna la prima finalista Slam araba/africana, che bella storia, e che bel talento.

Raggiante Jabeur a fine match: “Non so che dire, è un sogno che si avvera dopo anni di sacrifici, spero di saper continuare per un altra partita adesso. Giocare contro un’amica è difficile, ma la cosa più difficile è stata inseguire le sue palle, mi deve un barbecue adesso! Non molla un punto, ha un fisico incredibile, te la fa sudare a forza di smorzate, spero che continui a giocare così, è bellissima da vedere in campo, magari non contro di me, sto a posto così (risate). Sono una donna tunisina orgogliosa di stare qui adesso, so che al mio paese stanno impazzendo, spero di essere di ispirazione per più persone possibili!”

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