Wimbledon: Nadal eroico, altra vittoria epica. Ma se perdesse 8 servizi anche con Kyrgios non vincerebbe mai

Editoriali del Direttore

Wimbledon: Nadal eroico, altra vittoria epica. Ma se perdesse 8 servizi anche con Kyrgios non vincerebbe mai

LONDRA – Taylor Fritz non è riuscito a ribatterlo. Ma Rafa ha 7 vite e il miraggio del 23° Slam è la molla (anche se lui nega). Il dottore farà il miracolo? Gli antidolorifici non bastano. Ha servito prime a 170 km orari, seconde a 152…

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Rafael Nadal – Wimbledon 2022 (foto via Twitter @ATPTour_ES)
 

Chi ha visto i miei video conosce già il mio pensiero. Per chi non li ha visti dico che Nadal è stato ancora una volta formidabile, direi quasi eroico, più o meno come quando in Australia ha rimontato Medvedev in quel modo.

Giocare con una contrattura (stiramento) addominale quando si dovrebbe servire sopra ai 200 km orari è una impresa titanica, alla fin fine quasi assurda perché per quante iniezioni antidoloriche uno possa decidere di prendere per…farsi del male, un conto è sopportare quel sacrificio nel corso di una finale, un altro è sottoporsi a quel supplizio in un quarto di finale, quando ben che vada ci saranno ancora due partite da giocare. Non c’è bisogno che Rafa si informi da Matteo Berrettini che è stato fermo mesi e quando ha ripreso un po’ troppo presto la cicatrice ha colpito ancora.

E poi quelle che aspettano Rafa non sono due partite qualsiasi. La prima contro un Kyrgios che non è mai più stato, in otto anni, in questo stato fisico e mentale e che giocherà la sua prima semifinale di sempre in uno Slam, 8 anni dopo i quarti raggiunti qui, la seconda molto eventuale contro Djokovic che ha vinto le ultime tre edizioni di Wimbledon e lotta come Rafa – ma dicendolo a chiare note (cosa che Rafa fa con un po’ meno trasparenza) – per aggiungere un altro Slam alla sua cintura.

Rafa lotta per lo Slam n.23, Nole per il n.21, e chissà che poi fra i due litiganti non sia il terzo, Kyrgios, a godere. Chi può escluderlo? Vedrò che cosa ne pensano i bookmakers, ma anche loro mica ci azzeccano sempre. Basti vedere chi avevano decretato fortemente favorito fra Sinner e Alcaraz.

Tre quarti di finale su 4 sono finiti al quinto set. Forse alla fine quello meno incerto è stato quello perso da Sinner, perché oggettivamente negli ultimi tre set la superiorità di Djokovic, tale e quella a quella di Sinner prima del terzo set, è apparsa abbastanza netta e irreversibile.

Norrie aveva rimontato Goffin e vinto soltanto 7-5 al quinto, mentre Nadal è riuscito a spuntarla soltanto al tiebreak decisivo del quinto set su Fritz che era talmente disperato da confessare in tv: “Questa è la prima volta dopo un match di tennis che ho avuto voglia di piangere”.

A metà secondo set Nadal ha creduto di doversi ritirareSuo padre, forse più saggio di lui, ma anche meno guerriero, lo ha invitato a farlo. Rafa non gli ha dato retta. Ha deciso di continuare servendo a tre quarti di velocità. La media della velocità dei suoi servizi, influenzata dal primo set nel quale ancora non aveva avvertito eccessivo dolore, è stata di 106 miglia orarie sulla prima (170 km orari), e di 94,6 sulla seconda (fra 152 e 153 km orari).

Così ha perso 8 volte il servizio nel match. Ecco: se Rafa dovesse perdere 8 volte il servizio con Kyrgios si può scordare di raggiungere la finale.

I medici oggi sembrano capaci di fare miracoli. A volte. Abbiamo letto in passato di presunti strappi guariti con la velocità di uno stiramento, presunti stiramenti guariti con la velocità di una contrattura.

Le nostre esperienze di tennisti della domenica ci consiglierebbero riposo assoluto per 3 settimane almeno. Ma oggi la medicina, che è capace anche di anestetizzare un piede di un tennista in modo che questi che zoppicava visibilmente anche nel solo camminare, correva invece come una lepre, sembra capace di risolvere anche problemi irrisolvibili per la gente normale.

I campioni sembrano sempre più non essere gente normale. Nadal di sicuro, con i suoi 36 anni compiuti, normale non lo è, altrimenti non lo definrebbero tutti…Fenomeno, con la effe maiuscola. Ma anche Djokovic, Ma anche Federer fino a oltre i 37-38 anni. E Murray che lotta come un pazzo con un’anca di titanio?

Mah. Oggi come oggi, senza aver visto alcuna ecografia, senza avere la minima idea del dolore che può aver provato Rafa quando è finito l’effetto degli antidolorifici, penso onestamente – e superficialmente lo ammetto – che il suo generosissimo sacrificio sia stato inutile.

Lui stesso ha detto “Se gioco…” e “Spero di poter giocare…” e anche “Devo essere al 100 per 100…”.

Insomma io onestamente non vedo come possa essere al 100 per 100. Tuttavia posso capire che ci voglia ancora provare, perché chi può sapere se Kyrgios non si alzi venerdì mattina con la testa da un’altra parte, con il piede sbagliato.

Il problema che Rafa analizzerà di sicuro, però, sarà: “Ma se anche battessi Kyrgios in una delle sue giornate di mattana, folli…poi come faccio a battere anche Djokovic?”.

Vedremo. Non credo che oggi arrivi alcuna notizia, perché secondo me Rafa proverà fino all’ultimo a giocare. La mentalità è quella. Mi spezzo ma non mi piego. Un guerriero nato e cresciuto. Mai davvero invecchiato.

Ci proverà salvo che stia proprio a pezzi. Oppure se il suo dottore di fiducia gli dicesse: “Guarda che se ci giochi sopra starai fermo per 6 mesi e la cicatrice che indebolisce perennemente il muscolo addominale non te la toglierà più nessuno”.

Allora, in questo caso, verrà fatto consiglio di famiglia e si deciderà il daffarsi. Ritirarsi in semifinale è brutto, è triste, ma è capitato a tanti, Berrettini ne sa qualcosa anche se non era ancora semifinale,  anche se non a tennisti che hanno appena raggiunto l’ottava semifinale e contavano di fare la terza doppietta Roland Garros-Wimbledon nello stesso anno (come nel 2008 e nel 2010) oltre che di vincere il 23mo Slam. Anche se Rafa non lo dice, è la vera molla per tutto, la ragione per cui è venuto fin qui recuperando miracolosamente  dal piede malato.

Chi vivrà vedrà. L’augurio, naturalmente, è quello di assistere domani venerdì alla miglior semifinale possibile fra Kyrgios e Nadal, anche perché non mi aspetto granchè dall’altra semifinale Djokovic-Norrie perché penso che Nole vincerà 3 set a zero…se non si distrae per un set.

Per finire vi invito ad andare su Ubitennis.net a vedere la video intervista realizzata con Brad Gilbert, ex n.4 del mondo, ed ex coach di Agassi, Roddick, Murray e altri. Dà i suoi pronostici, parla di Sinner e Berrettini, di Cahill…insomma chi se la cava con l’inglese non se lo perda finchè non saremo riusciti a organizzarne la traduzione.

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