ATP Bastad, Ruud eliminato da Cerundolo. Ai quarti anche Schwartzman, Karatsev e Carreño

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ATP Bastad, Ruud eliminato da Cerundolo. Ai quarti anche Schwartzman, Karatsev e Carreño

Al Nordea Open, Fran Cerundolo batte il campione in carica al match di esordio. PCB rimonta nel derby spagnolo

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Francisco Cerundolo – Bastad 2022 (foto via Twitter @NordeaOpen)
 

Un anno fa, Casper Ruud aveva scelto di passare il mese di luglio sulla terra europea, un investimento che aveva dato i suoi frutti: tre titoli su altrettanti tornei (Bastad, Gstaad e Kitzbuhel), 750 punti che lo avevano portato dal 16° al 12° posto in classifica e una bella dose di fiducia che si è tramutata in due quarti di finale nei “1000” nordamericani in virtù dei quali cui ha iniziato a staccarsi dal colletto della T-shirt l’etichetta di terraiolo puro. Il tutto a un prezzo molto vantaggioso, considerando la classifica degli avversari battutiil solo dentro ai primi 70 era Benoit Paire.

Se in genere le cose belle sono però destinate a finire prima o poi, nel caso dei punti ATP il momento è certo ed ecco che, passato ormai un anno, scade la prima tranche della cambiale che vale quanto una semifinale Slam (e avanza anche qualcosa). Il problema della difficoltà a riconfermarsi vale sempre e a maggior ragione quando il draw quasi da Challenger del 2021 quest’anno è diventato un “signor tabellone”, fatto non del tutto inaspettato: la prima volta riesci ad andare a prenderti dei punti di nascosto ma, se fai troppo rumore, al giro successivo ci provano anche gli altri. È così che il re vichingo da Oslo è caduto all’esordio nella vicinissima Bastad, in passato anche governata da campioni azzurri: il ligure non troppo fan di Ubitennis, il futuro presidente dell’ATP, il bolognese dal turborovescio, Corrado e Tonino di “una squadra”, l’australiano naturalizzato.

Protagonista di cotanta mancanza di rispetto è stato Francisco Cerundolo, il fratello maggiore, quello che tira forte e al cui cospetto gli avversari in quel di Miami si sono più o meno rotti tutti tranne proprio Casper in semifinale. Rivincita quindi consumata a freddo, anche se il punteggio finale di 6-4 3-6 7-5 ha richiesto oltre due ore e mezzo. Ruud tamponerà parzialmente i 250 punti in uscita con i 90 dell’Indian Wells ottobrino e non perderà posizioni mel ranking, mentre Fran Cerundolo se la vedrà con Aslan Karatsev, vincitore 6-2 6-4 di Hugo Gaston con qualche patema nel finale. I due si erano incontrati al Challenger di Pau e vinse il francese: erano entrambi fuori dalla top 200 ed correva l’ultima settimana del febbraio 2020: un paio di settimane dopo si sarebbe fermato tutto.

I due hanno “pesi” diversi e Hugo deve cercare di muovere bene la palla, trovare qualche buona smorzata (Aslan si prende pure un warning per aver scaraventato la palla verso casa Ruud dopo averla raggiunta al secondo rimbalzo) e sperare che l’avversario regali come sa fare. Regala, Karatsev, ma sono più i buchi che fa, Gaston sbaglia anche troppo di suo e il primo set è del “feroce predatore” che va avanti anche nel secondo, salvo trasformarsi nella versione “grande leone benevolo” per un game, quanto basta per far rientrare il francese sul 4 pari. La difesa non è la specialità della casa, ma forse è solo pigrizia, perché Karatsev tiene vivo il nono gioco con un paio di recuperi clamorosi nel punto del match (diventato tale perché a rete non ha chiuso due volte). Arriva il break, subito confermato che significa seconda vittoria consecutiva per Aslan: non gli capitava dall’Australian Open.

Clicca qui per leggere la classifica ATP aggiornata all’11 luglio 2022!

Lo ha vinto Pablo Carreño Busta su Albert Ramos Viñolas per4-6 7-6(5) 7-5 in due ore e tre quarti. Importantissimo il set point in risposta nel tie-break che Carreño trasforma riuscendo a tirare un passante competitivo sull’entrata bimane in lungolinea del mancino a campo pressoché aperto. Volée in allungo di quelle che a volte muoiono appena oltre la rete, ma non questa che rimane troppo lunga e viene punita dal lob. Ai quarti troverà Diego Schwartzman, vincitore di Elias Ymer per 7-5 6-3. Parecchi scambi lunghi, com’era prevedibile, e per brekkare al dodicesimo gioco a Diego basta mettere a segno un vincente mentre al resto ci pensa l’altro. Lo stesso vale per l’allungo 4-2 nel secondo, mentre l’argentino deve alzare ritmo e livello per risalire dallo 0-40 al momento di chiudere dopo il moto d’orgoglio del tennista di casa, tornato però frettolosamente conservativo.

Il tabellone dell’ATP 250 di Bastad

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