US Open: non basta l'inizio sprint a Sonego, i crampi lo paralizzano. Thompson prima lo rimonta, poi lo aiuta a lasciare il campo

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US Open: non basta l’inizio sprint a Sonego, i crampi lo paralizzano. Thompson prima lo rimonta, poi lo aiuta a lasciare il campo

Il torinese cede solo tre game nei primi due set. Epilogo drammatico: nuovo passo falso per Lorenzo Sonego

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Lorenzo Sonego - US Open 2021 (photo Andrew Ong/USTA)
 

J. Thompson b. L. Sonego 2-6 1-6 6-2 6-4 6-4

Dopo aver visto i primi due set di questa partita, in pochi avrebbero scommesso che Lorenzo Sonego, per il secondo anno di fila, sarebbe andato a casa al primo turno dello US Open, per di più contro un avversario in crisi di risultati e non propriamente irresistibile, per quanto duro a mollare. E proprio la resilienza di Jordan Thompson, oltre all’astuzia di cambiare in toto l’atteggiamento tattico, si rivelerà la svolta della partita a favore dell’australiano, che tanto appariva in balìa di Sonego, e pronto a fare le valigie, nei primi due set, quanto ben vispo e reattivo per completare la seconda rimonta della carriera da 2 set di svantaggio (l’altra contro Joao Sousa in Australia nel 2017). Non mancano però le colpe dell’azzurro, che accusa solo a metà del quinto set i crampi, e rovina clamorosamente tutto il vantaggio accuratamente costruito con il dritto e il servizio, smontato poi da un rovescio troppo debole. Seconda sconfitta in carriera da due set sopra per Sonego, dopo quella contro Feliciano Lopez all’Australian Open 2021, ennesimo brusco stop di un’annata sempre più da dimenticare.

IL MATCH – Dopo tre palle break sprecate, Sonego trova un bel forcing con il dritto prendendo campo, e strappando nel game di apertura il servizio all’australiano, e tenendolo poi a distanza così da iniziare molto bene il match anche al servizio, da cui attinge poi a piene mani per trarsi d’impiccio da un velenoso quarto game in cui deve annullare due palle del contro-break a Thompson (derivanti da errori grossolani dell’azzurro). In seguito, nel quinto gioco, le cose non migliorano per l’australiano, che sembra accusare le occasioni sprecate, e il fatale game di apertura, e subisce così il doppio break. Alla distanza poi, emerge sempre più il gap tecnico tra i due e, pur non attraversando un periodo felicissimo sportivamente, Sonego va a chiudere con l’ace per suggellare con un netto 6-2 un primo set dominato dall’inizio alla fine (10 vincenti, concentrati sul dritto, e 88% di punti vinti con la prima, statistiche non indifferenti).

Il secondo parziale segue il copione del primo, con ancora una volta un break immediato a favore di Sonego, che stavolta deve ben ringraziare un brusco passaggio a vuoto dell’australiano, spinto anche a più rischi da un impeccabile avversario finora. E prosegue in effetti il momento d’oro dell’ex n. 21 al mondo, che si porta avanti di due break, ancora approfittando di una serie di confusionali errori di Thompson nel quinto game, in cui si vede un australiano sempre più scoraggiato e con un atteggiamento, più che il gioco, che offre pessime prospettive. Non a caso, infatti, il secondo set ha vita poi molto breve, con Sonego che va addirittura a chiudere 6-1, con un break frutto di un gran passante di dritto in corsa, tra i colpi del match.

Come nei primi due set, anche il terzo parziale si apre con un break, ma sorprendentemente a favore dell’australiano, che risponde un po’ meglio e trova il fisiologico momento di rilassamento da parte di Lorenzo dopo un’ora perfetta. Prosegue trovando un ottimo livello di gioco Thompson, che si mostra più propositivo e soprattutto più aggressivo in risposta, con qualche difficoltà in più al servizio per Sonego, che vince però un pesante quinto game da 0-40, annullando tre palle break e riabbracciando un incisivo servizio, fornendo quella che potrebbe essere un’importante scossa emotiva. Ma si rivela essere invece un’ulteriore spinta per l’australiano, che va a trovare il doppio break un paio di giochi dopo, ancora mostrando buon pressing da fondo e propensione ad attaccare che, andandosi a fondere con un Sonego più falloso e arrendevole, che scorato lascia andare senza giocare il game conclusivo, porta la partita al quarto set.

Il quarto set segue la falsariga dei precedenti, con l’ennesimo break in apertura, nuovamente a favore di Thompson, che continua a giocare molto aggressivo, apparendo più centrato nello scambio lungo rispetto a Sonego, che dal canto suo appare un po’ in affanno e più contratto nei colpi. Rimane in scia l’italiano nel parziale, gestendo bene quantomeno il servizio, ma senza riuscire a salire in risposta, a causa di un Thompson ottimo in battuta e ben reattivo anche sull’uno-due con il dritto. L’australiano chiude poi nel decimo game, con l’ace (e dopo un punto in difesa che è senza dubbio il migliore del match), un parziale meno netto dal punto di vista del punteggio, ma condotto dall’inizio tranquillamente, con un atteggiamento convinto e più offensivo, non permettendo il rientro al n.63 del mondo, bene a (brevi) tratti e solo al servizio, disastroso in risposta (11 punti fatti in 9 game).

Sembrava aver iniziato con un piglio diverso il set decisivo Sonego, più centrato e con ritrovati colpi da fondo, meno “timido”, contrapponendosi bene all’ottimo gioco di Thompson, devastante dal lato del rovescio. Peccato che questa sensazione si esaurisca presto, con un orrendo terzo game, che vede anche due doppi falli, uno dei quali regala il break all’australiano. Lorenzo prova a rimanere in scia aiutato dal servizio e quanto possibile dal dritto, pur accusando qualche piccolo acciacco fisico (ha richiesto il fisioterapista) che nel finale, senza che comunque il piemontese riesca a trovare contromisure di gioco, si acuisce. E così Thompson chiude, con un altro 6-4 ancora al servizio, una bella rimonta, “macchiata” nel finale da un problema di crampi emerso per Sonego, che non riesce a giocare l’ultimo punto, anzi sfiora il ritiro, ma a risultato ormai acquisito. Il tutto si chiude con una bella scena di sportività messa in atto dall’australiano, che accompagna fuori dal campo Lorenzo, il quale non riesce a camminare, insieme al fisioterapista. Thompson affronterà ora il sorprendente Daniel Galan Riveros, autore della sorpresa del torneo contro Stefanos Tsitsipas.

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