Il venerdì di terzo turno, nel singolare femminile, non ha riservato grandissime sorprese, con le affermazioni, chi più nettamente chi meno, di Caroline Garcia, Ons Jabeur e Coco Gauff. Tutte hanno ben figurato, mostrando un gran tennis e una buona condizione in vista della seconda settimana. Tutte e tre hanno inoltre tenuto conferenze abbastanza lunghe, ma con diversi gradi di interesse. Partiamo, in ordine di ranking, dall’unica top 5 sopravvissuta oltre a Swiatek, che ha battuto una delle padrone di casa, Rogers, in tre set.

D: “Sei nella seconda settimana qui per la prima volta, e lo hai fatto in tutti e quattro gli Slam. Cosa significa per te?“

Jabeur: “Finalmente (sorridendo). Significa solo molto. So che non gioco al meglio sul cemento, ma è sempre fantastico vedere come sto migliorando, come sto spingendo i miei limiti. Sai, non voglio fermarmi qui. Sai quanto ami New York, quanto voglia essere qui, è fantastico per mettere il duro lavoro, anche perché la preparazione per la stagione sul cemento non è stata eccezionale. Ma, sai, basta il motivo principale per essere qui, e l’obiettivo principale per me è giocare sempre bene. Continuerò a combattere e continuerò a spingere e battere i record qui“

D: “Se guardi alla tua stagione, è stata incredibile praticamente fino in fondo, ma c’è stato un rallentamento al Roland Garros, un torneo deludente per te. Mi chiedo quanto sia facile stato per te riprenderti da quello e arrivare in alto, come hai fatto a Wimbledon? Cosa dice della tua maturità?“

Jabeur: “Sai, sto solo imparando molto dal gioco nei tornei e quanto estenuante possa essere mentalmente e fisicamente un Grande Slam. L’Open di Francia è stato difficile, soprattutto dopo aver fatto grandi risultati a Madrid e Roma. Lo sto scoprendo. Ogni volta che qualcuno vince prima del Grande Slam è dura poi fare grandi risultati lì. Sai, imparerò. La cosa positiva è che il prossimo anno non ho punti da difendere né all’Open d’Australia e né all’Open di Francia e niente Wimbledon, a quanto pare. Così sarà fantastico (sorridendo). Sai, il fatto è che sto solo imparando. Questo è il mio secondo — beh, quasi il secondo anno tra i primi 10 giocatori, ed è così davvero, lo apprezzerò e continuerò a lavorare sodo. La buona notizia è che qui c’è molto spazio per migliorare“

D: “Quale sarà la chiave contro Kudermetova? Quanto giocheranno nella tua testa i precedenti e quanto di buono puoi trarvi?“

Jabeur: “Lo farà, di sicuro. La cosa è la pressione su di lei, ha sempre vinto contro di me, e ora io sento come se avessi davvero bisogno di ascoltare ciò che Issam ha da dire per capire come vincerò. Nei Grandi Slam a volte devi solo continuare a combattere e prendere la vittoria anche se giochi male“

A seguire una delle beniamine del pubblico, Coco Gauff, trionfante nel derby contro Keys.

D: “Ti ho vista sui campi di allenamento dopo le partite. Qual è l’idea dietro?“

Gauff: “Sto ancora imparando. Qualche volta io voglio solo andare negli spogliatoi e sedermi. Ma il mio allenatore mi dice ‘no’, perché hai le sensazioni della partita, subito dopo che esci dal campo è probabilmente il più vicino possibile a quella sensazione. Di solito, si vince o si perde, la maggior parte delle volte si va in campo. A meno che non perda in uno slam, e non ha senso. Io sono pronta ad andare, è davvero per ricreare la sensazione. Sta aiutando. Puoi esercitarti per ore sul campo, ma probabilmente è quello il più vicino possibile alla partita, la sensazione subito dopo, e penso che a lungo termine mi aiuterà“

D: “Guardando avanti, Zhang Shuai, che è in striscia positiva. Puoi parlare delle sfide da affrontare in lei. Come persona aveva cose adorabili da dire su di te. Com’è nello spogliatoio?“

Gauff: “Penso che lei e Ons siano probabilmente le persone più apprezzate in tour. Non incontri mai davvero qualcuno a cui non piace. Devo giocare in doppio con lei. Ci ho giocato al Miami Open, ed è stata dura. Penso di aver vinto in due set, ma è stata una partita difficile. Sono sicuro che la prossima volta che ci giocherò, non so nemmeno che giorno è oggi, cavolo, ma quando ci giocherò, sarà un’altra partita difficile. Come ho detto, come persona, è sempre così gentile. Lei si è congratulata con me quando ero numero 1, anche se l’ho preso da lei (ridendo). Quindi questo è ciò che spicca di me. Come ho detto, penso che sia probabilmente una delle giocatrici più dolci in tour. È fantastico avere persone così perché lei è una concorrente molto dura in campo. Inoltre, ha tanto rispetto per tutti. Sono solo felice che il tennis abbia qualcuno come lei“

Infine abbiamo le parole di Caroline Garcia, sempre più volto dell’estate dopo la comoda vittoria su Andreescu.

D: “Prima del torneo hai parlato di come le emozioni di un Grande Slam non siano facili da gestire. È la prima volta che partecipi a uno slam dove sembra solo un normale torneo? Ti sembra una grande vittoria emotiva quella contro Bianca?“

Garcia: “Sì, è una grande vittoria. Mi sentivo emotiva in campo cercando di tenere tutto sotto controllo. Tu vuoi finirla, l’altro sta cercando di fare di tutto, e lei può cambiare le cose. Sì, finora sto andando bene, non è facile tutti i giorni. Hai stress per alcune piccole cose, stress per la partita in arrivo, ma fa parte del gioco. È normale. Significa che ci tieni su di esso e vuoi fare del bene. Sto solo cercando di concentrarmi su cosa è positivo. Oggi è una grande vittoria, ma poco divertimento stasera. Domani abbiamo il doppio. Dobbiamo essere pronte per questo“

D: “Guardando avanti giocherai contro Alison, un’avversaria difficile per te. Cosa nel suo stile di gioco è difficile per te? Come pensi di poter avere la meglio su di lei questa volta?“

Garcia: “L’ultima volta che ho giocato contro di lei era sui campi in erba. È una delle sue superfici preferite, di sicuro. Eccoci agli US Open, lei è in casa. Sarà una sfida, ovviamente, e non vedo l’ora. Sarà forse una buona atmosfera, una buona energia. Lei gioca molto piatto, e gestisce la velocità dell’altro in modo carino. Usa cambiare direzione e tutto il resto. È una grande combattente, che cerca di recuperare ogni palla. Di certo è un confronto di stili, proveremo a fare il nostro meglio“

D: “Ti senti pronta a vincere lo US Open?“

Garcia: “Ah-ah. Per me c’è ancora molta strada. Sono tre partite, tre vittorie. Ovviamente è bello essere dentro la seconda settimana per la prima volta agli US Open. Le cose possono andare velocemente. Sarò solo pronto per il mio prossimo turno, poi vedremo“